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QUARRATA. “Ci sarà pure un Giudice a Berlino”. È con questa citazione brechtiana che vogliamo portare a conoscenza dei cittadini di Quarrata che sì, finalmente abbiamo trovato questo Giudice.
Il Tar Toscana, con sentenza n. 1427/2015 depositata il 26 ottobre 2015 ha finalmente chiarito una volta per tutte che il Comune di Quarrata ha indebitamente messo le mani in tasca ai propri cittadini riscuotendo la bella somma di € 1.350.000 oltre interessi e sanzioni derivanti dall’Ici e Imu (quasi 2 milioni di euro) sulle aree Apd.
La sezione prima del Tar Toscana, infatti, con tale pronuncia ha stabilito che “le aree a pianificazione differita di tipo 1 (e per analogia anche quelle di tipo 2 e 3) non sono qualificabili come utilizzabili a scopo edificatorio in base al vigente strumento urbanistico….” e quindi “l’accoglimento del ricorso avrebbe (ha) come effetto la non assoggettabilità all’Ici (oggi Imu)… in quanto rientrante tra le aree a pianificazione differita di tipo 1… e obbligherebbe (obbliga) quindi l’amministrazione a restituire l’imposta pagata…”.
In pratica, quello che il nostro gruppo “Insieme per Quarrata” sostiene dal 2009 è risultato vero. Le aree Apd non sono aree edificabili e l’amministrazione le ha utilizzate per fare “cassa” chiedendone l’Ici prima e l’Imu ora.
Nel prossimo Consiglio Comunale, fissato per giovedì 26 novembre, trarremo le nostre conclusioni.
Alessandro Cialdi
Giorgio Innocenti
Rossano Rossi
Altra riprova di una amministrazione di incompetenti ….. Che sanno solo mettere mano nelle tasche dei cittadini .
CONDANNATI DAL TAR !!!
Dimettetevi !!!
Marco Monaco (da fb
E così il TAR Toscana condanna il Comune di Quarrata a restituire l’Ici e l’Imu pagata indebitamente dal 2009, con gli interessi e sanzioni.
“Ma alla fine chi paga veramente?”
Noi, ovviamente…
Nessuno di questa amministrazione pagherà di persona per gli errori fatti, eppure più volte è stato denunciato che il modus operandi dell’amministrazione comunale riguardo le APD era errato. Adesso però chi ha avuto l’arroganza e la presunzione di poter fare di una città il proprio feudo privato, colui che ha vestito i panni del regnante che può pontificare senza rispettare le norme del diritto, lui e tutti i suoi ciambellani di corte, dovrebbero pur rispondere della mala gestione da loro svolta.
Ed invece saremo noi a dover pagare per la loro incompetenza. E mica noccioline, SETTECENTO mila euro circa solo di sanzioni ed interessi, oltre la restituzione della tassa non dovuta.
Totale duemilioni di euro!
Il 26 al consiglio comunale Sua Maestà dovrà rendere conto della sua incompetenza, e se avesse anche un minimo di pudore e onestà intellettuale dovrebbe Abdicare…pardon…dimettersi!
Scommettiamo che invece pretenderà di avere ragione?
Lorenzo Rossomandi