QUARRATA-TARI: «IL COMUNE? CI VUOLE AMMAZZARE E FAR CHIUDERE?»

Bolletta
Bolletta

QUARRATA. [a.b.] Per i mancati pagamenti della tassa sui rifiuti a Quarrata il “buco” rimane ancora enorme. Gli ultimi dati a disposizione parlano di oltre un 40 per cento di attività commerciali che risultano inadempienti per quanto riguarda la Tari del 2014. Un dato in aumento rispetto al 2013.

“Dal Comune – scrive Rita Fantechi – stanno arrivando con raccomandata i solleciti di pagamento per la tassa dei rifiuti con l’ultimatum di pagare entro 30 giorni dalla ricevuta del sollecito previo invio del bollettino ad Equitalia con una maggiorazione del 30 per cento. Evidentemente la nostra amministrazione comunale non ha capito che se le ditte o i commercianti (come nel mio caso) non hanno pagato la tassa non è perché vogliono evaderla ma perché non ce la fanno ed hanno dato – come me – priorità a tasse e spese per cercare di non chiudere definitivamente il bandone”.

Continua nel suo sfogo: “Allora hanno pensato bene di intimare il pagamento addirittura di due anni pregressi, sia per il 2013 che per il 2014 senza possibilità di rateizzare”. “Il Comune di Quarrata – conclude – ci vuole ammazzare e far chiudere”.

Si tratta di solleciti di pagamento per il saldo Tares (2013) e per le rate non pagate della Tari (2014). Se i cittadini non pagheranno – cosa molto probabile – scatteranno le sanzioni pari al 30% dell’importo. Una situazione – quella dei mancati pagamenti – che evidenzia la crisi vissuta dalle aziende e dalle famiglie.

Si ricorda che per il contribuente che ha omesso di effettuare il versamento del tributo entro il termine previsto per la scadenza può regolarizzare la propria posizione pagando l’imposta dovuta maggiorata di sanzioni (ridotte) e interessi maturati giornalmente al tasso legale (dal 1° gennaio 2015 il tasso legale è pari allo 0,5 %).

Vedi:

 


 

GUARDATEVI DAI FALSI PROFETI!

 

E l’Italia riprese a viaggiare come unta!
E l’Italia riprese a viaggiare come unta!

ÈCCOLA la vera ripresa economica, quella di cui ci parla il non eletto da nessuno Matteo Renzi, che ha basato il suo regno salvifico sugli 80 € mensili e non a tutti; quello che manda avanti a tutto il suo solo punto di vista; quello che va a inchinarsi a Berlino e a Parigi; quello che avvantaggia Vannoni e Publiacqua; quello che ha reso licenziabili i pochi che avevano un lavoro fisso e non ne ha dato uno a chi ce lo aveva.

Quel nessuno – perché in uno stato di diritto, quando le cose non sono a regola, non si è nessuno: e la Costituzionale ce lo ha detto molte volte, pur se uno di loro, poi, s’è fatto falsamente eleggere presidente della repubblica e vive e regna nei secoli dei secoli, amen! – quel nessuno che è e resta un nessuno perché nessuno lo ha eletto come Cristo comandava.

Ma gli italiani non hanno il tempo di pensare a questo: spaghetti, pizza e mandolino o palle di calcio e Ferragosti sono sufficienti a far loro dimenticare di tutto di più. Basta ridere, come gli stolti.

La Democrazia Cristiana ha davvero fatto all’Italia tutto il male possibile e immaginabile sul percorso del compromesso storico: ma per finire l’opera ci voleva qualcuno o qualcosa più bravo ancora.

Ci pensò il Pci e, oggi, un nessuno, né carne né pesce, metà Dc e metà Pd, che non sa cosa fare e non sa come farlo: come quando non si è nessuno e non si hanno idee. Un nessuno tirato dai fili delle banche di Monti & Merkel, che ha una sola certezza: incassare palate di € in nome della salvezza del popolo italiano: a cui lo stato riserva il 30% (non è usura?) di penali e non solo.

Buon Ferragosto a tutti, italiani P[er]D[uti]!

e.b.

Print Friendly, PDF & Email

2 thoughts on “QUARRATA-TARI: «IL COMUNE? CI VUOLE AMMAZZARE E FAR CHIUDERE?»

  1. Il problema è enorme,da sempre chiediamo che la gestione dei rifiuti sia fatta con la “PARTECIPAZIONE”.L’unico sistema per risolvere il problema, ma questo metterebbe allo scoperto tutte le magagne…a Settembre bisogna rimettersi tutti insieme e richiedere con forza la Gestione partecipata dei rifiuti a 360 gradi, il Sindaco non ci deve fare il resoconto solo dei rifiuti raccolti con il porta a porta ma con tutti i cittadini deve entrare nel merito delle questioni che donò tantissime.

    Daniele Manetti (da fb)

  2. Non mi arrendo …

    Partecipare e confrontarsi, è un diritto, il problema è, come ti è permesso di farlo, ascoltare solo o confrontarsi pacatamente con competenti.

    E’ necessario un contradittorio, con documenti, tabelle, statistiche e consuntivi di conti certificati, da una società terza.

    Oggi, abbiamo una società nostra per lo smaltimento, affidata pro tempore, a tre sindaci, i quali hanno delegato un consiglio di amministrazione a cui firmano (tutto) probabilmente senza leggere prima, delegano ogni contatto esterno, Apprendono dopo , molte volte da terzi, che non hanno eseguito le loro direttive.

    Abbiamo un direttore generale che guadagna di più del presidente del consiglio dei ministri Italiano. Inversamente alla proporzionale dei risultati aziendali, perché la proprietà e formata da incompetenti, il consiglio di amministrazione, presenta il conto e i nostri sindaci, “ pro tempore” approvano a scatola chiusa, non sono e non hanno competenze per valutarlo.

    La nostra società “ Cis spa”, scusate mi sbaglio, sono tre, abbiamo anche il Cis srl e il Cis servizi srl (dovrebbe essere in liquidazione).

    Nonostante tale apparato di società, abbiamo (dovuto) affidare la conduzione dell’impianto di smaltimento r l’impianto di recupero di energia (esclusa la raccolta dei rifiuti), ad un privato “Larduner” di Bolzano, al costo di circa un milione di €.

    E’ dal 2009 che confronto vari tipi di smaltimento dei rifiuti, fra aziende private e pubbliche con costi inferiori. Alcune, dal 30/40% in meno del nostro Cis.

    Il servizio viene pagato in modo difforme nei tre comuni, Quarrata, Montale e Agliana, con differenze anche notevoli negli anni … è vero siamo razzisti anche nei tributi.

    Direi che è il momento di dire (almeno) basta, dobbiamo avere un confronto alla pari, fra i nostri rappresentanti pro tempore (sindaci) e i cittadini, per un confronto con documenti certificati da una società terza.

    Per dare un giudizio obbiettivo, non bisogna avere ne amici, ne nemici …

    Pier

Comments are closed.