La Lega presenta una mozione al sindaco e alla giunta perché si risolva il problema evidenziato presso la “Casa della Salute”
QUARRATA. [a.b.] Recentemente sono state sostituite le casse automatiche all’interno della “Casa della Salute”. Le nuove casse non accettano più pagamenti tramite banconote o monete ma solo attraverso il circuito elettronico con Carte di Credito o carte di debito (Pago Bancomat).
A questo proposito i consiglieri della Lega Stefano Nigi e Giancarlo Noci hanno ricevuto nei mesi scorsi da più parti lamentele (in modo particolare da parte di persone anziane e fragili) circa l’impossibilità di pagare i ticket in contanti, anche alla luce del fatto che dal 1 maggio scorso, non è più possibile pagare i ticket per prestazioni sanitarie neppure alla Tabaccheria Sommariva che in linea d’area è la più vicina e facilmente raggiungibile anche a piedi dalla Casa della Salute quarratina.
Segnalazioni analoghe di disagi per il pagamento attraverso carte elettroniche sono arrivate alla Asl da altre parti della Toscana con giustificazioni ritenute dai due consiglieri comunali “che vanno contro ogni logica sia scientifica che giuridica, capziose, strumentali e facilmente smontabili punto per punto”.
Nigi e Noci, che sull’argomento, hanno presentato una mozione che sarà discussa nella prossima seduta del consiglio comunale si appellano all’articolo 693 del Codice Penale e evidenziano che “non esiste al momento alcun effettivo obbligo di legge che imponga di non accettare pagamenti in contanti fino ad un massimo di 2mila euro, che i pagamenti di ticket per prestazioni sanitarie pagati presso la Casa della Salute raramente sono superiori ai 100 euro, riducendosi nella stragrande maggioranza di casi a poche decine di euro, che la tracciabilità è sempre e comunque garantita dalla presenza del codice Iuv e del codice fiscale sul foglio della prestazione; che il paventato rischio di contrarre infezione da Covisd19 attraverso l’uso di monete o banconote è praticamente nullo o assimilabile a quello dell’uso delle carte, perché non si tratta di nessun scambio fra umani ma nell’inserimento di monete o banconote in una macchina”.
“I soggetti anziani e fragili che non dispongono di carte di credito – spiegano Stefano Nigi e Giancarlo Noci – costretti a recarsi in un ufficio postale e fare la fila per pagare la prestazione in contanti sono molto più a rischio di contrarre il Covid. Così come è logico presupporre che chi non è titolare di carte di credito non disponga di servizi di home bancking da poter effettuare online, trovandosi così costretto a recarsi fisicamente presso uno sportello bancario per effettuare un bonifico con i disagi e i rischi che ne conseguono.
Senza contare che oltre il disagio e la perdita di tempo il costo del bollettino postale o del bonifico costituiscono l’ennesimo odioso balzello nei confronti di quella fascia più debole della popolazione che in molti casi non ha un conto corrente con relativa carta di credito non per scelta ma per necessità”.
“Pur non trattandosi di materia di competenza prettamente comunale – continuano i due esponenti leghisti – ma di competenza regionale o nazionale, essendo di fatto i disagi subiti dalla parte più fragile della nostra popolazione, il comune ha il dovere come primo interfaccia istituzionale di intervenire per mitigarne i disagi che vanno ad assommarsi a quelli della carenza di parcheggi nei pressi della Casa della Saluite”.
Con la mozione la Lega chiede al sindaco e alla giunta di attivarsi presso l’Asl Toscana Centro e la Regione Toscana affinchè si trovi un modo di risolvere il problema”.