QUARRATA. A giorni (probabilmente giovedì) dovrebbe aprire la sede provvisoria della Guardia Medica a Quarrata. La struttura per la continuità assistenziale è stata individuata in via Montalbano-incrocio con via della Madonna all’interno di una ex banca. In base a quanto si “vocifera” a Quarrata la guardia medica rimarrà in questi locali per circa quattro mesi in attesa di tornare all’interno dei locali della Croce Rossa Italiana in via Bocca di Gora e Tinaia dove dovrebbero presto iniziare i lavori di messa a norma.
Intanto, mentre tutto tace per quanto riguarda la guardia medica, è di ieri pomeriggio un nuovo comunicato della Asl 3 di Pistoia sulla Casa della Salute di Quarrata, già prevista dal piano di riorganizzazione aziendale.
“La Casa della Salute nel Comune di Quarrata sarà realizzata come previsto dal piano di riorganizzazione aziendale. Il bando di gara per il reperimento del nuovo immobile è in fase avanzata – precisa l’Azienda USL3, in risposta alle preoccupazione sollevate in merito alla questione specifica – ma l’aggiudicazione definitiva dell’immobile potrà esserci solo dopo la conclusione della procedura di variazione della destinazione d’uso dell’immobile ex ospedale Caselli, indispensabile per il finanziamento dell’operazione complessiva. Quest’ultima – come più volte ribadito dalla ASL – è una condizione di garanzia essenziale per la chiusura definitiva della gara. Come riportato correttamente dalla stampa, ASL3 e Comune, hanno infatti firmato un protocollo d’intesa per la realizzazione della Casa della Salute che prevede la preliminare variazione di destinazione d’uso dell’ex Caselli”.
Intanto a partire da giovedì 15 maggio su iniziativa del gruppo “Quarrata Viva-No Tares”, del consigliere comunale Giorgio Innocenti e e dei militanti del Movimento Cinque Stelle oltre all’appoggio “personale” di Renata Fabbri, presidente dell’associazione Agorà. Circolo di Cultura Politica, partirà una petizione di firme per chiedere al sindaco e al consiglio comunale tutta una serie di chiarimenti riguardo alla dismissione dell’Ospedale Caselli. In particolare i promotori della iniziativa richiedono che l’edificio di via Larga “non subisca alcun cambio di destinazione d’uso, che non rispetti i vincoli stabiliti dalle condizioni originarie di donazione e le storiche destinazioni”.
“Vorremmo che grazie a questa iniziativa – ci spiega Lorenzo Rossomandi – il sindaco, la giunta e il consiglio comunale attivino qualsiasi forma possibile e efficace di partecipazione della cittadinanza prima di prendere decisioni irrevocabili sulla destinazione d’uso dell’edificio, nonché si adoperino per creare intorno alle vicende e decisioni future del Caselli, le più alte forme di trasparenza nei confronti della cittadinanza, rispettando il principio che prevede per decisioni straordinarie anche metodi straordinari”.
Ecco il testo della petizione:
Premesso
che l’edificio definito “ospedale Caselli” fu realizzato grazie alla munificenza dell’imprenditore Gian Battista Caselli, che nel suo testamento, del 18 ottobre 1887, dispose di donare alla comunità di Tizzana la somma di 50.000 lire affinché si costruisse un ospedale;
Che tale edificio ha, sin dall’origine, avuto una destinazione d’uso legata alla salute e al servizio della cittadinanza;
Che tale edificio, è stato oggetto di donazione, da parte del Comune di Quarrata all’azienda Asl n. 3, sancito dalla deliberazione n. 8548 del 1991 della Giunta Regionale, costituendo, su di esso, il vincolo di destinazione a favore delle unità sanitarie locali, e con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 53 del 5 marzo 2001, ai sensi dell’art. 5 del decreto legislativo n. 502 del 1992 con i quali furono trasferiti dal patrimonio del Comune di Quarrata, beni patrimoniali tra cui quelli in oggetto, ribadendo il vincolo di destinazione alle unità sanitarie locali;
Che nell’anno 2009, l’allora sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori, mediante comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale del Comune, assicurava che “La scelta di trasferire la sede del Presidio Territoriale di Quarrata nel Caselli è stata presa dall’Azienda USL3 dopo aver valutato altre possibili sedi che non sono risultate idonee alle destinazioni di servizi socio-sanitari. La sede in oggetto permetterà, al termine dei necessari lavori di ristrutturazione, di trasferire nel Caselli tutte le attività che sono attualmente ospitate nel Presidio di via M. Polo, con spazi più adeguati, di aumentare il numero di ambulatori a disposizione dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e degli specialisti e di mantenere nel contempo le attività della Radiologia e del centro raccolta sangue gestito dalla locale sezione dell’AVIS e la sede della Continuità Assistenziale (ex guardia medica). Sarà inoltre mantenuto e potenziato il Centro Diurno per anziani prevedendo ulteriori attività di socializzazione rivolte agli anziani”;
Che nell’anno 2011, nonostante i lavori di recente ristrutturazione per garantirne la messa a norma, tale edificio è stato dichiarato non agibile ai sensi della normativa antisismica e che, pertanto, tutti i servizi al momento svolti al suo interno, il servizio di continuità sanitaria (guardia medica) e centro di raccolta del sangue dell’Asl, sono stati trasferiti presso la struttura della croce rossa;
Che nel mese di Marzo 2014, a seguito della dichiarazione di inagibilità anche dei locali suddetti, è stato nuovamente trasferito il servizio di primo intervento sanitario sostitutivo, presso la struttura di Agliana e il centro di prelievo del sangue, presso l’ospedale di Pistoia;
Che tale sequenza dei fatti ha creato notevole disagi alla cittadinanza, nonché un crescente sospetto di essere oggetto passivo di una manovra che non ha niente a che fare con la prevenzione e la sicurezza, viste anche le condizioni in cui si opera nel centro Socio sanitario di Quarrata in via Marco Polo,
tutto ciò premesso si richiede
Che il sindaco e il consiglio comunale illustrino alla cittadinanza i presupposti per cui pervenne alla Comunità l’immobile denominato “Ospedale Caselli” e diano compiuta informazione sulle motivazioni che porterebbero l’ASL alla dismissione di fatto dello stesso;
Che l’edificio Dell’ex Ospedale denominato Caselli non subisca alcun cambio di destinazione d’uso, che non rispetti i vincoli stabiliti dalle condizioni originarie di donazione e le storiche destinazioni. In particolare, che fossero rispettate le indicazioni esposte nel comunicato stampa dell’ex Sindaco Sabrina Sergio Gori, citato nelle premesse;
Che il sindaco, la giunta e il consiglio attivino qualsiasi forma possibile e efficace di partecipazione della cittadinanza prima di prendere decisioni irrevocabili sulla destinazione d’uso dell’edificio, nonché si adoperino per creare intorno alle vicende e decisioni future del Caselli, le più alte forme di trasparenza nei confronti della cittadinanza, rispettando il principio che prevede per decisioni straordinarie anche metodi straordinari.
Per chiarezza, l’iniziativa é della cittadinanza. Il nostro gruppo appoggerà e sosterrá volentieri questa petizione.
Lorenzo Rossomandi (da facebook)
Leggo dell’inziativa che sta prendendo corpo e per la quale ho avuto modo di esprimere a Lorenzo Rossomandi il mio interesse e la mia personale adesione.
Mi preme precisare che l’associazione Agorà, di cui sono presidente, è un Circolo di Cultura Politica: promuove iniziative a carattere culturale, mette a disposizione uno spazio ove sviluppare il confronto e la riflessione su temi di carattere politico ma non fa direttamente azione politica. Stante ciò, con l’augurio che l’iniziativa promossa possa riscontrare il successo che merita, un cordiale saluto.
Renata Fabbri