QUARRATA. Per il Global Strike, Legambiente Quarrata ha fatto il punto della situazione sull’inquinamento dei torrenti quarratini. Daniele Manetti incontrando iscritti e simpatizzanti dell’associazione di fronte alla propri sede di Olmi ha posto in particolare l’attenzione sui prodotti chimici presenti nelle acque dei torrenti del territorio e sulla necessità di costruire la fognatura (là dove è ancora assente) e il depuratore “così da fermare l’abuso dei prodotti chimici eliminando i cancerogeni”.
“Dopo che molte persone si sono ammalate di cancro, molte delle quali a causa del rischio chimico (metalli pesanti, solventi, polveri fini, pesticidi, ecc..) diversi cittadini – spiega Manetti – si sono rivolti alla nostra associazione per chiederci un aiuto.
A tutti chiediamo di metterci la faccia e di iniziare, con noi e le associazioni che vorranno collaborare, un percorso partecipato, trasparente e tecnico, tipo quello che Legambiente ha improntato per ridurre il rischio idrogeologico, per uscire da questa grave situazione. Vorremmo trovare soluzioni assieme ai cittadini e alle istituzioni dopo una valutazione dello stato chimico e ecologico dei nostri corsi d’acqua.
Come Legambiente siamo consapevoli che questo percorso sarà lungo e faticoso e non potrà essere risolto in breve tempo. Nonostante ciò le istituzioni devono capire che facciamo sul serio e che porteremo avanti le iniziative e le giuste rivendicazioni senza nessun tipo di tregua”.
Legambiente Quarrata riguardo all’inquinamento dei corsi d’acqua presenti sul territorio e di cui è fortemente preoccupata per la salute dei cittadini, ha chiesto ad Arpat ( Dott Andrea Poggi ) di estrapolare fra tutti i dati e le analisi fatte sul territorio della Regione Toscana, i risultati delle analisi fatte per la nostra zona quarratina in merito ai torrenti Ombrone, Stella e fosso Quadrelli, Quella che emerge è una situazione grave e preoccupante. Oltre allo stato chimico è stato rilevato lo stato ecologico sia dei torrenti che dei fossi.
“Per lo stato chimico 2017— che è classificato con tre classi: 1) Buono, 2) non buono, 3) buono fondo naturale — nelle nostre zone quarratine l’Ombrone a causa dei metalli pesanti e acidi, .è stato classificato “non buono”.
Da notare che nell’elenco tra i parametri critici non sono stati riportati i risultati relativi ai fitofarmaci e pesticidi che sono riportati invece nella tabella 1 B dello stato ecologico.
“Per lo stato ecologico 2017 — che è classificato con 5 classi: 1) Elevato, 2) Buono, 3) Sufficiente, 4) Scarso, 5) Cattivo — nel quadro generale riferito al 2017 il 67 per cento dei corpi idrici monitorati è risultato lontano dall’obbiettivo di qualità della Direttiva Europea.
Dati negativi anche quelli dei corsi d’acqua quarratini: lo stato ecologico dell’Ombrone è risultato “cattivo”; quello del fosso Quadrelli (oltre venti volte il limite) e quello del torrente Stella (nove volte oltre il limite)”.
Continua Manetti: “È importante capire da cosa proviene l’inquinamento chimico complessivo dei torrenti e dei fossi della nostra zona e quindi sommare tutti i dati e le analisi presenti nella tabella 1A ( Stato Chimico) e nella tabella 1/B per i fitofarmaci (Stato Ecologico).
La situazione dunque risulta nel suo complesso grave e complessa anche per la mancanza cronica di fognature e del depuratore e la presenza di chi abusa di tutti i prodotti chimici. Corriamo così facendo di prenderci oltre all’inquinamento anche salatissime multe dalla Cee essendo sotto procedura di infrazione.”.
“È doveroso prendere immediati provvedimenti iniziando con la costruzione del depuratore a monte del nostro territorio quarratino per convogliarci tutti gli scarichi fognari degli edifici sia pubblici che privati e di tutte le industrie. È indispensabile inoltre eliminare quanto prima possibile i fitofarmaci e gli altri prodotti chimici nocivi e cancerogeni attraverso il ricorso a nuove tecnologie nonché effettuare analisi ulteriori e controlli e ispezioni perché si rispettino le leggi attuali in materia”.
“Come associazione –—conclude Daniele Manetti – siamo già attivi e continueremo a renderci disponibili con l’aiuto delle forze dell’ordine per individuare i cittadini incivili che fanno abusi e azioni illegali contro l’ambiente circostante, così da uscire dallo stato chimico complessivo non buono e dallo stato ecologico cattivo dei torrenti”.
[andreaballi@linealibera.it]