RIPUBBLICATO CON NOTA DEL DIRETTORE
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Nel consiglio comunale del prossimo 10 marzo sarà discussa una mozione proposta da Marino Michelozzi (Noi per Quarrata) per ricordare il noto organologo e musicologo, cittadino onorario di Quarrata
QUARRATA. A dieci anni dalla morte per iniziativa del consigliere comunale Marino Michelozzi della lista civica “Noi per Quarrata” e con l’appoggio del gruppo consiliare del Partito Democratico il consiglio comunale del prossimo 10 marzo discuterà una mozione per intitolare al professor Vinicio Gai, cittadino onorario di Quarrata nel 1991, una via, strada o luogo pubblico da individuare sul territorio comunale.
“Vinicio Gai — spiega Marino Michelozzi — è stato un organologo e musicologo, tra i massimi esperti di fama internazionale di conservazione di strumenti musicali antichi. Era nato a Pistoia nel 1930 e per diversi anni, quelli della infanzia e adolescenza ha vissuto nella piazza principale a Quarrata dove, come il padre Orlando, aveva fatto parte della banda comunale Giuseppe Verdi e dove possedeva una abitazione in via Cino da Pistoia.
Pur vivendo a San Piero a Ponti (Campi Bisenzio) e lavorando per lo più a Firenze presso il conservatorio Cherubini ha sempre frequentato Quarrata dove erano vissuti i suoi genitori e dove aveva numerosi amici”.
“Nel 1991 vista la sua carriera di studioso ricevette dal nostro Comune la cittadinanza onoraria. Pensiamo quindi — aggiunge Michelozzi — che sia importante e doveroso tributare a Gai un omaggio alla sua memoria”.
Nella sua abitazione di Quarrata e di San Piero a Ponti dove ha vissuto fino alla morte avvenuta nel 2012, Gai aveva raccolto alcune migliaia di libri.
Parecchi di questi libri, circa un migliaio, sono stati donati da Gai alla biblioteca comunale.
“Sono libri e volumi — continua Michelozzi — sia dell’attività professionale di Gai che di cultura generale riguardante la storia locale di Quarrata, la storia della nostra provincia e della Regione Toscana. Infatti Vinicio Gai sul finire degli anni 1950 insieme ad alcuni responsabili comunali, quando il comune era Tizzana, aveva collaborato a stilare un libro sulla storia del nostro comune. Inoltre molto numerose sono le riviste tecniche donate da Vinicio Gai alla biblioteca: riviste di filologia e di linguistica insieme a decine di dischi in vinile di musica classica”.
Il 13 aprile 2013 nel salone affrescato della Villa Medicea La Magia su iniziativa dell’allora amministrazione comunale era stata promossa una giornata di studi sulla figura e opera professionale del noto professore.
“Attraverso il ricordo di questo illustre personaggio quarratino, tra l’altro anche ispettore onorario per la conservazione dei Monumenti e degli oggetti d’antichità e d’arte per le province di Firenze e di Pistoia, Bibliotecario e conservatore degli strumenti musicali antichi, presso il Conservatorio L. Cherubini di Firenze, nonchè docente all’istituto di Paleografia musicale associato al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, all’Università autonoma di Madrid e di Parma — conclude Michelozzi — vogliamo offrire l’opportunità ai cittadini di Quarrata di poter conoscere la sua vita, le sue opere, la sua storia professionale; e vogliamo onorare la sua memoria per l’intitolazione di una via/piazza o luogo pubblico”.
Nella mozione che porta la firma anche del capogruppo del Pd di Quarrata Massimiliano Guetta e riporta una ampia biografia-testimonianza dell’amico e storico quarratino Carlo Rossetti il consigliere di “Noi per Quarrata” intende impegnare il sindaco e la giunta ad avviare le procedute previste dalla legge per poter intitolare una via/piazza o luogo pubblico al professor Gai.
Vinicio Gai secondo il nostro parere meriterebbe anche qualcosa di più tenuto conto del grande patrimonio culturale che ha lasciato sopratutto nell’ambito della musicologia e della organologia, “discipline — come scrive Rossetti — che gli erano valse il riconoscimento del mondo accademico internazionale e un posto preminente nell’ambito musicale”.
Andrea Balli
[andreaballi@linealibera.it]
CON UN PIZZICO DI ANARCHIA
E per chi dice che io sono comunque contrario all’amministrazione del Mazzanti, qui scrivo e sottoscrivo che l’idea di dedicare una via a Vinicio Gai è pienamente meritoria.
Aggiungo solo l’altra faccia della medaglia: che intitolare strade, ponti e vie non fa, di un’amministrazione muffosa e illegale come quella del Mazzanti e di certo Pd, anche margheritoso, un vero, gentile, innocuo e «casto e puro fiorellin di serra» (citazione dal Buralli della ragioneria comunale anni 70).
Anche tu, Marino, che sei cresciuto con me, non hai ancora capito che il Mazzanti, che tu sostieni dall’esterno, ha governato solo con chiacchiere, fuffa e documenti più o meno falsi.
Ha solo avuto un vantaggio: quello di essere un protetto delle «autorità costituite» in quanto «autorità costituita».
Intendo dire protetto da tutti: a partire dal luogotenente Salvatore Maricchiolo, fino a Paolo Canessa e (oggi) alla procura della repubblica del dottor Tommaso Coletta. Perché non esiste un potere buono in quanto il potere appoggia e protegge sempre e comunque il potere. Lo dicevano i comunisti post-sessantottardi, non io.
Marino, aveva ragione tuo padre Luciano quando mi diceva: «Ma cosa vuoi capire, Bianchini? Ci pigliano tutti per il culo!».
Edoardo Bianchini