QUARRATA. Sono state 3577 le firme raccolte tra i cittadini di Quarrata per difendere le sorti del vecchio edificio Caselli di via Larga. Nella petizione che sarà presto consegnata in Comune – comunque prima della prossima seduta del consiglio comunale in programma il 29 settembre visto che all’ordine del giorno ci sono anche alcune interpellanze e/o interrogazioni sul futuro dell’ex Ospedale, i cittadini hanno chiesto prioritariamente che sindaco e consiglio comunale “illustrino alla cittadinanza i presupposti per cui pervenne alla Comunità l’immobile e diano compiuta informazione sulle motivazioni che porterebbero l’Asl alla dismissione di fatto dello stesso edificio”.
Dopo un lungo periodo, fin troppo silente, i gruppi consiliari dovranno prendere una posizione e non è detto che molti si discostino da quanto annunciato in un primo momento. E tra questi ci potrebbe essere addirittura lo stesso sindaco Marco Mazzanti intenzionato come non mai a chiedere per Quarrata la “Casa della Salute”. Si tratterà di vedere a quali costi e a quali condizioni per la comunità.
Intanto per il 29 settembre i promotori della petizione stanno organizzando una fiaccolata che partirà dal piazzale antistante l’edificio in via Larga ed arriverà in piazza della Vittoria fino alla sala consiliare.
I cittadini – quasi 3600 – richiedono che l’ex Caselli “non subisca alcun cambio di destinazione d’uso che non rispetti i vincoli stabiliti dalle condizioni originarie di donazione e le storiche destinazioni. In particolare che siano rispettate le indicazioni esposte nel comunicato stampa dell’ex sindaco Sabrina Sergio Gori”. Si aspettano soprattutto che sindaco, giunta e consiglio comunale – al di là degli incontri tra pochi “addetti” anche all’interno di importanti associazioni locali “attivino qualsiasi forma possibile e efficace di partecipazione della cittadinanza prima di prendere decisioni irrevocabili sulla destinazione d’uso dell’edificio e si adoperino per creare intorno alle vicende e decisioni future del Caselli le più alte forme di trasparenza nei confronti della cittadinanza, rispettando il principio che prevede per decisioni straordinarie anche metodi straordinari”.
“Il risultato di 3577 firme – ci ha detto Marco Monaco – è inequivocabile. La cittadinanza vuole il ripristino del Caselli e la Casa della Salute al suo interno. Il Caselli storicamente è stato un punto di riferimento e di efficienza della nostra città e così dovrà essere sempre . L’ Asl e il comune avevano preso impegni con la cittadinanza per il suo ripristino; non possono con il gioco delle tre carte far sparire un simbolo cittadino svendendolo sulla pelle della città. I quarratini hanno sancito che il Caselli dovrà essere la loro casa della salute e le aziende hanno il dovere di ascoltare la volontà del popolo !”.
Sulla situazione di quasi stallo attorno al “Caselli” si è registrato anche un intervento pubblicato dal gruppo facebook Salviamoilcaselli che ha scritto:
“Sulla strada irta e tortuosa che porta al salvataggio del Caselli, si intravede un puntino in lontananza. Ancora non si distingue bene cosa sia, ma lo si può immaginare. Il tipo con gli occhiali che lo sta guardando a bordo strada, dondolandosi preoccupato sulla sua sedia, sa benissimo cosa sia quel puntino. Colui che finora ha sottovalutato la questione Caselli, colui che era pronto a barattare la nostra storia, la nostra tradizione, il nostro orgoglio con chi fa del ricatto la sua arma principale, adesso già è cosciente di cosa rappresenti quel puntino.
In realtà adesso si cominciano a distinguere bene le sue forme.
Ecco! il nostro dondolante personaggio non ha più dubbi riguardo la natura di quell’oggetto. È sicuramente un carro quello che si sta avvicinando. Teme che sia quello che pensa, ma ancora spera di sbagliarsi. Spera ancora di poter battere la strada più semplice, quella più comoda, quella che gli permetterà di ottenere il risultato desiderato senza scontrarsi con nessuno. Senza doversi schierare contro i suoi padrini del partito che gli hanno permesso di ricoprire il ruolo che adesso ha. Senza doversi scontrare con coloro che reputa i suoi superiori, mentre in realtà dovrebbero essere suoi subalterni, i dirigenti dell’Asl!
Adesso però i dubbi si dissolvono alla chiara visuale del carro sempre più vicino. Si distinguono sopra di esso molte persone. Non sono arrabbiate. Sono fieri di quello che stanno facendo. Vogliono salvare il Caselli e lo stanno facendo con tutte le loro forze. E questo li rende orgogliosi. Orgogliosi di difendere un sogno che i vecchi quarratini hanno cullato e fatto crescere in via Larga.
Il nostro “eroe” adesso è veramente in difficoltà. Sa che se vuole passare anche lui da vincitore deve decidersi ora! Deve scegliere velocemente se saltarci sopra quel carro. Perché un ritardo in questo caso sarebbe letto come un vergognoso ripiego quando ormai è troppo tardi. Le persone sul carro, sono davvero tante. 3577 per la precisione. E tutte lo stanno incitando a smetterla di dondolarsi e a salire anche lui sul carro. Il carro dei vincitori. Saprà il nostro eroe decidere quale sia la soluzione migliore per lui e per i suoi cittadini? Oppure l’ottusa visione delle cose, lo spingerà, come al solito, a prendere la decisione sbagliata? Le firme stanno per essere depositate. Non c’è molto tempo per pensarci…”.
“3577 sono un’ enormità! Soprattutto per lo sforzo fatto da tutte le persone che hanno partecipato attivamente alla raccolta – ha scritto invece Gianni Nocera –. a tutti i cittadini che hanno ascoltato cosa avevamo da dire. 3577 cittadini silenziosi che senza urlare hanno manifestato una volontà: il Caselli è dei cittadini!”.