“QUEL GIORNO DI INIZIO ESTATE”

Modesta Rossi
Modesta Rossi

AREZZO-PISTOIA. La storia di Modesta Rossi, partigiana aretina medaglia d’oro al valore militare i cui figli sopravvissuti si sono trasferiti a Pistoia negli anni 50, nel libro “Quel giorno di inizio estate” di Mauro Meschini, presentato al circolo Arci di Bonelle in anteprima nazionale, con il patrocinio di Regione, Comune e Provincia di Pistoia, un evento organizzato dal circolo in collaborazione con la sezione Anpi “S. Fedi”, Arci Pistoia ed il club culturale “La Viaccia”.

I figli di Modesta hanno portato una testimonianza sulla madre, giovani del circolo hanno letto alcuni passi dell’opera, è stato poi proiettato il film-documentario girato sui luoghi dell’eccidio e si sono ascoltate le canzoni partigiane grazie al gruppo “D’Altro Canto”.

Modesta Rossi nasce a Bucine (Arezzo) nel 1914 e viene uccisa a Solaia di Monte San Savino (Ar) il 26 giugno 1944, ottenendo successivamente la medaglia doro al valore militare alla memoria. Già Edoardo Succhielli (detto Renzino), comandante nella formazione partigiana nella quale è attivo Dario Polletti, marito di Modesta, in un libro sulla Resistenza pubblicato nel 1979 parla della giovane partigiana: “(…) al primo posto dovrei collocare la nostra contadina, cuoca animatrice, staffetta, portatrice di armi e di sorrisi”.

Madre di cinque figli di cui il maggiore aveva solo sette anni, Modesta si dedica alla Resistenza dal momento in cui il marito viene a far parte dei partigiani. Nel giugno 1944 i tedeschi effettuano feroci rastrellamenti in Val di Chiana, arrivando alla casa dei Polletti. Sorpresa mentre accudisce i bambini, la donna si rifiuta di dare informazioni sul marito e sugli altri partigiani.

Viene uccisa a pugnalate insieme al figlio più piccolo, di soli tredici mesi in braccio a lei, ed ad un altro figlio. Il corpo di Modesta e del bambino più piccolo vengono poi ritrovati, assieme ad altre quattro vittime, in una capanna bruciata.

La storia di Modesta Rossi, partigiana aretina medaglia d’oro al valore militare i cui figli sopravvissuti si sono trasferiti a Pistoia negli anni ‘50, nel libro “Quel giorno di inizio estate” di Mauro Meschini, presentato al circolo Arci di Bonelle in anteprima nazionale, con il patrocinio di Regione, Comune e Provincia di Pistoia, un evento organizzato dal circolo in collaborazione con la sezione Anpi “S. Fedi”, Arci Pistoia ed il club culturale “La Viaccia”.

I figli di Modesta hanno portato una testimonianza sulla madre, giovani del circolo hanno letto alcuni passi dell’opera, è stato poi proiettato il film-documentario girato sui luoghi dell’eccidio e si sono ascoltate le canzoni partigiane grazie al gruppo “D’Altro Canto”. Modesta Rossi nasce a Bucine (Arezzo) nel 1914 e viene uccisa a Solaia di Monte San Savino (Ar) il 26 giugno 1944, ottenendo successivamente la medaglia doro al valore militare alla memoria.

Già Edoardo Succhielli (detto Renzino), comandante nella formazione partigiana nella quale è attivo Dario Polletti, marito di Modesta, in un libro sulla Resistenza pubblicato nel 1979 parla della giovane partigiana: “(…) al primo posto dovrei collocare la nostra contadina, cuoca animatrice, staffetta, portatrice di armi e di sorrisi”.

Madre di cinque figli di cui il maggiore aveva solo sette anni, Modesta si dedica alla Resistenza dal momento in cui il marito viene a far parte dei partigiani. Nel giugno 1944 i tedeschi effettuano feroci rastrellamenti in Val di Chiana, arrivando alla casa dei Polletti. Sorpresa mentre accudisce i bambini, la donna si rifiuta di dare informazioni sul marito e sugli altri partigiani.

Viene uccisa a pugnalate insieme al figlio più piccolo, di soli tredici mesi in braccio a lei, ed ad un altro figlio. Il corpo di Modesta e del bambino più piccolo vengono poi ritrovati, assieme ad altre quattro vittime, in una capanna bruciata.

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