PISTOIA. La necessità che la Questura trovi presto una nuova collocazione è sempre più impellente. Il caldo degli ultimi giorni è stata la ciliegina sulla torta per dimostrare quanto inadeguato sia l’immobile: l’impianto elettrico, già pesantemente ritoccato negli anni, ha mostrato tutti i suoi limiti rifiutandosi di condurre la corrente in tutto l’immobile, con le conseguenze disastrose che ciò comporta.
I poliziotti pistoiesi hanno lavorato senza condizionatori, ventilatori o qualsiasi altro supporto potesse alleviare la forte calura degli uffici, specialmente di quelli della squadra mobile, scientifica e informatica, ubicati nel piano sottostrada dove inesorabilmente si è creato un clima veramente insopportabile.
E se anche non si vuole pensare alle persone, pensiamo a tutte quelle apparecchiature che servono a tutelare poliziotti e cittadini che a causa della mancanza di corrente elettrica e al conseguente forte calore sono state ferme.
E le notizie non sono rassicuranti. Per risolvere il problema dovrebbe essere totalmente rifatto l’impianto elettrico con un cospicuo investimento di denaro.
Fonti non ufficiali affermano che dovrebbero essere spese diverse decine di migliaia di euro che in tempi di spending review non sono certo noccioline, soprattutto se giriamo la testa verso la zona della stazione dove una struttura nuova attende il nostro ingresso.
Credo che sia sempre più evidente la necessità del trasferimento della Questura e siamo veramente stanchi di questa vecchia macchina burocratica che non ragiona con la logica, che non vuole guardare al di là del proprio naso, impegnata a zigzagare fra cavilli e carte bollate senza vedere la realtà dei fatti.
Speriamo che in questo caso ci sia qualcuno che il naso lo alzi, che il buon senso prevalga, che non vengano spesi altri soldi inutilmente per rifare nuovo un impianto in un contesto dove tutto va in malora.
Andrea Carobbi Corso, Sap Pistoia