“QUETZAL”, CHE DOLORE!

L’ingresso al Quetzal di Serravalle
L’ingresso al Quetzal di Serravalle

SERRAVALLE. Nel Comune di Serravalle Pistoiese, realtà di snodo tra Pistoia città capoluogo di provincia e la Valdinievole, c’è verde, vari servizi, una tradizione consolidata di sagre e feste locali tra cui la Fiera di Casalguidi tra le più antiche in Toscana, un’importante presenza sul territorio di circoli ricreativi.

Certo però non si può dire che a Serravalle si pensa molto ai giovani ed a farli un po’ ballare, che male non fa, al di là appunto delle feste di paese dove in genere il target d’età sale. In questa realtà, infatti, c’è un luogo adibito a discoteca da tempo chiuso, il Quetzal in quel di Ponte di Serravalle.

Immerso nel verde, suggestivo come scenario soprattutto d’estate ma in passato aperto anche per la stagione invernale, il locale non avrebbe pressoché niente da invidiare a tante altre discoteche.

Una storia abbastanza di lungo corso alle spalle, molti anni fa chiuso poi di nuovo riaperto intorno al 2000 venendo frequentato da tanti giovani del territorio e non. Vari ragazzi almeno della provincia si alternavano ad esempio il venerdì al Quetzal ed il sabato alla discoteca Panda, con serate memorabili di ballo e divertimento a cavallo del terzo millennio.

Poi la nuova chiusura e da allora luci spente, il silenzio del Quetzal oggi fa da contraltare al traffico intenso nella strada sottostante, crocevia tra Pistoia e Valdinievole per chi non vuole usare l’autostrada. Che dolore vederlo così! Rimangono le insegne qua e là, mentre il cancello d’ingresso sembra quasi adesso che conduca ad un’abitazione privata.

Anche qui ci chiediamo, possibile che questo locale non interessi a nessuno? Al di là del fatto che la proprietà sia pubblica o privata, le istituzioni locali si sono mai interessate a fare proposte per la valorizzazione dell’ambiente?

E nel caso nessuno creda a riaprire una discoteca, possibile che il luogo debba comunque rimanere chiuso e non poter essere utilizzato in altra maniera? A Serravalle si sta bene, c’è verde pubblico, ci sono circoli ricreativi e sagre come luoghi d’incontro e socializzazione, ma si crede poco (o per nulla?) a un ambiente per ballare da dedicare soprattutto ai giovani o giovanissimi, che invece potrebbe contribuire al dinamismo delle idee.

Chi balla si muove, quindi vive. Chi è abituato a stare fermo fa sponda all’immobilismo, che conduce lentamente all’oblio interiore.

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One thought on ““QUETZAL”, CHE DOLORE!

  1. Vedi Leonardo l’amministrazione punta molto sulle rocchine , villaggio turistico sul Montalbano, ti consiglio di farci una capatina, comunque grazie .

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