QUOZIENTE FAMILIARE? MAGGIORANZA IDEOLOGICAMENTE PREVENUTA

Elena e Roberto Bardelli
Elena e Roberto Bardelli

SERRAVALLE-CASALGUIDI. Riceviamo:

All’ultimo Consiglio Comunale è stato respinto con voto contrario della maggioranza l’Ordine del Giorno che abbiamo presentato sull’introduzione del “quoziente familiare” per la determinazione delle tariffe di accesso ai servizi comunali. Il quoziente familiare è un correttivo dell’Isee “a misura di famiglia” e si utilizza in tutti quei casi in cui, per la determinazione delle tariffe comunali, la legge prevede l’applicazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.

Si tratta di uno strumento che permette alle Amministrazioni di essere maggiormente eque nel concedere agevolazioni nell’accesso ai servizi comunali (scuolabus, mensa, rette per nidi d’infanzia) perché consente di stabilire una priorità di intervento nell’insieme delle situazioni di bisogno, affinché il sostegno economico arrivi a chi davvero ha necessità, e in primis e in maniera più sostanziosa a chi presenta difficoltà più elevate e quindi può vantare maggior diritto di aiuto rispetto agli altri.

L’intento è quello di valorizzare le famiglie e di rafforzare la loro capacità economica, soprattutto quella dei nuclei familiari più numerosi, riconoscendo e promuovendo i compiti in cui esse appaiono insostituibili, ossia le funzioni di cura, di educazione e di accoglienza. Il quoziente familiare, soprattutto quello nella versione Parma, tiene conto degli stessi fattori considerati dalla certificazione Isee, tranne la condizione di genitori affidatari; ma ogni fattore (figli, reddito, professione dei genitori, invalidità dei componenti il nucleo familiare) prevede una differenziazione al suo interno, con un punteggio diverso da attribuire alle diverse situazioni, in modo tale da valutare adeguatamente il “peso” differente che tali condizioni hanno in ambito familiare.

Soprattutto riguardo ai figli il quoziente familiare segue una logica più rispondente alla realtà: mente l’Isee attribuisce un punteggio decrescente ai figli dopo il primo, il quoziente familiare considera che con l’aumentare del loro numero le difficoltà economiche per una famiglia non diminuiscono, ma aumentano notevolmente: per cui attribuisce un punteggio crescente ad ogni figlio nato dopo il primo e a seconda che sia a carico o non a carico, che abbia meno o più di 26 anni. Applicando questo correttivo è pertanto possibile diversificare situazioni familiari che sembrano simili dal punto di vista reddituale, ma che sono differenti al loro interno per la presenza di “pesi” diversi.

Dispiace constatare che ci sia stata subito da parte della maggioranza una presa di distanza di tipo ideologico: invece di concentrare l’attenzione sul contenuto del testo e della nostra proposta, alcuni si sono soffermati sulla premessa dell’OdG, dove abbiamo richiamato ciò che la nostra Costituzione afferma a proposito della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, accusando i sottoscritti di escludere già in partenza determinate tipologie di “famiglia”.

Segno evidente che alla maggioranza interessa di più dar contro all’opposizione, che non cercare di alleviare le difficoltà dei cittadini. Non sono vere nemmeno le affermazioni circa una mancata legittimità del quoziente Parma, che in questa città ne avrebbe decretato l’abolizione: questo strumento è stato cancellato nel 2013 dal sindaco Pizzarotti (M5S), aspramente criticato dal Forum delle famiglie dell’Emilia Romagna, semplicemente per scelte politiche diverse da quelle della Giunta precedente, così come è avvenuto a Roma non senza proteste per iniziativa del sindaco Marino (Pd). Speriamo soltanto che la maggioranza sia di parola, mantenendo la promessa di ritornare presto sull’argomento e di confrontarsi seriamente con l’opposizione in sede di Commissione.

Gruppo Consiliare Pdl
Roberto Bardelli (Forza Italia)
Elena Bardelli (Fdi-Alleanza Nazionale)

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One thought on “QUOZIENTE FAMILIARE? MAGGIORANZA IDEOLOGICAMENTE PREVENUTA

  1. VI MANCA IL QUOZIENTE DI INTELLIGENZA CASOMAI… ANZI MANCA A TUTTI QUEI CITTADINI CHE VI HANNO VOTATO SENZA PENSARE AI DANNI CHE AVETE FATTO FINO AD OGGI E A QUELLI CHE STATE FACENDO… E CHI SA QUELLI CHE FARETE…

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