PRATO. Le dichiarazioni del sindaco Biffoni che emergono dalla risposta data alla studentessa del liceo Livi ci lasciano sinceramente esterrefatti.
L’affermare che la sua giunta si è ritrovata a completare il percorso della raccolta differenziata, già avviato da chi l’ha preceduta, denota un’assoluta mancanza di capacità strategica e di gestione della cosa pubblica.
Biffoni è alla guida della nostra città da più di due anni e mezzo ed ha avuto quindi tutto il tempo di poter concordare con i vertici di ASM le modalità di attuazione della raccolta nelle zone considerate più “sensibili”, quali il Macrolotto Zero ed i macrolotti industriali.
Ci domandiamo quali riflessioni siano state fatte prima di dare il via all’operazione: i risultati di tutte le altre parti della città erano sotto gli occhi di tutti, ottenuti anche con grandi sacrifici e responsabilizzazione dei cittadini. Da li si doveva partire per coordinare l’ultimo passo verso la raccolta differenziata totale.
Diversamente avrebbe avuto tutto il tempo per bloccare o cambiare il percorso della differenziata, così come non ha esitato a metter mano su altri progetti ed iniziative che noi avevamo avviato, e tra le tante ricordiamo la strozzatura del Soccorso, il Metastasio e l’area ex ospedale.
Vi ricordiamo che il percorso verso la raccolta differenziata discende da norme europee e nazionali che hanno preso il via circa 15 anni fa, investendo praticamente quattro giunte comunali compresa quella Biffoni.
La nostra giunta, in accordo con l’allora presidente di ASM Canovai e con il direttore Gensini (ancora in carica), ha creduto fermamente in questa strategia, anche perché ha significato la cancellazione della realizzazione dell’inceneritore a Casale in favore del digestore anaerobico e dell’impianto di recupero delle materie plastiche. Tutto questo ci ha permesso di partecipare alla gara d’ambito per la raccolta rifiuti, e vincerla in associazione con le aziende di Firenze, Pistoia, Montale ed Empoli.
Quindi se oggi ci troviamo in una situazione a dir poco disastrosa, sono Biffoni e la sua giunta che si devono fare delle domande. Sono loro i responsabili di un passaggio effettuato senza le giuste considerazioni. Lo dicano apertamente invece di scaricare le responsabilità su altri, perché affermare ciò significa non essere d’accordo con il sistema di raccolta rifiuti da loro stessi iniziato.
Significa anzitutto alzare bandiera bianca per mancanza di soluzioni efficaci.
Roberto Cenni – ex sindaco di Prato
Gruppo consiliare “Prato con Cenni”
Dante Mondanelli – capogruppo
Sandro Ciardi
Alessandro Benelli
Antonio Longo
[risaliti – prato con cenni]