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MONTECATINI. Una sopraelevata a due binari. È questa l’ipotesi di progetto di raddoppio ferroviario per l’attraversamento dell’abitato di Montecatini Terme elaborato dagli ingegneri Marco Tobaldini e Roberto Palladino per conto del comitato Montecatiniunasola.
Il progetto con le sue varie tavole allegate oltre ad individuare i nodi e le fasi principali del cantiere illustra in che modo sarebbe possibile eseguire l’opera senza dover interrompere il traffico tra Lucca e Montecatini durante i lavori utilizzando locomotori diesel e limitando il fermo dei treni al solo momento in cui verrebbe eseguito il raccordo tra la linea a livello del suolo e la parte sopraelevata.
“I tecnici che collaborano con il comitato – si legge in una nota — sostengono che i costi di esecuzione dell’opera non sono molto superiori a quelli che si avrebbero eseguendo il raddoppio a raso perché questa soluzione comporterebbe l’esecuzione di opere accessorie di grande costo per l’attraversamento dell’abitato oltre a compromettere l’omogeneità del tessuto urbano con una divisione fisica che sarebbe una ferita irreparabile per Montecatini”.
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Secondo il Comitato Montecatiniunasola “il rendering della ferrovia pubblicato in questi giorni è stato creato intenzionalmente sproporzionato ed eseguito con materiali decisamente non adatti a questa ferrovia”.
“Vorremmo anche ricordare a tutti che passano gli anni ma nessuna ipotesi progettuale è stata partorita da Rfi e quindi senza un progetto è impossibile valutare i costi dell’opera. Vi ricordiamo anche che stiamo parlando di un tratto di ferrovia che, se non ricordo male, non arriva agli 800 metri di lunghezza e Rfi spara cifre come 60 milioni di euro; tutto questo non ha senso”.
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L’ipotesi di progetto prevede che siano realizzati pilastri in cemento armato massimo circa 20 metri, una struttura dell’impalcato formato da travi in acciaio con sezioni variabili (tipo Ise-principali, secondarie e traversi); una piattaforma “ballast less” (armamenti ferroviari senza massicciata con materassino antivibrante per evitare la trasmissione di vibrazione alla struttura: traverse totalmente annegate nel getto con al di sotto scarpe di gomma elastomero) e barriere antirumore trasparenti (con intercalare di nuova generazione in Pvb colato antirumore).
Dopo lo smantellamento della linea elettrica il progetto prevederebbe la sostituzione dei convogli con locomotore Diesel e il posizionamento della recinzione di cantiere; nelle fasi successive l’intervento prevede la palificazione per la realizzazione delle nuove strutture, la realizzazione dei plinti di fondazione e dei pilastri in cemento armato, il montaggio della sovrastante struttura metallica in orari notturni per evitare il fermo del servizio con il montaggio delle barriere acustiche e della linea elettrica; l’attivazione del servizio ferroviario sulla sopraelevata, con l’interruzione e lo smantellamento della vecchia linea ferroviaria.
[andreaballi@linealibera.it]