raddoppio pistoia-lucca. BOTTA E RISPOSTA TRA DIOLAIUTI E COMITATO-TERRITORIO

Raddoppio ferrovia Pistoia-Lucca
Raddoppio ferrovia Pistoia-Lucca

PIEVE A NIEVOLE. Nei giorni scorsi il sindaco Gilda Diolaiuti a proposito di raddoppio della ferrovia e del voto del consiglio comunale di Montecatini, che si è espresso contro il raddoppio a raso e a favore della sopraelevata, su facebook ha risposto al comitato per il territorio con questo commento:

Caro Comitato, bisognerebbe ritrovare un po’ di onestà intellettuale. Per circa un anno avete portato avanti tutt’altra battaglia… Cerchiamo invece di fare un po’ di chiarezza nell’interesse di tutti…

È il dialogo corretto che giova al territorio e gli atti ufficiali sono indiscutibili e danno le giuste informazioni. Questa amministrazione non ha firmato un bel niente.

Le scelte risalgono tutte al 2010 dove negli atti ufficiali si parla di raddoppio in affiancamento al binario esistente garantendo la continuità del traffico ferroviario, e si dice che i lavori di riordino viario dovranno garantire la possibilità di un futuro interramento della ferrovia come per Montecatini, e dove si legge che Pieve è inserita nel primo lotto dei lavori e Montecatini nel secondo lotto, ponendo così i due comuni in posizioni nettamente diverse, visto che i comuni del primo lotto (Pistoia-Montecatini stazione Mazzoni, praticamente Pistoia-Pieve) andarono a progettazione definitiva già nel novembre 2010 consentendo così a Rfi di andare avanti con il procedimento per l’avvio dei lavori sul primo lotto.

Gilda Diolaiuti, Sindaco di Pieve a Nievole
Gilda Diolaiuti, Sindaco di Pieve a Nievole

E questo fu un errore; non si mettono due comuni con le stesse peculiarità territoriali come Pieve e Montecatini, in due lotti diversi.

E non dimentichiamo che l’appalto dei lavori affidato da Rfi nei primi mesi del 2015, nel prevedere tra le altre cose il progetto esecutivo per il primo lotto, prevede l’adeguamento del preliminare e la prosecuzione della progettazione per il secondo lotto (da Montecatini a Lucca), ovviamente sempre con le stesse modalità previste per il primo lotto, ovvero in affiancamento al binario esistente.

Quindi il punto è questo: se chi a suo tempo ha definito le regole, ritenesse oggi di poterle cambiare inserendo una nuova opzione fino ad oggi non prevista in atti e mai discussa, ovvero l’ipotesi della sopraelevazione, allora il discorso cambia, allora non può che aprirsi uno scenario nuovo per tutti i comuni interessati dal raddoppio da Pistoia a Lucca, che legittimamente dovrebbero essere messi nella condizione di fare nuove valutazioni.

A quel punto nessun obbligo diverso potrebbe essere accampato da Rfi o dalla Regione a carico dei comuni a suo tempo inseriti nel primo lotto dei lavori visto che all’epoca la discussione non toccò l’ipotesi in sopraelevata. 

È questo a grandi linee il contenuto della lettera che il 24 giugno scorso, l’amministrazione comunale si è sentita legittimata a fare a Rfi e Regione.

Al sindaco Diolaiuti replica il Comitato per il territorio con la lettera aperta che segue:

Per conoscenza
Al Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Riccardo Nencini
Al Presidente Regionale Toscana Enrico Rossi
All’Assessore alle Infrastrutture della Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli
All’Assessore all’Ambiente della Regione Toscana Federica Fratoni
All’Onorevole Caterina Bini
All’Onorevole Edoardo Fanucci
Al Consigliere Regionale Marco Niccolai
Al Presidente della Provincia di Pistoia Rinaldo Vanni
Al Sindaco del Comune di Montecatini Terme Giuseppe Bellandi
Ai Segretari Provinciali/Regionali dei Partiti
Ai componenti del Consiglio Comunale di Pieve a Nievole

Replica al commento del Sindaco Gilda Diolaiuti apparso su Facebook in data 17 Luglio 2016

Progetto Ferrovia a Pieve a Nievole
Progetto Ferrovia a Pieve a Nievole

Caro Comitato, bisognerebbe ritrovare un pò di onestà intellettuale. Per circa un anno avete portato avanti tutt’altra battaglia … Cerchiamo invece di fare un pò di chiarezza nell’interesse di tutti…… È il dialogo corretto che giova al territorio e gli atti ufficiali sono indiscutibili e danno le giuste informazioni”.

L’onestà intellettuale deve appartenere a tutti, anche al primo cittadino.

Vero è che da maggio 2015 abbiamo chiesto ripetutamente informazioni al Comune sul progetto di raddoppio della ferrovia trovando una chiusura totale al dialogo, pertanto sono state presentate tre richieste scritte per un confronto pubblico.

Il 28 ottobre 2015 in Comune c’è stato il primo incontro al quanto “selettivo” con l’amministrazione e Rfi.

In quell’occasione abbiamo consegnato personalmente ai nostri interlocutori un documento dove già chiedevamo se erano state attentamente valutate altre soluzioni e sottolineavamo la necessità di allinearsi a Montecatini che aveva presentato in Consiglio Comunale una interrogazione sulla soprelevata parziale.

A Luglio 2015 abbiamo avuto accesso al progetto definitivo di Rfi, senza conoscere i relativi costi, e analizzando le relazioni e i rapporti è nata la prima petizione firmata da 537 cittadini, dove si chiedeva una viabilità alternativa con il varco nell’area Perone Legnami come previsto dal Progetto della Provincia del 2004, per evitare il famoso “cratere urbano”.

Anche in quella Petizione si metteva in evidenza la necessità: “di instaurare con l’Amministrazione Comunale di Montecatini Terme un’azione sinergica che dia risultati tangibili sul tema della viabilità con una soluzione organica, razionale e coerente per tutto il territorio interessato”.

Quando il comitato ha avuto il sentore dell’alternativa di soprelevata da parte del Comune di Montecatini e dopo il grande interesse e consenso in seguito all’incontro alla Misericordia ci siamo mossi nella stessa direzione preparando la seconda petizione, nella quale viene chiesta la soprelevata per Pieve a Nievole.

L'assemblea alla Misericordia
L’assemblea alla Misericordia

Facciamo notare che il comitato ha agito ancora una volta anticipando l’Amministrazione Comunale.

La politica non deve essere fatta solo di mera burocrazia, l’indirizzo politico dovrebbe avere una visione prospettica per il futuro del Paese:

  1. Dov’era l’amministrazione quando Montecatini chiedeva la soprelevata?
  2. Perché il nostro Comune non ha aderito a questo progetto?
  3. Perché il nostro primo cittadino non è andato a Roma insieme al Sindaco Bellandi per fare fronte comune davanti a Rfi?
  4. Perché non ha ascoltato i suoi cittadini quando mettevano in evidenza le incongruenze e i rischi idrogeologici?
  5. Perché il nostro Sindaco non ha sostenuto il progetto che Le aveva presentato l’Arch. Cianciosi due anni prima?
  6. Perché il Sindaco si arrocca sugli accordi passati firmati nel 2010 dalla precedente Amministrazione e non agisce guardando al futuro? Politicamente i documenti citati dal Sindaco non sono “La tavola dei 10 Comandamenti” e lo dimostra la Regione che non ha ancora realizzato le opere previste nel famoso documento che ha sottoscritto , e chissà se mai saranno eseguite in futuro.
  7. Quali prescrizioni ha fatto il Comune di Pieve nell’Autorizzazione Paesaggistica del 28/5/2015 oltre a chiedere “la conservazione dei manufatti”?
  8. Perché attacca il Comitato che le ha aperto gli occhi sulle incongruenze del progetto di Rfi e dei rischi idrogeologici?
L'articolo
L’articolo

In data 17 Luglio 2016, sempre su Facebook, il Sindaco ha scritto : “E questo fu un errore; non si mettono due comuni con le stesse peculiarità territoriali come Pieve e Montecatini, in due lotti diversi”.

Finalmente il Sindaco ha assodato quello che il comitato sottolinea da un anno.

Prendiamo atto che il Comune di Montecatini ha approvato a maggioranza il raddoppio in soprelevata. Constatando che il nostro Sindaco ha dichiarato che il comune di Pieve a Nievole non deve essere considerato di serie B, chiediamo al nostro Primo Cittadino di sostenere la petizione che potrebbe rafforzare la sua posizione nella trattativa con Regione e Rfi.

Visto che il sindaco finalmente ha realizzato che futuro scellerato aspetta Pieve, agisca per il bene del Paese con fatti concreti, e non solo con lettere e post su Facebook!

Apra un confronto con i suoi cittadini e soprattutto con i rappresentanti del Comitato che hanno sempre ricercato il dialogo con l’Amministrazione.

Abbia il coraggio di trattare con Rfi in seguito alla mutate condizioni politiche e di consenso, prima che sia troppo tardi.

I rappresentanti politici avranno notato il crescente consenso ottenuto dal Comitato dopo la petizione e l’assemblea pubblica tenutasi nella sede della Misericordia per facilitare una corretta informazione ai cittadini e porli a conoscenza delle iniziative del Comitato.

I partiti hanno il compito di rappresentare i cittadini, in quanto la Polis siamo Noi, tutti i cittadini nel loro insieme. Quando questo non avviane gli elettori devono riprendersi in mano la gestione del territorio, cioè della Politica. Facciamo presente che la nascita dei comitati sono i primi segnali di questo dissenso e di questo cambiamento!

Comitato per il Territorio di Pieve a Nievole

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