raddoppio pistoia-lucca. LETTERA APERTA AL SINDACO BELLANDI

Il progetto del raddoppio della ferrovia
Il progetto del raddoppio della ferrovia

MONTECATINI. Francesco Bonvicini, autore del libro Sangue sul Reno, ha scritto una lettera aperta al sindaco di Montecatini Giuseppe Bellandi riguardo al raddoppio ferroviario a raso nella città termale.

Ecco il testo:

Signor Sindaco,
Mi scuso fin d’ora se mi permetto di scriverle questa mia, perché immagino che già ne riceva parecchie ogni giorno e non ha certo tempo di seguire e di rispondere a tutta la corrispondenza.
Tuttavia ho ritenuto doveroso intervenire, quale comune cittadino, in questo strano pasticcio che sembra essere diventato il raddoppio della ferrovia nel nostro territorio.

Sicuramente, quale ragioniere e romanziere, non ho le necessarie competenze per discutere di argomenti tecnici, però nel mio piccolo sono comunque uno che tiene gli occhi bene aperti.

Innanzitutto le porgo una domanda: dopo il silenzio di Rfi, che doveva presentare i progetti entro il 31 ottobre scorso, lei come ha reagito? Voglio dire, come sindaco, ha chiamato gli uffici competenti per ottenere risposte? Nel caso, cosa ha ottenuto?

Lo chiedo perché, da comune cittadino, in genere apprendo le notizie attraverso i mass media, compreso internet. Da allora, escludendo i soliti botta e risposta tra comitati opposti, de facto non abbiamo saputo più niente.

A questo punto, non è nemmeno questione di passaggio a raso o interramento o sopraelevazione.

Mi fa piacere che il Consiglio Comunale abbia deliberato all’unanimità per quest’ultima soluzione, anche secondo me più praticabile e logica rispetto alle altre, ma bisogna dare risposte certe e concrete alla popolazione.

Francesco Bonvicini
Francesco Bonvicini

Oggi (ieri per chi legge – n.d.r.) siamo al 6 gennaio 2017.

Dai mass media e dalla stessa Rfi si apprende che avrebbero dovuto partire i lavori del secondo lotto. Si sa qualcosa in merito? A me non risulta nulla, ma da montecatinese non voglio sentirmi dire che è colpa nostra se non sono partiti.

Intendo dire:

  1. Se la provincia di Lucca e i comuni di Pescia e Buggiano vogliono i cantieri sul loro territorio, qual’è il problema?
  2. Se Rfi non ha mantenuto la parola data, non presentando i progetti il 31 ottobre e, anzi, si è trincerata dietro un muro di silenzio, in cosa e perché il comune di Montecatini Terme è responsabile?
  3. Mi è giunta voce che, nei mesi scorsi, alcuni tecnici di Rfi siano venuti in città. Se ciò fosse vero, per quale ragione? Alcuni hanno congetturato per studiare la fattibilità di un cavalcavia dal Palaterme a piazza Italia, altri invece per vagliare le effettive criticità del nostro territorio.
    Personalmente non ricordo se questa eventuale visita, se c’è stata, risalga a prima o dopo il 31 ottobre scorso tuttavia, in un caso o nell’altro, non credo che il silenzio attuale di Rfi sia una coincidenza. Quest’anno farò 44 anni e da sempre rifiuto di credere all’esistenza delle coincidenze.
    Sono anzi convinto che il silenzio sia in realtà imbarazzo, perché dovuto alla consapevolezza che, scegliendo la soluzione a raso, Rfi si sia accorta dell’errore madornale che stava per compiere. Ma anche in questo caso, Montecatini che c’entra?
  4. Parallelamente a Rfi, anche un altro ente non si è fatto sentire: la Regione Toscana.
    Meraviglia il fatto che un Governatore appartenente allo stesso partito del sindaco di Montecatini, abbia una visione diametralmente opposta del problema. Capisco il fatto che deve tenere sotto controllo il budget e rispettare il business plan (e, da ragioniere, so bene che non è sempre facile), ma nulla vieta di utilizzare la liquidità disponibile per mandare avanti gli interventi già programmati, compreso l’avvio del secondo lotto, invece di trincerarsi dietro il silenzio.
    Sembra che entrambi i soggetti, Rfi e Regione Toscana, vogliano far decadere i finanziamenti, in modo da stornarli su altri progetti. Ma anche in questo non vedo quali colpe abbia il comune di Montecatini;
  5. Capitolo costi. Il comitato MontecatiniUnaSola equipara i costi raso – sopraelevata, cosa osteggiata dagli oppositori. 
Giuseppe Bellandi
Giuseppe Bellandi

Non voglio entrare nel merito, però una cosa mi lascia perplesso. Da più parti dicono che gli immobili a ridosso della ferrovia sono tutti abusivi o, al massimo, hanno la licenza sub judice nel senso che in caso di raddoppio dei binari, sarebbero state oggetto di esproprio.

Allora, perché tanti allarmismi sui giornali? Se le cose stessero effettivamente così (e lei, come sindaco, ha i mezzi per verificarlo), cosa cambierebbe se gli immobili da abbattere fossero trenta o cinquanta o…?

Voglio dire, tanto vale abbatterle tutte e realizzare il viadotto. Il punto davvero critico è quello compreso tra le due stazioni, dopo Montecatini Centro in direzione Lucca c’è più spazio.

Non voglio entrare nel merito nemmeno ai tempi, ma quanto finora pontificato mi sembra eccessivo. Se è vero che Rfi esporta tecnologie e know how all’estero, Usa compresi, ciò significa che i mezzi per ottimizzare il tutto ce l’ha.

Secondo la leggenda, negli Stati Uniti gli ingegneri edili tracciano una linea retta sulle carte geografiche per progettare strade e ferrovie, senza pensare alle conseguenze e mettendo pezze mano a mano che procede la costruzione. Ecco, la sensazione è proprio questa, cioè che le ferrovie abbiano fatto con Montecatini proprio questa cosa, tracciato la linea sulla carta geografica e chi si è visto si è visto.

Signor Sindaco, come cittadino qualunque, le chiedo una sola cosa.Tra non molto scadrà anche il suo secondo mandato. Non sappiamo chi sarà il suo successore.

Ma lei, in coscienza, si sente di dire che sarà uno che la pensa come lei? O che, al contrario, disconoscerà il lavoro fatto fino adesso? Io sono curioso di sapere quali sono i progetti per attraversare la città. Lei no?

Lei dovrebbe essere il primo ad averla. Per questo ci vogliono risposte. Chiarezza.

Stazione ferroviaria a Montecatini
Stazione ferroviaria a Montecatini

Se Rfi e Regione Toscana se ne stanno zitte, lei non può e non deve sottostare a questo ricatto. Non si trinceri dietro al silenzio, perché in questo modo fa il gioco degli oppositori. Lei, signor Sindaco, parli. Parli forte e faccia sentire la sua voce. Scenda in campo e difenda la città.

Lei deve dare il buon esempio perché è la sua credibilità a essere in gioco.

Il bene di Montecatini non ha colore politico o di pelle. Il bene di Montecatini è collettivo. Il bene di Montecatini passa direttamente attraverso chi la amministra.

Lei non deve passare per il sindaco che pensa alla pavimentazione di travertino in piazza del Popolo o alla ruota panoramica davanti al monumento ai Caduti.

Lei ha il dovere di essere il sindaco che è riuscito a unire Montecatini attraverso il raddoppio ferroviario sopraelevando i binari.

Non si limiti a essere il sindaco che ha detto a Rfi che non si accetta il passaggio a raso. Sarebbe un errore di inaudita gravità.

Il caso di Pieve a Nievole insegna.

I lavori, una volta avviati, non possono essere bloccati. Lei deve essere il Sindaco che ha fatto alzare i binari. Questo deve essere il suo scopo.

Faccio mio lo slogan di MontecatiniUnaSola: #Arasononsipassa!!!

Cordiali saluti.

Francesco Bonvicini

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