MONTECATINI. Nel recente dibattito sulla ferrovia tenutosi presso la sede di Tvl abbiamo appreso che i lavori di raddoppio del tratto Montecatini-Pescia non verranno effettuati nell’immediato perché i costi sono più alti del previsto rispetto alle altre tratte e, quindi, a FS fa persino piacere effettuare zero lavori su un tratto del percorso.
Sorge spontaneo domandarsi su quali presupposti di merito è basato l’interventismo che la sinistra di governo spinge sul territorio. Altro che vittoria della Pubblica Amministrazione di Montecatini!
Dopo mesi di totale silenzio sull’argomento, a Montecatini l’opposizione FI-Lega per voce di Alberto Lapenna, si è svegliata riproponendo un vecchio progetto di interramento già presentato nel 2004 ai tempi del centro-destra e mai realizzato.
Tale progetto prevedeva un’iniziativa di Project Financing in collaborazione tra pubblico e privato per la realizzazione dell’interramento del tratto di ferrovia che attraversa Montecatini e lo sfruttamento dello spazio lasciato libero dai binari per la costruzione di abitazioni, negozi, parcheggi, etc.
Lapenna riporta una stima di costo attualizzato di circa 50-60 milioni di euro che dovrebbero essere in parte essere un investimento pubblico.
In primo luogo sarebbe interessante capire se questa opera è fattibile, cioè se è stata mai vagliata dal punto di vista dell’impatto sul sistema idrogeologico di Montecatini, con particolare riferimento alla falda acquifera di tipo Termale perchè in Comune non è stato depositato nessun progetto di fattibilità.
L’attuale percorso della ferrovia scorre su una zona dove la falda acquifera è particolarmente alta, tanto che la realizzazione del tracciato ha addirittura “tagliato in due” l’antico stabilimento “Acqua Regia” di cui sono ancora visibili i resti.
Inoltre la ferrovia attraversa il percorso di torrenti interrati che, in situazioni di forte pioggia, tendono ad esondare (e.g. Salsero e Salserino). La falda acquifera nelle zone limitrofe è altissima, bastano temporali intensi per far si che le cantine delle case del centro vengano invase dal reflusso fognario con grave disagio della popolazione.
Di fatto la ferrovia interrata costituirebbe un imponente muro sotterraneo che attraversa la città in direzione est-ovest.
In secondo luogo sarebbe interessante capire come Fi-Lega pensano che l’opera potrebbe essere finanziabile e se sono state verifiche in tal senso. Evidente che un ritorno sull’investimento potrebbe derivare unicamente dalla produzione e sfruttamento di cubatura da realizzarsi sull’attuale tracciato ferroviario e sarebbe interessante capire se, nello stato attuale dell’arte di Montecatini, la fabbricazione di nuovi negozi e abitazioni può essere ritenuto opportuno e/o redditizio.
Costruire sopra una ferrovia necessita di scavi profondi allo scopo di attutire le vibrazioni indotte a livello superficiale dal carico sotterraneo in movimento.
Nel frattempo la città deve prepararsi ad una situazione di passaggi a livello quasi costantemente chiusi con l’unico sottopasso esistente in zona ippodromo. Questo risultato non ci sembra brillante né per il governo né per l’opposizione cittadina. E’ tempo di esaminare soluzioni concrete e davvero fattibili. Basta prendere in giro i cittadini.
[diolaiuti – valdinievole 5 stelle]