Il primo cittadino della bandiera bianco-rossa deve dire (e si sottolinea deve) da dove ha desunto le sue incrollabili “verità di fede” secondo le quali il casino stradale del Montalbano è, a Lecceto, una volgare e triste quisquilia di beghe di confine fra residenti che giocano avvinazzati a burraco tra bestemmie e gotti di vino all’osteria
CHI T’HA CONVINTO, O NOBILE MAZZANTI,
A TENER LE VIE CHIUSE A TUTTI QUANTI?
QUESTO CHE SEGUE, prima ancora di essere un articolo, è una richiesta formale, di natura civilistica, che viene rivolta, pubblicamente, a un sindaco, Mazzantìk de Burràk, che ha la sfrontatezza di andare in Tvl-Tv Pistoia Libera/Bardellòpulos e di affermare, dinanzi a tutto il bacino di utenza della tv locale, Granducato della famiglia di don Manone, che il puttanificio istituzionale delle strade del Montalbano, fatte cancellare dalla somareria dell’Ufficio Tecnico comunale quarratino, è una semplice questione di natura privatistica fra confinanti imbecilli che litigano per 5 centimetri di terra in più o meno. Questo il lonfopensiero istituzionale del Mazzanti. Ed ecco il testo che verrà spedito al Comune:
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Al Sindaco (?) di Quarrata
Marco Mazzanti
Alla Dott.ssa Grazia Razzino
Segretaria Generale del Comune
All’Avv.ta Francesca Marini
Assessora anche alla Legalità
comune.quarrata@postacert.toscana.it
e p.c. a:
S.E. Il Prefetto di Pistoia
Dott. Gerlando Iorio
Sede
protocollo.prefpt@pec.interno.it;
prefetto.prefpt@pec.interno.it
Tvl-Tv Pistoia Libera
per le opportune e doverose rettifiche
tvl@pec.it
Lo scrivente, il 27.10.2020, aveva chiesto all’ex-impiegato Enel Marco Mazzanti, Sindaco pro tempore di Quarrata, quale capo della Giunta cittadina; e, per conoscenza, sia alla Dott.ssa Grazia Razzino, Segr. Gen. e Responsabile Anticorruzione Comune di Quarrata, sia all’Avv.ta Francesca Marini, Assessore (anche) alla Legalità – con istanza Foia ex art. 5, comma 2 e ss. del D. Lgs. n. 33/2013 e successive modificazioni – che
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assunto, così com’è, l’originale di cui all’allegato 1, il Sindaco voglia dichiarare, espressamente e sotto la propria personale responsabilità, la fonte esatta da cui ha desunto che i problemi di snaturamento del Montalbano realizzati in località Lecceto di Quarrata si limitano (sua dichiarazione in Tvl-Pistoia), nella sostanza “a questioni privatistiche di guerre di confinanti e di confini”
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si comunichi allo scrivente, sulla propria posta Pec (edoardo_bianchini@legalmail.it), quanto richiesto al precedente punto 1, in nome ed ossequio della trasparenza amministrativa, inesistente (a parere di chi scrive) nel Comune di Quarrata, e perché ne sia opportunamente informata la popolazione che ne ha pieno diritto, specificando:
a) se il Sindaco era correttamente informato sui fatti nella loro oggettiva aderenza alla verità
b) se, quando ha parlato a Tvl-Tv Pistoia Libera, era del tutto cosciente di quanto stava affermando dinanzi alla platea mediatica della Tv o se, al contrario, parlava “a vanvera”
c) se risulti – al Sindaco, all’Assessore Marini, alla dott.ssa Grazia Razzino – che la situazione di Lecceto si collochi nei termini rappresentati pubblicamente dal Sindaco in Tv, ove il primo cittadino di Quarrata, in veste istituzionale, ha diffuso fake news tendenti a confondere e disorientare l’attenzione della popolazione da un problema reale che riguarda, più esattamente, il modus operandi dell’amministrazione comunale quarratina nelle sue emanazioni (Ufficio tecnico: urbanista e lavori pubblici) in relazione a materia pubblicistica, autorizzando chiusure di strade vicinali/interpoderali aperte (anche nelle loro pertinenze e spiazzi da manovra e da sosta) fino da tempo immemorabile.
Dal 27 ottobre, vedi caso, la signora Razzino ha risposto “a razzo” – con una impressionante rapidità, inconcepibile per i silenzi del Comune con bandiera civica bianco-rossa – il 2 novembre (data, peraltro, giusta e azzeccatissima per l’Ente), sostenendo che
la dichiarazione richiesta, non costituisce dato, informazione e/o documento detenuto dall’ente […] Pertanto […] non risulta possibile accogliere la richiesta di accesso civico avanzata
Se queste fossero parole di Dante nella Divina Commedia,e il grande Natalino Sapegno dovesse aprire una nota a commento esplicativo a piè di pagina, potrebbe solo scrivere qualcosa come, ad esempio:
La Grazia del Signore, che qui parla e sottoscrive la risposta ufficiale di Dio, intende comunicare, a quel rompicoglioni del Bianchini, che scassa la minchia ai cori angelici del ParaDiso bianco-rosso, un messaggio chiarissimo: «Senti, Còso! Falla finita e… piglia, becca, incarta e porta a casa!».
A casa del rompipalle il termine informazione/i, di cui parla la legge Foia (e chi è vivo e chiede, mòja!) – citata, come al solito, a sproposito e ad usum et abusum delphini –, ha un significato che i giuristi (che non sono linguisti e, quindi, hanno bisogno di studiare di più) evidentemente non conoscono. Si consiglia loro, perciò, di sfogliare diligentemente il dizionario dell’Accademia della Crusca & della Semola di Firenze per acquisirne opportuna conoscenza, anche in relazione a ciò che recitano le Preleggi del Codice Civile (Art. 12. Interpretazione della legge: «Nell’applicare la legge non si può ad essa attribuire altro senso che quello fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse, e dalla intenzione del legislatore»).
Dato per pacifico il fatto che la richiesta era rivolta in primo luogo al sindaco, che aveva sparato “a vanvera” su Tvl, durante la trasmissione «6 in onda», condotta da Paola Bardelli, del 21 ottobre 2020, l’informazione richiesta era non solo disponibile al Comune, in quanto saldamente incistata nella zucca del Mazzanti, ma da rendere – anche – doverosamente disponibile al richiedente e a tutti gli uomini della Terra.
La risposta “a razzo” ha tagliato la testa al toro, ma ha anche dimostrato che Quarrata non solo non conosce la trasparenza e i princìpi della corretta amministrazione; ma addirittura, nascondendosi dietro a delle “gàbole” (frottole, scuse nel dialetto della Sambuca Pistoiese), non sa neppure dove essa stia di casa.
Ciò non esime, tuttavia, l’ex-impiegato Enel, oggi sindaco pro tempore di Quarrata, dal dover rispondere, su terreno civilistico, alle domande rivòltegli circa le origini del suo convincimento che il “puttanaio stradale” del Montalbano (e in particolare di Lecceto) non è una “cagata pazzesca” (Fantozzi) riconducibile a una mera questione di litigio sui confini, ma un serio problema di corruzione e di legalità dell’Ente imbandierato dal non-presidente Sergino Mattarella, detto il muto.
Ecco perché qui rinnovo formalmente/informalmente la richiesta nella sua integralità; e mi richiamo espressamente alla diffida ad adempiere entro giorni 15 dal ricevimento della presente, in quanto, restandomi indigesto il cavolo, ho diritto a non essere sommerso da indigeribili cavolate sindacali.
Ciò vale – per quanto occorrer possa – anche per l’emittente Tvl-Tv Pistoia Libera, per le norme sulla rettifica delle notizie (art. 8, Legge 47/48).
Il presente documento viene inoltrato alla Gerarchia del PoDere ad ogni effetto di legge.
Con deferenti ossequi.
Lì, 3 novembre 2020.
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Art. 21 Cost.
Non sono le parole che offendono:
offendono, invece, i comportamenti dei politici “benefattori del popolo sovrano”!
Si dice Comune
e viene in mente il Lonfo
Omaggio a Gigi Proietti
[grazie a Alessio Gargini di Casalguidi]
Meditando
A disonor de’ Lonfi e in memoria di Luciano Michelozzi, filosofo anarchico: «La gente è stufa d’essere presa per il culo!».
Nel vedere cosa accade ogni giorno, mi sembra di vivere dentro Cent’anni di solitudine di Márquez o nella Casa degli spiriti della Allende.
Ci vuole davvero tanto stomaco per essere fieri di sentirsi italiani!