PISTOIA. Gli istituti comprensivi Cino, Martin Luther King e Roncalli-Galilei, oltre alle scuole paritarie San Cipriano e Suore Mantellate, hanno aderito a Raee@scuola, un importante progetto di educazione ambientale nato per insegnare a bambini e genitori come riconoscere e gestire i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. L’obiettivo è sensibilizzare e formare i ragazzi affinché diffondano le buone pratiche in famiglia e tra i coetanei.
L’iniziativa, a cui hanno partecipato circa cinquanta Comuni del territorio nazionale – tra cui Pistoia –, è promossa da Anci (associazione nazionale comuni italiani) insieme al Centro di coordinamento Raee e patrocinato dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. Le attività sono state gestite da Ancitel energia & ambiente.
Giunto alla quarta edizione, per la prima volta il progetto si è rivolto, oltre alle classi IV e V delle scuole primarie, anche agli alunni delle medie inferiori: l’obiettivo è quello di incrementare i risultati positivi ottenuti durante il percorso virtuoso cominciato alcuni anni fa, trasformando gli edifici scolastici in luoghi di apprendimento della corretta gestione dei rifiuti, ma al tempo stesso veri e propri centri permanenti di raccolta.
Grazie alla collaborazione tra scuole, amministrazione comunale e Publiambiente – gestore del servizio di igiene urbana –, negli istituti sono stati distribuiti i kit informativi relativi al progetto e collocati gli appositi contenitori per la raccolta diretta dei Raee. Con il supporto di un concorso web, i bambini sono stati invitati a portare da casa i loro apparecchi elettronici in disuso. L’attività è cominciata lunedì 4 aprile ed è proseguita per tre settimane. In seguito Publiambiente ha provveduto al ritiro del materiale e al suo trasporto nel centro di raccolta comunale.
“Nel 2015 a Pistoia sono stati raccolti 320.789 Kg di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, di provenienza domestica – chiarisce il responsabile dei servizi al territorio di Publiambiente Enrico Innocenti –. Restano escluse tutte le apparecchiature di tipo professionale ed industriale, che la nostra azienda non può raccogliere. Progetti come quello messo in atto non fanno altro che aumentare la sensibilità e la conoscenza delle persone verso questo tipo di rifiuto, al fine di stimolarne il corretto smaltimento”.
“Penso che la scuola sia un ottimo veicolo di comunicazione per far arrivare le notizie anche alle famiglie – continua Innocenti – inoltre il progetto ha permesso di creare dei punti di raccolta cosiddetti “di prossimità”, cioè vicini alle famiglie, almeno a quelle che hanno figli nelle scuole partecipanti. Per un servizio pubblico come il nostro, questo aspetto, a volte, risulta determinante affinché i cittadini conferiscano correttamente o meno un determinato tipo di rifiuto. In generale, comunque, sul Comune di Pistoia rileviamo una sempre maggiore sensibilità a questi temi, tramite la richiesta di informazioni puntuali e specifiche o le segnalazioni che, giustamente, denunciano i comportamenti non corretti che comunque appartengono a pochi, rispetto alla correttezza di molti”.
Il progetto ha riguardato i cosiddetti “piccoli Raee”, di cui le scuole pistoiesi hanno raccolto ben 970 chilogrammi. Gli oggetti più comuni che rientrano in questa categoria sono ferri da stiro, tostapane, frullatori, asciugacapelli, rasoi elettrici, sveglie e orologi, bilance, mouse e tastiere, tablet, calcolatrici, telefoni, caricabatteria, videocamere, registratori, giocattoli elettrici, consolle di videogiochi, termostati.
“L’amministrazione comunale – sottolinea l’assessore all’educazione e alla cultura del Comune di Pistoia Elena Becheri – considera Raee@scuola un ottimo mezzo per avvicinare gli studenti all’educazione ambientale con un approccio divertente e curioso. Bambini e ragazzi hanno avuto la possibilità di imparare come smaltire correttamente i “piccoli Raee” e condividere in famiglia questi insegnamenti. Sapere che è possibile recuperare materie prime e metalli che altrimenti andrebbero persi o trattare correttamente sostanze potenzialmente rischiose per la salute del pianeta contribuirà a fare di loro degli adulti più responsabili.”
Il concorso creativo lanciato da Raee@scuola a cui gli istituti pistoiesi hanno partecipato, dal titolo Fatti una foto di classe e vinci!, prevedeva inoltre la realizzazione di uno scatto degli alunni insieme ai rifiuti elettrici ed elettronici. Una speciale giuria deciderà quali sono le tre foto che hanno raccontato in modo più efficace il tema della raccolta dei Raee.
“Ogni italiano – ha spiegato Viviana Solari, consigliere nazionale Anci e project manager del progetto Raee@scuola – produce ogni anno in media 14,7 kg di Raee; di questi solo poco più di 4 kg pro-capite, pari a circa il 30% dell’immesso sul mercato, viene correttamente raccolto e avviato al recupero. Dal 2016 si dovrà raccogliere il 45% dell’immesso sul mercato, per poi passare al 65% nel 2019: un obiettivo importante da raggiungere attraverso un’importante opera di educazione ambientale. Gettare i Raee in un cassonetto della raccolta indifferenziata non solo è uno spreco perché si rinuncia al recupero di materie prime importanti (ferro, alluminio, rame, plastica) e metalli preziosi (oro, argento, rame) che sono riutilizzabili nei cicli produttivi, ma anche un costo per la collettività e un gesto dannoso per l’ecosistema: questi prodotti sono composti anche da sostanze inquinanti (come i clorofluorocarburi) e tossiche (come il mercurio) altamente nocive per l’uomo e per l’ambiente”.
Diventa quindi evidente l’importanza di sensibilizzare ed educare le nuove generazioni alla corretta gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, sia in un’ottica ecologista che con l’obiettivo di garantire condizioni future più sostenibili.
[comune pistoia]