
PISTOIA. No e Sì, tocca stavolta a Luciano Pallini, già Sindaco di Pistoia, economista, direttore del Centro Studi della Fondazione Turati, che risponde così:
– Lei sa già come voterà?
Sicuramente voterò sì. È necessario assicurare che i processi legislativi siano resi efficienti con il superamento del bicameralismo perfetto, criticità di cui già i costituenti erano consapevoli. Questo è il cuore della riforma.
– Ha letto il testo della riforma?
Con attenzione: insieme alla riforma ho letto diversi commenti di costituzionalisti di diverso orientamento anche se concordo con Michele Salvati «La riforma costituzionale è problema troppo serio per essere affidato ai soli costituzionalisti».
– Il Senato avrà competenza sulle leggi di riforma e sulle leggi costituzionali. Che ne pensa?
Mi sembra una scelta equilibrata: è opportuno che su poche e selezionate materie vi debba essere una valutazione di entrambi i rami del nuovo parlamento.
– I nuovi senatori godranno delle stesse immunità (quindi non potranno essere arrestati o sottoposti a intercettazioni senza l’autorizzazione del Senato) previste per i deputati; ritiene che questa scelta sia ragionevole o che avrebbe potuto essere evitata?
È una scelta che condivido: ritengo che l’immunità parlamentare debba essere mantenuta, estesa e rigorosamente disciplinata.
– I senatori scelti dal Presidente della Repubblica per meriti resteranno in carica sette anni; era l’ora? Si poteva evitare del tutto la figura del senatore scelto dal Presidente?
È una valutazione di opportunità: per me è giusto che vi siano i senatori per merito, a maggior ragione nel momento in cui viene superato il bicameralismo perfetto.
– Che pensa della possibilità di ricorso preventivo alla Corte Costituzionale sulle leggi elettorali (da parte di 1/4 dei componenti della Camera), quindi della possibilità di ricorso anche sull’Italicum?

Intanto dubito che si applichi retroattivamente: sono contrario poi ad ogni intervento preventivo della Corte Costituzionale che ha già sufficienti ed ampie competenze che deve esercitare al meglio.
– Sono davvero cancellate le Province, con la materiale cancellazione dal testo della Costituzione? Conseguenze?
Le province come ente autonomo territoriale saranno cancellate. Resta il problema della dimensione dei comuni, dell’organizzazione a scala sovracomunale di aggregazioni di comuni per l’esercizio di determinate funzioni: grandi responsabilità ricadono sulle regioni ed anche sulle Città metropolitane.
– Che pensa del nuovo marchingegno relativo al quorum per la validità del referendum?
Mi pare serio e può funzionare.
– L’introduzione del referendum propositivo può essere salutata come una vera opportunità?
Ovviamente è uno strumento che bisogna saper usare: può rappresentare un’opportunità di democrazia diretta che si introduce nell’ordinamento.
– Quindi quale sarà il suo voto (se ritiene opportuno dircelo)? In alternativa, se votasse negli Usa voterebbe Clinton o Trump?
Ovviamente voterò sì. Negli Usa, senza entusiasmi, voterei per Hillary Clinton.
[Paola Fortunati]