referendum. CONTRO IL “TIFO COSTITUZIONALE”

Franceschi, Semplici, Bozzaotre
Franceschi, Semplici, Fortunati, Bozzaotre

PISTOIA. Si può discutere intorno a qualsiasi tema con equilibrio e sapienza: ed è un piacere.

L’incontro dibattito tra Margherita Semplici e Maurizio Bozzaotre, cui abbiamo assistito invitati dal presidente del circolo Arci dello Sperone, Stefano Franceschi, è stato appunto una gradevole occasione di confronto, dai toni esperti e misurati dove le ragioni del “sì” e del “no” hanno trovato posto in ugual misura.

circolo Arci dello Sperone
Circolo Arci dello Sperone. Il pubblico in sala

Il pubblico, non molto numeroso ma qualificato e prevalentemente a favore del “sì”, ha seguito con attenzione le due ore abbondanti di analisi sulla complessa materia oggetto del referendum, senza che nessuno, e per fortuna, sentisse il bisogno di chiamare le forze dell’ordine…

Margherita Semplici, a sostegno del “no”, ha aperto le danze – l’immagine figurata ben si addice al luogo in cui siamo stati accolti, il saloncino delle feste del circolo dello Sperone con i divanetti anni 70 e la mirror ball dei nostri anni migliori (a tal proposito ci è parso di cogliere al volo le rimembranze di gioventù di un noto consigliere comunale di opposizione) – la capogruppo di Pistoia Domani ha subito sgombrato il campo dalla più dolorosa delle accuse che vengono mosse alla riforma, quella della possibile deriva autoritaria, dicendo che non è un pericolo reale e che sarebbe ingiusto affermarlo.

Ha poi proseguito esponendo le sue ragioni per avversare la riforma tra cui, essenzialmente, la composizione del nuovo Senato, fatta da ceto politico regionale e non da rappresentanti dei governi delle autonomie locali e l’ambiguità del concetto di disposizioni generali e comuni nella legislazione statale, che si sostituisce a quello di principi fondamentali con tante incognite rispetto al futuro contegno delle Regioni. Insomma l’incertezza degli sviluppi della normativa a cui si va a dare vita con la riforma.

Maurizio Bozzaotre
Maurizio Bozzaotre

L’avvocato Bozzaotre, incassata con soddisfazione l’apertura con cui era stato escluso il pericolo per la democrazia, ha dichiarato di voler evitare ragionamenti apodittici auspicando che la maggior parte delle persone potesse essere ben informata per poter scegliere, ha replicato agli argomenti esposti dalla sua interlocutrice e ha spiegato quanto questa riforma sia indispensabile per il buon funzionamento dello Stato, per la stabilità del governo e anche, non ultimo per i rapporti con l’Ue, richiamando infine l’articolo 2 della Costituzione nel punto in cui impone a tutti noi cittadini il dovere inderogabile di solidarietà politica.

Gli items su cui si è sviluppato il ragionamento dei due interlocutori, sono quelli che  tutti abbiamo sentito e ascoltato dalla voce di esponenti politici e non, locali e nazionali, ribaditi nei talk show delle 8 e mezzo o anche più tardi… Ma il valore aggiunto della serata è stato il riconoscimento reciproco della legittimità delle posizioni.

Per crescere e non cedere miseramente al tifo da stadio che troppo spesso ci condiziona, è necessario studiare, approfondire e cercare di interpretare l’altro, senza che questo comporti di dover rinunciare alle proprie convinzioni: nessuno ha la verità in tasca ma tutti hanno almeno un taschino dove mettere un po’ di buonsenso.

[Paola Fortunati]

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