PISTOIA. Insomma, che venisse fatto un referendum lo sapevamo, ma che il Comune gestisse la questione in questo modo, fumettistico, no.
Già il Comune ha deciso di non decidere, celebrando questo referendum, il cui valore, probabilmente, sarà nuovamente discusso nelle sedi opportune, ma ha altresì deciso di impalcare un talk show il giorno prima del referendum, in Sala Maggiore, con mediatori e tanto di “clap”.
In questa sede infatti, i vari esponenti dei “sì” e dei “no” verranno chiamati a spiegare le proprie ragioni, e dal giorno successivo le varie posizioni potranno misurarsi.
La cosa ancora più grottesca è che è stato il Sindaco stesso, in prima persona, ad eliminare la Giostra dell’Orso, la sera stessa della tragedia. Solo dopo furono riuniti consiglio e commissioni competenti.
Perché, prima di prendere queste decisioni, non sono stati convocati, con una certa scadenza e sistematicità, i cosiddetti addetti ai lavori? Perché la politica non è intervenuta cercando di trovare un accordo con chi da anni porta avanti questa tradizione?
Adesso si dà la voce al popolo e, per renderlo partecipe di una decisione già presa , lo si convoca per un dibattito pubblico.
Crediamo sia una enorme presa di giro, tutto ciò.
Ormai la questione non sta più nell’opportunità o meno della giostra, quanto nel rispetto del decoro e della dignità dei cittadini.
Francesco Cipriani
Coordinatore Fdi-An Pistoia