PISTOIA. Ieri, 1° marzo, è tornato a riunirsi in consiglio comunale. Nella seduta, come annunciato, si è sviluppata e conclusa la discussione sull’approvazione della “variante al R.U. per il prolungamento di via Salvo d’Acquisto e riorganizzazione dell’ambito urbano di riferimento a partire dal Viale Adua”.
Il provvedimento è stato approvato con venti voti favorevoli della maggioranza, si sono astenuti i rappresentanti di Pistoia Domani, di Forza Italia, Bartolomei e Patanè, tre invece i voti contrari.
Hanno votato contro Sforzi del gruppo misto e Del Bino e Giorgi del Movimento 5 Stelle, motivando con il costo molto elevato dell’opera – 5 milioni di euro – a fronte dell’incertezza sulla reale utilità di una nuova strada che corra parallela, in mezzo tra il Viale Adua e la Superstrada.
Il consigliere Del Bino ha sottolineato quanto già affermato da Sforzi circa il pericolo concreto che in un prossimo futuro, con nuove giunte, nuovi sindaci, intorno alla nuova strada, possano svilupparsi appetiti edificatori (ad oggi negati e esclusi dal Sindaco) che darebbero luogo a consumo ulteriore di suolo.
Alle moderate obiezioni dell’opposizione, che nell’insieme sembra intravedere anche qualche occasione di miglioramento di quell’ambito urbano, ha risposto puntualmente il Sindaco dichiarandosi certo di riuscire a portare a compimento l’opera con indubbio vantaggio per la circolazione in zona, oggi congestionata, ed anche per il commercio che sarà meglio accessibile e godibile da pedoni e ciclisti, quindi prevalenza di mobilità dolce come si addice a un centro commerciale naturale.
Assicuratosi l’ok per via Salvo d’Acquisto, anche il Sindaco si è disposto ad ascoltare le comunicazioni dei consiglieri.
Ha esordito la consigliera Annamaria Celesti di Fi, lamentando l’imperizia delle imprese che hanno creato tanti disagi alla cittadinanza nei giorni scorsi quando Enel ha danneggiato le condotte idriche lasciando buona parte della città senz’acqua (ma anche senza telefono) per diversi giorni.
La consigliera ha chiesto come fosse possibile che da parte di Enel o Publiacqua o altri si intervenisse senza sapere come sono disposte le varie infrastrutture, e si è poi dichiarata preoccupata per il pericolo che potrebbe derivare dalla rottura di tubature in cemento-amianto.
Altri interventi hanno ribadito la necessità che il Comune intervenga decisamente a tutela degli interessi dei pistoiesi anche nei confronti delle grandi aziende di gestione dei servizi pubblici, la cui arroganza e tracotanza – così ha detto per esempio Bartolomei – è tale che non si capisce perché il Comune non si attivi.
Il Consigliere Patanè ha invece dichiarato di essere pronto a un atto di disobbedienza civile se dovesse capitare ancora che venissero messi i sigilli, quindi fosse chiusa l’acqua ad un utente, per pochi euro di bolletta non pagata a Publiacqua, solo perché un impiegato non capisce o non è in grado di ricevere o leggere un fax…
Ecco poi il momento in cui, nel suo piccolo, anche in consiglio comunale a Pistoia si manifesta il Cigno Nero, o l’improbabile che governa la nostra vita… mozione urgente orientamento del CC.
Il Consigliere Capecchi fa la sua comunicazione per dire che nella mattinata di ieri, 1° marzo, la commissione III e IV hanno convocato una seduta congiunta per giovedì 3 marzo con il seguente ordine del giorno:
- Mozione urgente presentata dai Consiglieri Rosalia Billero del Gruppo Federazione della Sinistra e dal cons. Giovannelli Alessandro del gruppo Pd relativa a: Orientamento del Consiglio comunale rispetto alla giostra dell’Orso 2016.
La mozione si conclude così: tutto ciò premesso, preso atto del risultato della consultazione popolare, il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta: a dare piena attuazione all’opzione risultata maggioritaria tra coloro che hanno preso parte alla consultazione stessa.
Il consigliere Capecchi si è detto meravigliato di tanta e ingiustificata fretta, del fatto che dopo aver ribadito a lungo che il responso della consultazione non sarebbe stato vincolante si fosse giunti alla conclusione di dover aderire necessariamente ad una opzione in modo acritico senza considerare quanti avranno espresso il loro voto, di quanto sarà lo scarto tra le due opzioni.
Potrebbe darsi la sensazione – e solo di sensazione si è parlato – che si siano volute mettere le mani avanti sapendo qualcosa sull’andamento del voto.
È stato da più parti sottolineato il risultato eccellente di visitatori della pagina, che ha raggiunto quota oltre 37mila (se si considera che i pistoiesi con tessera elettorale sono 77mila, si può supporre che a votare siano stati moltissimi).
La consigliera Billero ha fatto notare che alla pagina del voto possono accedere da tutto il mondo, è vero: ma se il voto si chiudesse ora che ci sono 37 mila visite e i voti fossero, per esempio, 500, dovremmo pensare a qualche malfunzionamento del software. A voler pensare bene.
P.S. – Alle 22 di ieri sera, le visite erano 36.969.
[Paola Fortunati]