PISTOIA. Il prossimo 4 dicembre si terrà il referendum nazionale sulle modifiche costituzionali introdotte dal governo delle larghe-intese capeggiato dal Pd.
L’Osservatorio Sanità Pistoiese, un comitato formato da cittadini e utenti del servizio sanitario, aderisce alla campagna e invita a votare “No” per garantire la difesa del Diritto alla salute (negato da Rossi)
“Art. 32 della Costituzione: la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”
Risale al 1978 l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale il quale rispetto al testo costituzionale costituiva un deciso passo in avanti a livello legislativo, in quanto garantiva che il Servizio Sanitario Nazionale fosse gratuito e uniforme sull’intero territorio nazionale.
Questo impianto è stato via via smantellato, prima con l’introduzione nel 1997/98 dell’aziendalizzazione delle Usl locali, poi con lo smantellamento del Ssn a favore dell’attuale organizzazione con 21 Servizi Sanitari Regionali.
Il Servizio Sanitario Toscano negli ultimi due anni è stato inoltre caratterizzato da un processo di centralizzazione che, per ridurre le spese, ha condotto allo smantellamento delle 12 Asl e alla creazione di 3 Aree Vaste.
In realtà dietro la scusa della riorganizzazione il risparmio si è fatto secondo i vecchi metodi: riducendo o non assumendo il personale addetto; riducendo o chiudendo servizi ed ospedali.
A cosa ha condotto la centralizzazione se non a un accentramento della malagestione e del malaffare?
E a cosa sono serviti i tagli alle risorse sanitarie se non a ridurre la qualità dei servizi e del diritto a un lavoro dignitoso per gli operatori?
Nella situazione generata dalla crisi, territori e enti locali sono infatti sempre più in subbuglio, stretti fra misure di tagli di risorse e aumento della povertà dei propri cittadini.
La maldestra proposta di un’ulteriore revisione del Titolo V (stravolgimento degli articoli 114 e seguenti della Costituzione) da cui dipende l’organizzazione territoriale e la competenza di comuni e regioni in varie materie, fra cui la salute dei cittadini e dell’ambiente, è stata inserita con l’intento evidente di fare un favore alle varie congreghe di affaristi finanziari e industriali che si troveranno così favoriti dal governo “forte” che Renzi e la sua cricca sperano di mettere in piedi con questa disastrosa manovra.
Anche se il testo dell’articolo 32 non è invece oggetto del referendum costituzionale la sua tutela passa dalla difesa di tutta la carta costituzionale e il modo migliore per garantire questo diritto è quello di pretenderne l’applicazione.
- Per queste ragioni invitiamo a recarsi alle urne e votare “No” alle modifiche costituzionali.
- La Costituzione va applicata nella sua parte progressista e non rottamata!
- La salute è un diritto, non un optional!
- Sanità pubblica, gratuita e efficiente per tutti!
[Osservatorio Sanità Pistoiese – osservatoriosanitapistoiese@gmail.com]