REGIONALI: «SILENZIO, COMPAGNI!»

Simona Laing
Simona Laing

PISTOIA. Mi sono chiesto spesso, in questi giorni nevrotici che preludono alla Pasqua e alle elezioni di quel crogiolo inqualificabile che è la Regione (Toscana), perché da diversi giorni nessuno abbia più fatto l’atto di dire qualcosa sul guazzabuglio delle candidature pistoiesi: se una volta c’era Togliatti, come diceva il Carnicelli fotografo, una volta c’era un accordo (vecchio più di un anno) secondo cui s’era creato il cosiddetto “tandem Niccolai-Fratoni”, con associato il terzo (Niccolai) che, ripensando a una famosa novella del Decamerone, “Calandrino e l’elitropia”, fa tornare a mente il famoso “papero giunta” (cioè un papero a gratis) che danno nel Paese di Cuccagna. Tipo, insomma, prendi due e il terzo è in regalo.

Battute a parte, mi chiedevo seriamente perché, in questi ultimi giorni, nel Pd non si litigasse più sulle candidature, nonostante la Laing si fosse fatta avanti, pur diffidata dal farlo, come si sente ripetere e ripetere.

E me lo sono chiesto ancor più quando, a una cena montecatinese (Le Panteraie – vedi), mi sono seduto a tavola e mi sono ritrovato vis-à-vis, come si dice, con Alice Giampaoli: uscita di scena quando non fu rieletta a Pistoia, ma non rimproverata (o perché) – come la Laing – di essere scomparsa dalla politica, anche se della Giampaoli nessuno, sinora, ne ha più sentito far menzione.

Certo che la Laing di casino ne ha fatto! Ha perfino costretto a tirar fuori dalla naftalina la sparuta bimba della montagna, Sabrina Innocenti, candidata (per diversivo…) con la scusa di far rappresentata anche la Montagna massacrata da quel genio di Rossi con la sua sanitaria riforma/mannaia.

La Laing, con quel suo scatto di reni, ha – diciamolo francamente – spiazzato tutto e tutti. Ed è lì che il Pd s’è – anche lui come le formiche – incazzato più che mai. Poi…

Poi… siccome è il partito delle reticenze e dei silenzi “democratici”, è da giorni che non si litiga più in giro, perché è partito l’ordine «silenzio, compagni!» e agli ordini chi sa stare allineato e coperto, sa bene attenersi. La sinistra ha sempre fatto scuola.

Quando la Giampaoli mi stava seduta dinanzi a Montecatini, a tavola, però, vi immaginate cosa potevo pensare, sapendo – perché me lo avevano detto e chiaro – che la candidata cuperliana già era andata in giro a dire che, comunque, la Laing sarebbe stata fatta fuori?

Alice Giampaoli
Alice Giampaoli

A volte è imbarazzante fare la funzione del prete che confessa la gente: e i giornalisti sono tutti un po’ preti. Chi più chi meno. Del resto mi avevano anche detto che il Sindaco Mazzanti, a Quarrata, aveva chiesto firme per il “tandem Fratoni-Niccolai” dicendo più o meno: «Sono gli unici che ci tutelano… Firmate!». Ci tutelano in che, Marco? Per cosa? Su che lunghezza d’onda?

Ora, all’orizzonte, si profila, però, la prossima direzione provinciale del Pd (o 9 o 10 aprile) e una decisione s’ha da piglià, come si dice. Quindi le pentole stanno rientrando in ebollizione.

Come fare per escludere la Laing e levarsela dai piedi? E le vocine carbonare sono giunte a indicare il «principio di ambiguità» (nulla candidatura sine ambiguitate) come binario di direzione operativa: ambiguità nel senso che in parte prevarrebbe la regola della rappresentanza territoriale, in parte quella della rappresentanza di corrente interna al partito. Salvi tutti: quelli che contano.

Per questa regola: Montagna = Innocenti; Valdinievole = Michelotti e Niccolai (ma, dicono, fuori Michelotti, così si introduce Masini sulla Piana, da Montale)… Poi…

Poi principio di ambiguità: salvo il tandem, s’infila in mezzo la Giampaoli in ossequio ai cuperliani (il che rassicurerebbe anche la posizione Fratoni, un po’ malvista da alcuni del suo Pd perché rinviata a giudizio…). A questo punto la terna è fatta. Ma però (anche se non si dice) la Laing resta fuori: restano fuori i civatiani – che però non contano tanto ecchissene…!

si sta dicendo questo, sotto sotto, in tutta la provincia. alla zitta per via del silenzio, compagni! di cui parlavano prima.

Facciamo anche un po’ di conti in tasca, tra listini, tandem e tricicli. La Laing ha raccolto 150 firme circa; gli altri hanno oscillato tra le 170 e le 190. La Laing le ha prese da sé – se non lo avesse fatto così, diavolo se ci sarebbe riuscita. Gli altri, dicono dal Pd – perché in ogni famiglia c’è sempre qualcuno che parla fuori… – le firme se le sono anche in parte passate/scambiate, come la famosa canzone di Villa “Se mi dai la cosa più bella che hai, io ti do la cosa più bella che ho”…

Della Laing si sa che correrà da sola e con pochi spiccioli: quelli che riuscirà a raggranellare tra i suoi sostenitori. Ma gli altri con quali fondi faranno strada? E qui sorvoliamo: sarà simpatico, poi, controllare i finanziamenti che democraticamente dovrebbero essere dichiarati per amor di… trasparenza.

Mettiamo ora a tu per tu, cattivamente, i due veri elementi di turbativa: Laing e Giampaoli. Civati contro Cuperlo. Sul versante politica attiva io, personalmente, li direi alla pari: niente politica fino ad oggi la prima, niente politica fino ad oggi la seconda.

Sabrina Innocenti, Segretaria comunale Pd di San Marcello
Innocenti, Segretaria Pd di San Marcello

Ma andiamo più a fondo: candidata alla segreteria provinciale nel 2010, la Laing prese il 48% dei voti, salvo errori e omissioni. Superata da Niccolai, si allineò in buon ordine con il segretario e con lui ha collaborato “pro bono partis”, per il partito. L’Alice – che potrebbe richiamare Wonderland, ma a me richiama la suora che mi seguiva quand’ero all’asilo – scomparsa dagli schermi radar. Opere e giorni secondo il criterio esiodeo del fare: la Laing ha risanato la Far. Com; l’Alice no: ma è – shakespearianamente – donna d’onore e forse sarà quello che la farà pesare più della Laing.

Pistoiesi e Pd, leggetele bene queste parole e rifletteteci su. Ve lo giuro: nessuno degli altri colleghi ve ne parlerà – ne sono certo – in questi termini. D’altronde – e torno alla metafora prete/giornalista – non tutti i confessori sono uguali e non tutti hanno gli stessi penitenti.

Buona Pasqua al Pd e auguri che le logiche di potere non prevalgano su quelle della vera democratica partecipazione – o altrimenti non c’è differenza fra Pd e Pcus!

Ma questo si sapeva di già.

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3 thoughts on “REGIONALI: «SILENZIO, COMPAGNI!»

  1. Faccio una scommessa, caro Bianchini. 100 euro che Michelotti e Laing sono fuori. Lo so cosa mi dirai: “ti piace vincere facile”!

    1. Bah! Te l’ho dempre detto, Federico: è il vizio dei partiti aperti alla discussione e democratici: Democrazia Cristiana, Partito Democratico
      Ti dicono nulla queste parole?
      Buona Pasqua!

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