regione-associazioni. INCONTRO SUL RISCHIO IDRAULICO

Il “faccia a faccia” in Regione
Rischio idraulico. Il faccia-a-faccia in Regione

QUARRATA. A seguito dell’incontro tenutosi in Regione Toscana il 28 aprile 2016 fra l’Associazione per la Tutela del Territorio e Legambiente Quarrata (erano presenti: Daniele Manetti, Lisa Lazzi, Daniele Carradori, Carlo Amadori e Oreste Vannucci), con l’assessore Federica Fratoni, il responsabile del Genio Civile Marco Masi, il presidente e il direttore del Consorzio di Bonifica Marco Bottino e Lorenzo Cecchi De’ Rossi, il responsabile della Protezione Civile regionale Riccardo Gaddi, è emersa una situazione dinamica sul fronte della mitigazione del rischio idraulico, con tanti progetti in elaborazione.

Da parte nostra siamo abbastanza soddisfatti della disponibilità incontrata in Regione, e ci sorprendono dichiarazioni fataliste, come quella rilasciata dall’assessore all’urbanistica del Comune di Quarrata Francesca Marini alla Nazione di sabato 30 aprile, dove leggiamo che “Si deve mettere in sicurezza dove è possibile, e convivere con il rischio dove non c’è altro da fare”.

L’impegno della Regione Toscana, in particolare dell’ingegner Masi, e dello stesso Comune di Quarrata nella persona dell’assessore Romiti, supportato anche dal nostro impegno di cittadini, sta a dimostrare che il rischio idraulico si può combattere ovunque, se non per ridurlo completamente almeno per mitigarlo fortemente. Non è quindi accettabile un fatalismo del genere.

3. La cassa di espansione della Querciola a Quarrata
La cassa di espansione della Querciola a Quarrata

La situazione ad oggi presenta interessanti sviluppi. Dall’incontro con i responsabili regionali, sono emerse le seguenti risposte alle richieste dei cittadini:

  • per quanto riguarda la cassa d’espansione A1 in Querciola, ne è confermata la sospensione, a favore della cassa in località Case Betti, su sponda pratese, che verrà sancita nella Conferenza Permanente dei Servizi che si terrà nel mese di maggio.
    Auspichiamo che la stessa Conferenza cancelli definitivamente la cassa in Querciola.
    Questa Conferenza approverà anche i progetti già esecutivi in materia di rischio idraulico, e nella piana sono previsti i seguenti interventi per 3,5 milioni di Euro, peraltro già segnalati da tempo dalle Associazioni
  • verranno risanati tratti d’arginatura sui torrenti Ombrone, Stella, Brana e Bure
  • per quanto riguarda le casse d’espansione nel pistoiese, la Regione, che co-finanzia il progetto, sta valutando l’alternativa ai Laghi Primavera, individuata in località Pontelungo (acque alte), mentre il Consorzio di Bonifica sta lavorando sulle casse previste sull’Ombroncello (acque basse).
Torrente Stella. L’argine franato
Torrente Stella. L’argine franato prima del risanamento

Da parte nostra, chiediamo un incontro urgente con il sindaco Bertinelli, ultimo responsabile della realizzazione della cassa delle acque alte, perché l’allungamento dei tempi tecnici rischia di far saltare il finanziamento già accordato.

Come sostenuto dall’assessore Fratoni, anche il Comune di Pistoia deve dare il proprio contributo alla mitigazione del rischio idraulico della piana, trattenendo acqua sul proprio territorio.

Sottolineiamo anche che le casse d’espansione a Pistoia sono previste da un accordo di programma che risale al 1999.

Sulla delicata questione della distinzione fra manutenzione ordinaria e straordinaria degli argini, ci sembra molto efficace la dichiarazione dell’ingegner Masi, secondo il quale è importante intervenire alla radice dei problemi, concentrandosi sulla manutenzione ordinaria, evitando l’aggravamento dei cedimenti degli argini, e superando il concetto di manutenzione straordinaria, a favore di un lavoro continuo di intervento e risanamento.

I Laghi Primavera
I Laghi Primavera

Gli argini gravemente compromessi, sono comunque all’attenzione del Genio Civile, che sta mettendo a punto un piano d’intervento straordinario, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica.

Relativamente al piano di Protezione Civile, e il piano d’idrovore ufficiale per Quarrata, il responsabile Gaddi ha dichiarato che il primo viene redatto in collaborazione fra Quarrata e Serravalle, e al momento non è ancora disponibile, per ritardi dovuti all’adeguamento con le disposizioni regionali.

Per cui, anche il piano idrovore subisce rallentamenti, anche se le Associazioni continuano a chiedere l’introduzione di idrovore elettriche ad azionamento automatico, capaci di entrare in funzione prima dell’emergenza. Restiamo in attesa degli sviluppi.

Infine, circa il nuovo piano strutturale del Comune di Quarrata, l’Associazione per la Tutela del Territorio e Legambiente, sono a favore di una mitigazione dei vincoli sul cambiamento di destinazione d’uso e sui piccoli interventi sugli immobili già esistenti, restando però contrarie a un ulteriore consumo di suolo, anche in relazione alla legge regionale 64 di salvaguardia del territorio. Le associazioni sono quindi disponibili al dialogo con l’Amministrazione.

Daniele Manetti, Legambiente e Gart
Lucarelli Niccolò, Associazione per la Tutela del Territorio

Print Friendly, PDF & Email