REGIONE: RIVOLUZIONE DI QUALITÀ? MENO GERARCHIA E PIÙ DEMOCRAZIA

Enrico Rossi
Enrico Rossi

FIRENZE. Rossi ha presentato la manovra di bilancio come una “rivoluzione della qualità”. Ci saranno gli esuberi del personale e il taglio del 10% dei dirigenti.

I risparmi e la riorganizzazione devono conservare o reintrodurre la qualità dei servizi offerti alla popolazione toscana, e questo è possibile solo se nascono dal basso, da una partecipazione reale dei lavoratori sulle questioni e le scelte di fondo. Non devono essere lasciate ai dirigenti pensionandi, che hanno una visione ristretta e di corto respiro e spesso sono la causa dei problemi perché interessati più alla loro carriera e al loro potere che al buon funzionamento degli uffici e al benessere di chi ci lavora.

Solo i lavoratori sanno: come far funzionare meglio gli uffici, quali sono le inutili duplicazioni, i colli di bottiglia, le procedure inutili e inefficaci e quelle che invece sarebbero opportune e necessarie, conoscono le leggi e i regolamenti farraginosi, e in sintesi sanno come potrebbe essere meglio organizzato il lavoro.

Certo la dirigenza avrebbe il compito di far questo, ma se la dirigenza funzionasse davvero per il bene comune, la burocrazia inutile, quella che non difende i beni comuni, né i soggetti deboli, non ci sarebbe. Mentre va conservata con cura e rafforzata quella che non è burocrazia, bensì difesa dei valori comuni come i diritti delle persone, il territorio, l’ambiente e il paesaggio. Noi pensiamo che questa possa essere davvero l’occasione per una “rivoluzione di qualità” ma che questa possa darsi solo se i lavoratori diventano protagonisti invece di essere osservatori di scelte troppo spesso irrazionali e distruttive operate dall’alto.

Nel comunicato di Rossi si parla di un solo direttore generale al posto di otto e una trentina di dirigenti in meno sui 115 attuali. Mentre i documenti fino ad ora parlavano di una direzione sovra-ordinata e di 14 direzioni (7 direzioni di line e 7 di staff.).

Noi siamo convinti che sia necessaria meno gerarchia e più democrazia. E la capacità di dare voce a noi lavoratori.

Pensiamo che una spending review e una riorganizzazione possano dare luogo a una vera rivoluzione della qualità e quindi rispondere in modo sempre migliore alla società toscana solo se la democrazia prende il posto della gerarchia, e se il processo prende forma dal basso.

[cobas regione toscana]

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