AGLIANA — MONTALE. La Comandante del Servizio Associato di Polizia Municipale dei Comuni Paola Nanni sembra di non sapere chi sia l’Autorità Locale di Pubblica Sicurezza nei territori che comanda da oltre un anno..
Infatti, leggendo la bozza del Regolamento del servizio Associato redatto (forse non esclusivamente?) dalla dirigente, esaminato alla luce delle osservazioni dei Sindacati Cisl, Uil e Diccap rimaniamo sempre più meravigliati e sbigottiti.
L’Art. 36 comma 2 del citato regolamento stabilisce che “I Sindaci dei Comuni associati denunciano, ciascuno per il proprio Ente, all’autorità locale di pubblica sicurezza… le armi e le munizioni acquistate per la dotazione della Polizia Municipale”.
Questo è uno dei numerosi articoli contestati dalle tre Organizzazioni sindacali provinciali e con ragione, ci pare.
La Comandante Nanni ha nel curriculum titoli di un Master interuniversitario in Coordinamento delle politiche per la sicurezza urbana conseguito insieme al Dott. Nesti Andrea Alessandro (quello che per Nesti fu pagato da Comune e Regione, conseguito in orario di lavoro e che, sicuramente, per Fragai è da valutarsi a livello meritocratico a differenza di quello specialistico conseguito di tasca propria da tecnici in cat. D dell’ufficio tecnico che in quel caso meritocratico non è) non ci può scrivere questo!!!
A Montale il 30 giugno scorso ricorderete (era il giorno in cui scadeva il termine per presentare la domanda per ottenere contributi da Roma per implementare la videosorveglianza ma che non è stata presentata per Agliana) si è impegnata addirittura in un convegno ristretto (12 presenti, inclusi onorevoli e consiglieri Pd) su La Sicurezza Urbana che doveva dar lustro all’Amministrazione Comunale, come ebbe a notare il consigliere Benesperi nel consiglio comunale del 23 luglio.
La domanda su chi sia l’Autorità Locale di Pubblica Sicurezza nei Comuni ove non sia presente il Commissariato di Pubblica Sicurezza è una domanda che ricorre ai concorsi di ingresso per agente di Pm e come ben osservano i Sindacati l’art. 38 T.U.L.P.S. (aggiornato alla data del 14 settembre 2018) stabilisce che la denuncia delle armi deve essere fatta all’Ufficio Locale di Pubblica Sicurezza o, quando questo manchi, al locale comando dell’Arma dei Carabinieri, ovvero anche ai medesimi uffici o alla questura (Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza) competente per territorio attraverso trasmissione al relativo indirizzo di posta certificata.
Nei comuni di Montale e Agliana non vi è un alcun Commissariato di Pubblica Sicurezza (ufficio distaccato di PS) quindi, a nostro sommesso parere, nel caso l’Autorità Locale di Pubblica Sicurezza è il Sindaco di ciascun Comune.
In poche parole nel regolamento di Pm è stato scritto che i due Sindaci denunciano a se stessi il possesso di armi e munizioni acquistate per la dotazione della Polizia Municipale.
È chiaro anche a una casalinga che qualcosa non torna?
Siamo su Scherzi a parte o su Paperissima (considerato che abbiamo il Parco Pertini)?
[Alessandro Romiti]