MONTALE — AGLIANA. La lettera della Lara Turelli è un ulteriore tassello che si incastra al meglio nel puzzle dell’affaire Regolamento di Servizio associato: la pubblichiamo integralmente essendo una nota davvero rilevante.
La Turelli, ci ha sempre negato qualunque intervista o commento sulle criticità dell’Ufficio a lei affidato nel Febbraio 2015, ma oggi sembra che l’argine sia stato sfondato dall’onda di piena formata dall’Assessore Fragai, con l’accordo dei Sindaci, della Paola Nanni e l’indifferenza del Segretario Generale, tutti messi nell’indirizzo della lettera: due fogli che pesano quintali.
Rino era furioso la sera dello scorso 9 martedì: alla Commissione Congiunta, diceva che tutto andava bene, che c’era l’accordo delle Rsu e che anche la Rsu era d’accordo a non toccare l’articolo 8. Ma quale Rsu: Rino, uno o due dei cinque membri, dacci i nomi, of course!
Apprendiamo con stupore che tra il personale della Polizia Municipale di Agliana alla data del 12 ottobre a tre giorni dopo la Commissione congiunta c’era chi non aveva ancora il Regolamento del Servizio Associato di Polizia Municipale: un altro esempio di somma trasparenza.
Ma non solo. Ci risulta altresì che anche a Montale alcuni componenti della Polizia Municipale non hanno mai avuto il piacere di poter leggere una copia del famigerato regolamento.
La dottoressa Nanni, uscita dal fallimento della Gestione Associata della Valdinievole Est, della quale era la vice Comandante e quindi possiamo dire, anche corresponsabile, pare proprio non abbia imparato niente dal punto di vista della gestione delle relazioni interpersonali. Come può aver mancato la consegna di una copia del regolamento al suo personale? Come mai? C’era qualcosa da nascondere? Mai sentito parlare di trasparenza?
Ci vorrà spiegare per quali motivazioni va a stravolgere delle consolidate posizioni gerarchiche, alle quali il personale – immaginiamo – tenga in modo particolare, perché l’ha conseguito in base alle normative nazionali e regionali?
Tutto al buio, senza dir niente ai sottoposti diretti interessati. I lettori vedono confermata l’ipotesi del Consigliere Benesperi: il regolamento doveva passare alla chetichella con il beneplacito della incoerente dirigente, l’indifferenza della D’Amico e l’arrogante Fragai che, la sera della Commissione Congiunta, tutti hanno visto scatenato da una insolita verve.
Rino, continuava a ripetere che tutto andava bene, che era un regolamento meritocratico e magico.
Non meno diceva il Betti che, da “ignorante” in materia, che si gongolava dell’innovativa serie di aggetti superlativi usati dal Commissario.
Un regolamento arrogante, creativo di figure che non esistono per legge, antisindacale, anti costituzionale pieno di errori macroscopici.
Basta o ne volete ancora? Il testo era equilibrato e giusto, per come garantiva tutti (lavoratori compresi) e lo garantiva l’ex sindacalista Cgil Fragai!
Riepilogando: la Nanni non ha dato copia del regolamento al suo personale, ha trasmesso un regolamento indecente ed impresentabile inviandolo ai Commissari di Commissione congiunta.
Si è presentata in commissione alla prima sera, ma non alla seconda, dopo che i tre sindacati sono intervenuti. Con quale faccia ora si presenta oggi al suo personale?
Il Comandante sembra perdere di autorevolezza in caduta libera agli occhi del personale, dei politici e della cittadinanza.
Nel curriculum vanta un Master di I° livello in “mediazione dei conflitti”, coesione sociale e civile convivenza. I master fanno curriculum e contribuiscono a elevare il livello di meritocrazia, lo dice(va) anche Fragai.
Bene, ma ci viene da chiedere come e dove lo abbia conseguito!
Tra il personale della PM risulta aver acceso un bel conflitto (tutto l’opposto di ciò che è necessario per far funzionare un’Associazione comunale di Polizia Municipale): complimenti a Paola Nanni che nel suo curriculum (non privo di note autoreferenzianti), vanta delle capacità e competenze relazionali: “Propensione naturale alla espressione comunicativa, ho sempre dato molto rilievo alla motivazione interna al gruppo di appartenenza (Servizio o Comando di PM) quindi ho riservato attenzione alle dinamiche di gruppo, alle tecniche di comunicazione tenendo sempre conto delle singole potenzialità, attitudini e peculiarità di ciascuno”. Quali?
In attesa che la dirigente scenda dal piedistallo e si prenda le sue responsabilità è da chiedersi quali saranno i rivolti politici di questa amena vicenda: gli elettori del Pd che diranno di questa saga partitocratica/familistica sfociata in una allegra Gestione Associata di Polizia Municipale, che pare blandire il personale come si fa nella nomina di un capoclasse all’interno di una scolaresca?
Un assessore che dice “Va tutto ben madam la Marchesa” e che invece, con i suoi metodi sta facendo vacillare il buon funzionamento degli uffici interni delle varie Unità Operative dei due Comuni e anche le elezioni del prossimo maggio.
Rino resterà a lungo sullo scranno, oggi traballante?
[Alessandro Romiti]
One thought on “regolamento. E ORA SPIEGATE L’ARCANO”
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