MONTALE — AGLIANA. La nota della Rsu è stata presentata tale dal Commissario, ancorchè non avesse nè data, nè firma.
Insomma una fantasma di documento, anche rinnegabile, nella eventualità di una ritirata come sembra paventarsi.
Quale sarà la spiegazione che porteranno il quintetto d’amministratori denojantri sulla sciagurata redazione dell’illegittimo e anticostituzionale regolamento di Pm associata?
La nostra inchiesta sulla vicenda sembra avere “scosso il pesco del malaffare”, facendo cadere molti frutti.
Ci sono pervenuti anche molti complimenti, sopratutto dei dipendenti (e gli ex-agenti che se la ridono dai Comuni limitrofi di esilio) che hanno segnalato e portato alla luce quanto sapevano tanti (ma che, tiravano a campà).
Tanti sapevano anche della riservatissima trattoria de nojantri (che alle 11,30 apparecchia le scrivanie) nella stanza che fu occupata dal dirigente Galardini e annessa all’U.O. Tributi (da oggi rinominato U.O. buvette).
In attesa che la super-sindacalista Silvia Biagini (Fp-Cgil) porti le sue precisazioni e commenti sulla quantomeno incresciosa inerzia (incompetenza o omertà?) del sindacato – defilatosi sulla tutela dei dipendenti – ci siamo ricordati di uno speciale lettore, molto esperto di Regolamenti e chiamato a fare docenza in tutta Italia: Cataldo Lo Iacono.
Il già Comandante di Pm a Montale, non si è risparmiato nei complimenti alla redazione e ha confermato la correttezza delle valutazioni argomentate dai nostri esperti per qualificare le critiche sui profili di illegittimità, incongruenza tecnica e incostituzionalità del famigerato “magico regolamento” (de nojantri).
Dopo aver ricevuto il plauso di tanto autorevole ex-dirigente (che ci ha detto che sottoscriverebbe il tutto), abbiamo accolto anche altri messaggi uozzap di dipendenti e il più significativo è questo: Se le vanno proprio a cercare. Hanno la falsa convinzione dell’impunità. Martellali!
Sappiamo che Fragai ama il silenzio e la reticenza, ma adesso la misura è colma e alcuni consiglieri parlano di richieste di dimissioni e qualcuno, non esagerando, lo ritengono – essendo l’illecito doppio (per tipologia), multiplo (nelle numero di fallacie) e svolto modo fraudolento da un Assessore in una Commissione pubblica – anche passibile della denuncia all’Autorità Giudiziaria.
Si tratta di un atto sfacciato e temerario per le gravi illegittimità e incostituzionalità: ce lo spiegassero i signori sindaci e dirigenti con la supervisione della D’Amico e anche, con il controllo di Fragai e Nanni che dice: ha perso la voce?
È vero che i rappresentanti delle Rsu, adesso rinnegano la redazione del foglio in bianco, portato dalla Presidente/nuora Santini (la suocera è nella Rsu di Montale e il suocero è una delle notabili 4M del Pd: chiaro esempio di famiglia/partito)?
Chi l’ha copiato e consegnato ai commissari, sapeva che era viziato e disconosciuto dalle Rsu del Comune? Le Rsu, pensano forse che il silenzio serva a far cadere tutto nell’oblio? Ma davvero?
Chi ha scritto il famigerato regolamento che adesso è passato ai raggi x da politici e cittadini?
Forse Rino, si presenterà nei Consigli comunali e farà l’abiura dello “sregolato regolamento”?
Ci dirà che anche qui, c’è stata una “manina” che ha modificato il testo, così come è stata denunciata nel Decreto inviato al Quirinale dal M5s?
E allora: Rino, Ferdinando, Paola, Rachele, Silvia e Donatella, batteteci un colpo!
[Alessandro Romiti]
3 thoughts on “regolamento. NON OMNIA POSSUMUS OMNES”
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