RENDICONTO 2013: A QUARRATA BILANCIO SANO

Riccardo Musumeci
Riccardo Musumeci

QUARRATA. “I dati che abbiamo ci parlano di un bilancio comunale sano nonostante il dissennato intervento ministeriale in materia di finanza pubblica. Per arrivare alla abolizione dell’Imu 2013 sulla abitazione principale siamo passati da quattro provvedimenti di urgenza e quindi definire schizofrenici i nostri governanti romani credo che equivalga a fargli un complimento”.

Come sempre l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario dell’anno precedente da parte del consiglio comunale ha rappresentato un momento importante, tanto più nel 2014, in quanto l’occasione è servita all’amministrazione comunale per tracciare un bilancio dell’attività svolta nel primo anno effettivo di legislatura da parte del sindaco Marco Mazzanti.

È stato l’assessore al bilancio del Comune di Quarrata Riccardo Musumeci a tracciare con i numeri una sintesi del lavoro svolto: “Nonostante le difficoltà della finanza – ha dichiarato – abbiamo rispettato il patto di stabilità interna, i parametri di deficitarietà strutturale sono tutti negativi e l’avanzo di amministrazione è di 320 mila euro di cui però solo 52 mila non vincolati. Alla luce delle difficoltà di molte amministrazioni pubbliche mi sembra quindi importante sottolineare che al 31 dicembre scorso il Comune non aveva debiti liquidi certi ed esigibili da pagare per difficoltà di cassa o di patto di stabilità nonostante questa amministrazione abbia inteso e intenda mantenere una macchina comunale efficiente e al passo con i tempi investendo in risorse e programmi on line, snellendo e informatizzando i processi interni e incrementando la professionalità del personale con una adeguata formazione. Tutto questo per assicurare ai cittadini servizi che anche questo anno sono stati importanti sia come quantità che come qualità”.

L’Assessore Musumeci è quindi passato a fare un elenco delle cose fatte: “Come promesso in sede di presentazione di bilancio 2013 abbiamo effettuato un taglio alle spese della macchina comunale di circa un milione di euro sul titolo 1. La razionalizzazione delle risorse e la salvaguardia dei servizi offerti sono stati in estrema sintesi gli assi portanti della nostra amministrazione. Nel 2013 le azioni di razionalizzazione principali hanno riguardato la diminuzione della spesa per il personale (passata da 5.235.174 euro del 2012 a 5.140.215 euro del 2013), la revisione delle partecipazioni societarie possedute dal Comune che ha comportato l’anno scorso la dismissione di partecipazione in tre società (Uniser, Pmi, Pistoia Promuove) oltre alla partecipazione in Copit e Publiservizi. Le altre azioni di razionalizzazione di spesa hanno riguardato la vendita di 5 autovetture immatricolate prima del 2000 riducendo i costi di manutenzione ordinaria. Abbiamo anche provveduto all’abbassamento delle temperature in tutti gli edifici comunali, all’installazione di regolatori di flusso energetico per la pubblica illuminazione, alla sostituzione di corpi illuminanti negli uffici, alla diminuzione del numero di ore destinate alle pulizie degli uffici comunali”.

“Questi – ha aggiunto Musumeci – sono i provvedimenti principali che l’amministrazione ha preso con il preciso intento di risparmiare ed è per questo che intendo rimarcare anche la diminuzione complessiva della spesa corrente pari a 1.017.484 rispetto al 2012. Si è passati infatti da 16.886.341 euro ad una spesa corrente netta di 15.968.850 come preventivato nel bilancio di previsione 2013”.

“Tutto questo sicuramente non ha prodotto un beneficio nella risposta della macchina comunale ai cittadini ma ha cercato di mitigare le imposizioni fiscali che il Governo in carica in quel periodo ci imponeva se volevamo mantenere i servizi in essere. La speranza è che nel 2014 le condizioni possano migliorare anche se l’entrata in vigore dell’imposta unica comunale non fa presagire niente di buono come la politica regressiva messa in atto a livello centrale non favorisce le economie locali”.

“Le pubbliche amministrazioni – ha sottolineato andando verso la conclusione del suo intervento – sono sempre state un supporto e un volano per molti settori dell’economia. Quindi tappare le ali ai Comuni con vincoli di bilancio è sinonimo di una miopia quasi incredibile. Se poi a questo aggiungiamo un ritardo da parte dello Stato nel fornire i dati contabili circa i trasferimenti più importanti primo fra tutti il fondo di solidarietà, è facile intuire come la vita degli amministratori sia messa a dura prova”.

“Il 2013 – ha concluso – è stato comunque un anno in cui siamo riusciti a mantenere un ottimo livello di servizi su tutti i fronti contenendo al massimo le spese grazie al grande lavoro fatto da tutti”. Il ringraziamento finale dell’assessore Musumeci è andato infine ai dipendenti comunali “che anche questo anno così difficile hanno saputo supportare l’amministrazione comunale nella propria attività”, ringraziamento esteso pure al Collegio dei revisori per il “lavoro preciso e puntuale svolto”.

L’intervento dell’Assessore Musumeci ha quindi aperto il dibattito che ne è seguito che ha toccato invece temi più concreti quali gli sprechi di denaro rilevati nonostante i tagli effettuati e i lavori pubblici promessi in campagna elettorale e ancora non realizzati. Ma di questo parleremo in séguito.

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5 thoughts on “RENDICONTO 2013: A QUARRATA BILANCIO SANO

  1. Ci mancava non fosse sano, con tutte le tasse affibbiate (IMU al massimo applicata anche a terreni di fatto inedificabili, mini-imu, Irpef al massimo, Tares esosa, ecc. ecc.) e 0 lavori eseguiti!
    Ricordate qualche opera pubblica eseguita da questa amministrazione?
    In compenso, nel 2013, la piscina di vignole è morta.
    Come disse quel medico: l’operazione è andata bene (il bilancio è sano) ma il paziente è morto (Quarrata).
    #statesereni

    (Alessandro Cialdi)

  2. Come si nota anche da questo ormai l’amministrazione non considera la qualità di vita dei propri cittadini ma solo dai bilanci.
    Infatti se ci guardiamo intorno vediamo che lavorare è quasi un utopia visto il quasi fallimento del settore del mobile(dagli ultimi dati istat quarrata con il settore del mobile è all’ ultimo posto in toscana in fatto di esportazioni, meno 10%) inoltre in alcuni giorni sembra di abitare in una discarica a cielo aperto, quando piove allagamenti continui per non parlare della mancanza di un centro di primo soccorso, della guardia medica ecc.
    Siamo una cittadina di ventiseimila persone lasciate allo sbando.

    Stefano Attolini (da facebook)

  3. Risultato lodevole quando un’azienda chiude il bilancio in attivo. Obbiettivo di ogni amministratore che si rispetti è fare in modo che le entrate superino le uscite e questo in termini di gestione economica è un successo… Peccato si tratti di un’azienda pubblica, di un Comune in questo caso e come tale il primo scopo è il benessere dei cittadini, non il pareggio in bilancio. Con ciò per dire non di ignorare la gestione finanziaria, anzi solo attraverso una certa oculatezza si hanno risultati solidi, ma se si guarda bene, in linea generale, le uscite possono essere diminuite in due modi:
    primo limitare gli sprechi, perché di questo si tratta quando una spesa si può evitare e ciò come mai non farlo prima?
    Secondo diminuire gli investimenti, che in termini pubblici significa minori attenzioni verso i cittadini, cosa che a giudicare dalle continue lamentele e dalla constatazione quotidiana, la cosa si sta dimostrando in tutta la sua tragicità molto scarsa. Di contralto, sempre per raggiungere l’utile, riguardo alla voce entrate queste sono state aumentate, come dimostrano le tasse quelle di competenza comunale, tutte al massimo della percentuale coi cittadini attanagliati da una morsa fiscale che non ha eguali nei comuni limitrofi.
    AFFAMARE I CITTADINI PER PAREGGIARE UN BILANCIO, E QUESTO SI CONSIDERA UN SUCCESSO???
    La gestione di un’azienda pubblica è simile ma non uguale ad una privata che ha come unico scopo l’utile in bilancio. Non si può comportarsi da amministratori pubblici negli investimenti e nei servizi inutili e non redditizi, sperperando con l’alibi dell’utilità collettiva (sfido a dimostrarmi il contrario) e da amministratori privati nel cercare le risorse aumentando le tariffe e le tasse (idem). Magari è vero il contrario!

    Lorenzo Baldi (da facebook)

  4. La missione di un Comune e’ creare valore aggiunto, presente e futuro, alla comunita’. I buoni risultati vanno valutati con questa ottica. Possiamo ambire di confrontarci su questo?

    (Renata Fabbri- da facebook)

  5. Benissimo il comune chiude il bilancio in positivo…….e i cittadini tirano la cinghia sempre più per sopravvivere….ma chi se ne frega il comune è in positivo. …..spero che abbassi un po le tasse…..

    Massimiliano Giuntini (da facebook)

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