RENZI E LA NEWSLETTER: «BELLO ESSERE RRRE!»

Ma Renzi... fa come vuole
Ma Renzi… fa come vuole

PISTOIA. Un lettore ci segnala di aver inaspettatamente ricevuto per quattro volte la newsletter di Matteo Renzi (l’ultima con l’invito alla Leopolda), la E-new, e di aver a sua volta riscritto per tre volte al mittente con la richiesta di essere cancellato dall’indirizzario dei destinatari. Procedura prevista nell’espressione in calce al comunicato (“Se non vuoi più ricevere le newsletter di Matteo Renzi scrivi una email a social@matteorenzi.it per cancellarti”) , nonché diritto sacrosanto a tutela della privacy di ciascun destinatario.

Giriamo anche ai colleghi di Striscia La Notizia e de Il Fatto Quotidiano l’accaduto, affinché eventualmente raccolgano analoghe circostanze su scala nazionale e sputtanino a dovere l’organizzazione e lo staff di quel berluschino 2.0 del premier, che dimostrano esser privi dei più elementari principi del rispetto e della correttezza. Invitiamo anche altri lettori del nostro territorio a inoltrare simili casi di violazione delle regole della comunicazione.

Dobbiamo anche aggiungere che per pochi casi simili di propaganda fuori dalle regole, se compiuti dallo staff di Berlusconi, si sarebbe sicuramente messo in moto tutto il tambureggiante apparato di popoli viola, girotondi, paladini della democrazia e della Costituzione, Anpi, giornali amici ed i vari opinionisti italian style.

In assoluto una simile reiterata violazione delle regole e della sfera personale non è certo carina, ma se associata al capo del governo, che oltretutto ci ha bombardato per mesi e mesi con la balla della rottamazione, diventa una grave e straordinaria dimostrazione di arroganza.

Non si sbaglia certo a pensare che in altri paesi d’Europa non è nemmeno ipotizzabile che si possa inviare una richiesta al servizio preposto alla gestione della comunicazione e che questa richiesta venga ignorata. Del resto proprio in Europa, dove internet è oggetto di attenta osservazione, una condotta come quella che raccontiamo diventerebbe un boomerang nel giro di poco tempo.

Ma l’Italia è un mondo a parte e come vedete dal testo della newsletter il Bomba non evita nemmeno di coprirsi di ridicolo, infatti scrive dall’indirizzo matteo@matteorenzi.it ma chiede suggerimenti e risposte all’indirizzo istituzionale matteo@governo.it . Si sa che da noi abboccano sempre tanti creduloni e vale dunque la pena veicolare la propaganda senza regole pescando trai più svariati contatti e usando addirittura uffici e canali istituzionali.

Aspettiamo altri riscontri e vi terremo informati perché crediamo che lo strafregarsi del rispetto delle regole non debba mai passare sotto silenzio. Nemmeno di fronte al guappo di turno al quale il pensiero unico delle larghe intese e la normalizzazione in corso vorrebbero permettere qualunque cosa per dire che va sempre tutto bene.

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