
MONTALE-PIANA. [a.r.] I Medici per l’ambiente (Isde) hanno pubblicato il loro piano per una gestione virtuosa dei rifiuti e lo si può consultare direttamente sul loro sito istituzionale www.isde.it.
Noi abbiamo già scritto sull’infelice ipotesi di proseguire nell’incenerimento dei rifiuti, ma ci permettiamo di fissare tre concetti base che hanno un’assoluta prevalenza per la comprensione dei fatti:
1) l’incenerimento dei rifiuti ha effetti dannosi sulla salute umana. Tali effetti sono spesso gravi e confondibili con altre causalità di malattia, ma sono stati riconosciuti come evidenti dagli studi epidemiologici condotti ad ogni latitudine
2) non esistono inceneritori che non fanno male: l’emissione di sostanze cancerogene bassa, e anche se nei “limiti di legge”, sarà costante e bioaccumalata dagli organismi umani e animali grazie alla “catena alimentare”. È infatti la dose che fa il veleno
3) le popolazioni che hanno un impianto sul loro territorio, anche se faranno la raccolta differenziata con il sistema del “porta a porta”, saranno costrette a vedere ricadere gli esiti più dannosi dell’incenerimento del resto delle popolazioni prive di impianti.
Tenete inoltre presente che il miracoloso Governo Renzi ha deciso di far costruire altri 12 impianti di incenerimento oltre ai 42 esistenti: vedremo come si comporteranno i Presidenti di Regione Pd dinanzi a questa decisione unilaterale del Bomba. Se penseranno al partito e all’obbedienza o alla salute di chi li ha votati…
Buon giorno. Attualmente non esiste la possibilità di riciclare il 100% dei rifiuti prodotti. Anche con un ricilo portato al meglio delle possibilità attuali resta sempre una frazione che va ridotta ai minimi termini e stoccata. La soluzione migliore, al momento resata, per questa frazione l’incenerimento con stoccaggio in discarica delle ceneri residue. Al momento non c’è altro da fare, checchè se ne dica. E mi pare anche giusto che ogni regione si smaltisca i suoi rifiuti. Detto questo, un conto è costruire decine di impianti minuscoli e poco affidabili (vedi Montale), un conto è avere un solo impianto, costruito in zona isolata e secondo i migliori criteri ingegneristici, per ogni regione, dove conferire tai rifiuti non riciclabili e solo dopo aver riciclato tutto il possibile. D’altro canto…non si può continuare a mandare tutto in Africa di straforo…o in Germania pagando tantissimo…
Il futuro è la produzione con materiali 100% riciclabili…speriamo.
Massimo Scalas