renziani & verde urbano. GERI: «RIBORDA! È SOLO FUFFA»

Epico, convegno a Uniser su verde urbano
E.p.i.c.o. La locandina

PISTOIAProvochiamo come al solito Fabrizio Geri: gli chiediamo brevemente cosa ne pensa del convegno ospitato sabato mattina, 9 aprile, nell’aula Magna di Uniser, dal titolo “E.p.i.c.o. Il verde del futuro e le periferie”.

Il convegno sarà aperto dall’Onorevole Caterina Bini e vedrà la partecipazione dell’Assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni e del Consigliere regionale Massimo Baldi.

Allora, i tonni in Italia non sono a rischio, abbondano, basta saperli pescare. Al giorno d’oggi sparando qualche supercazzola con le paroline magiche “verde”, “green economy” e “sostenibile” se ne pescano davvero tanti.

E i renzisti del Pd lo hanno capito: da tempo organizzano queste manfrine, mascherando abilmente la loro campagna elettorale permanente. Basta inventarsi un’associazione e trovare qualche persona presentabile che, in buona fede o per altri fini, si presta a dare alle iniziative di partito una certa copertura o presentabilità. Nel mondo universitario mi dicono che è importante avere agganci o rapporti con la politica…

Cosa si aspetta a fare di San Bartolomeo un esempio di verde urbano?
Cosa si aspetta a fare di San Bartolomeo un esempio di verde urbano?

Poi viene la realtà, cioè che i Pd parlano di cose che non conoscono nemmeno lontanamente. Spesso parlano di lavoro ma tanti di loro sono disoccupati a tempo indeterminato, seppur percettori di denaro pubblico.

Da Chiamparino a Enrico Rossi e da Renzi, che per la verità ha fatto finta lavorare per l’azienda di famiglia, ma giusto per sistemarsi la situazione previdenziale, a Giachetti, rimasto incollato coraggiosamente alla sedia per evitare, forse, di rimanere a piedi in caso di trombatura alle elezioni capitoline.

E così parlano di verde ma in realtà devono farsene una ragione: anche in quest’ambito, dove hanno amministrato, come hanno preso iniziative, hanno fatto dei danni o si sono rivelati improponibili. Ci sono enormi problemi sul fronte del Padule e il parco della piana, la vera opera pubblica che serviva in Toscana, è al palo.

A causa della loro miopia la mobilità delle periferie e delle città in generale, tutta su gomma e auto private, magari da quattro persone e con a bordo solo una, è al collasso, dunque non rimane spazio per il verde urbano perché servono i parcheggi. Bravi però lo devo dire, onestamente, ai renziani per un aspetto: riescono sempre a spostare l’attenzione altrove e a evitare di parlare del merito delle cose.

Una tecnica, ripresa dal conte Mascetti di Rignano, vedi nuovamente gli 80 euro, davanti a cui non posso che complimentarmi, “con tanto di cappello”. In ogni caso sabato mattina andrò a Uniser, per intervenire e dire la mia: voglio vedere se sono democratici davvero e accettano che esprima le mie posizioni.

ll verde di San Bartolomeo
ll verde di San Bartolomeo

A questo punto – terminata la conversazione con l’ex consigliere dei Verdi – cogliamo l’occasione per rivolgere al consigliere Massimo Baldi una domanda che già ad ottobre del 2015 gli avevamo posto (vedi: Psr 2014–2020, innovazione e imprenditorialità nel vivaismo), ricevendone risposta contraddittoria, in occasione della presentazione del piano di sviluppo rurale 2014-2020 a Villa Cappugi.

Gli offriamo in altre parole lo spazio per chiarire definitivamente la sua posizione in merito alla destinazione dell’antico orto monastico di San Bartolomeo, visto che il verde urbano è tema del workshop di dopodomani.

È risaputo che l’area retrostante San Bartolomeo costituisce lo spazio verde più esteso all’interno della seconda cerchia muraria e che in centro i metri quadri di verde procapite sono in deficit. I turisti, inoltre, potrebbero trovare nell’orto/giardino di San Bartolomeo, in passato anche campo di calcio, un luogo fortemente attrattivo e un biglietto da visita della vocazione florovivaistica e verde della città. Perché allora non valorizzarlo, proponendo magari sinergie, dalla parrocchia e dal comune fino alle associazioni dei vivaisti, per renderlo fruibile?

Del resto il Consigliere regionale più votato nel comune di Pistoia aveva affermato che in relazione alla proclamazione di Pistoia capitale della cultura 2017 bisogna “fare squadra” ed “evitare le solite divisioni”: sarebbe quindi auspicabile che si evitasse di ritornare sulle posizioni pro parcheggio, ipotesi ideologiche, tecnicamente e operativamente non percorribili, che in passato nel Pd sono state strumentalmente usate o per dare battaglia al sindaco Bertinelli o per tener vive le solite beghe di corrente (renziani e non renziani).

l.c.

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3 thoughts on “renziani & verde urbano. GERI: «RIBORDA! È SOLO FUFFA»

  1. Oh Lorenzo! Oh Geri!….ma che dite mai! Pistoia è piena di verde!….i vivai!…..ma visto che non vi contentate faccio appello al sindaco perchè emetta ordinanta che da domani tutti gli edifici, pubblici e privati siano dipinti di verde, e che l’asfalto sia da ofggi in poi rifaatto con conglomerato verde. Così finalmente potremo in un colpo solo ottenere due cose:
    – poter chiamare Pistoia davanti al mondo, “Città del verde” (e con la gente al verde)
    – sbaraccare gli inutili parchi cittadini (che tanto sono tenuti da schifo) e piazzarci dei bei parcheggioni (immaginate che bello il Villone asfaltato) che tanto a quel punto il verde abbonderà!
    Che ne dite? Mi sembra una buona idea e ecosostenibile.
    Buona giornata!
    PS. le borse tracollano….gli arabi piangono e Trump si diverte

  2. oops…”ordinanza”…”oggi”…”rifatto”…chiedo scusa.

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