resistenza. O FASCISTI O ANGELI CUSTODI

 

È tutta una storia fatta così

MATTEO SALVINI

Salvini: fascista

Voleva i pieni poteri e ha preso dei calci in culo da tutti.

È un fascio-nazista che si è fatto incartare da un coglionazzo come Zingaretti, che non sa neppure parlare italiano.

Tutti ce l’hanno con lui perché sanno, tutti, che, se lui torna, andrà a finire che «È finitala pacchia».

E per chiarezza ribadiamo ancora il concetto: noi non sosteniamo Salvini.

E vogliamo solo colpire le mistificazioni.

MATTEO RENZI

Matteo Renzi: angelo custode

Non voleva niente, ma ha preso tutti a calci un culo e, con la sua versatile pagliacceria, ha messo insieme un’armata Renzoleone con la quale ha, di fatto, assunto i pieni poteri.

Sarà lui, infatti, a decidere le sorti di qualsiasi cosa intendano fare quei limoni agri dei 5 Stelle con quella banana acerba di Conte.

D’Alema spara su Renzi o è Renzi che può sparare su tutti senza problemi?

Chiedetelo all’Avv. Alberto Bianchi.

RESISTENZA

Il futuro del mondo: tutti servi della gleba

Piaccia o no, la vera unica resistenza in Italia la fanno gli organi d’informazione emarginati come Linea Libera: quelli che non rispettano niente e nessuno tranne la propria coscienza libera e civile.

Tutto il resto è quel brodo primordiale di cui parla Calvino nelle Cosmicomiche, quella specie di vomito-poltiglia verde da cui può spuntare di tutto.

E tutta la stampa non emarginata è lì ad aspettare che si apra la porta e che esca il vincitore definitivo che – come il messia – prima o poi arriverà.

Sperano di trovarlo nel Pd o in una qualche “sinistra” per modo di dire: così tutti gli integrati potranno saltare sul carro del vincitore e cantare “Fratelli d’Italia” non come Salvini sulla spiaggia con donnine mezze nude, ma nei salotti buoni del Colle, dove falchi e colombe, in frac e gessati, andranno a convivere in una nuova unione civile, in una famiglia gay ideale di quelle auspicate da catto&comunisti, da Lgbt e quant’altro.

Metafora della politica italiana

Gli emarginati, al contrario, qualsiasi sia l’epilogo, continueranno a resistere, fermi sulle loro posizioni stupide (perché non redditizie) di contropotere.

Domani gli integrati saranno democratici se passa la “sinistra” (ma quale?) o saranno fascisti se passa Salvini o chi per lui. Loro non fanno distinzione: devono stare, secondo il galateo del politically correct, tutti “vicini vicini” (al potere e al denaro).

Domani i disintegrati come noi dovranno stare ancora con il fucile in braccio contro le porcate di chi ci governa, di chi ci amministra e di chi, nostro malgrado, ci giudica a suo piacimento.

Auguri per la riforma della [in]Giustizia, governo romanista dei limoni agri e delle banane acerbe!

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Guerra è sempre [P. Levi]


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