SERRAVALLE-CASALGUIDI. Nell’ultima seduta del consiglio comunale è stato respinto l’Ordine del Giorno sull’introduzione della tariffa puntuale relativa al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, presentato dal gruppo Pdl La richiesta faceva riferimento al Regolamento citato dalla legge 147/2013, il quale dovrà stabilire a livello nazionale nuovi criteri per la realizzazione da parte dei Comuni di sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti, al fine di introdurre un modello di tariffa effettivamente commisurata al servizio reso.
Tale Regolamento, che avrebbe dovuto essere emanato entro 6 mesi dalla pubblicazione della legge, purtroppo ad oggi non è ancora stato redatto dal governo Renzi.
I consiglieri Pdl impegnavano il Sindaco e la Giunta a redigere, entro 60 giorni dalla emanazione di tale documento, un regolamento comunale per istituire il nuovo tipo di tariffazione per il Piano Finanziario 2015, e di relazionare al consiglio comunale, insieme ai dirigenti di Publiambiente, circa la possibilità di destinare investimenti a questa operazione, considerato che le riduzioni, come si evince dal Piano Finanziario 2014, lasciano prevedere ulteriori ammortamenti nei prossimi anni.
Chiedevano quindi di applicare il criterio della puntualità non sulla base della legge vigente, che permette l’applicazione solo sulla parte variabile della tassa, ma su quella delle nuove disposizioni, per l’attuazione di una vera e propria tariffa puntuale pura, ispirata al principio di equità individuato anche dalle direttive europee, secondo il quale “chi inquina paga”.
L’intento era quello di responsabilizzare ulteriormente i cittadini al rispetto dell’ambiente e alla tutela della propria salute attraverso una sempre maggiore differenziazione dei rifiuti. Si invitava a inquinare meno incoraggiando al riciclo e prevedendo forme di premio per chi mettesse in atto atteggiamenti corretti in questo senso. Si invitava altresì l’Amministrazione a individuare le forme più adeguate di agevolazione o riduzione per andare incontro a coloro che presentano situazioni familiari particolari, come nel caso di famiglie numerose, “costrette” quindi per cause oggettive a produrre una maggiore quantità di rifiuti indifferenziati. Si ricordava poi alla Giunta che solo dopo una effettiva riduzione dei rifiuti ha senso parlare di ridimensionamento o riconversione degli attuali impianti di smaltimento.
La maggioranza ha accusato il gruppo Pdl di incoerenza, in quanto nella legislatura passata il centrodestra sarebbe stato contrario alla raccolta differenziata e alla introduzione della tariffa puntuale. Ci sembra d’obbligo precisare che il centrodestra a Serravalle non ha mai contrastato la raccolta differenziata e i principi a cui si ispira; semmai ha criticato, proponendo anche altre forme di raccolta, la gestione di Publiambiente e la modalità con cui il servizio all’inizio veniva effettuato, poiché esso risultava eccessivamente oneroso per i cittadini.
E anche riguardo alla puntuale, riteneva che applicandola con le disposizioni vigenti e con lo stesso tipo di gestione da parte dell’azienda non ci fosse nessun vantaggio dal punto di vista economico. Siamo sempre stati fedeli alla nostra posizione, che è quella di cercare e trovare le migliori soluzioni ai problemi, commisurate però allo stesso tempo alle tasche dei cittadini, posti costantemente al centro della nostra azione politica. E lo siamo stati anche questa volta, poiché, in previsione di una tariffazione basata non più sulla superficie dell’immobile, bensì sul numero dei componenti il nucleo familiare, abbiamo proposto di coniugare il risparmio con il rispetto della salute e dell’ambiente.
Facciamo notare che gli incoerenti sono proprio coloro che hanno respinto il provvedimento: pur essendosi dichiarati da sempre a favore della tariffa puntuale, hanno espresso voto contrario soltanto per una questione di tipo ideologico, e cioè perché era la parte politica avversa a presentare la proposta.
Fdi-An Serravalle Pistoiese