RESTI DI ALBERI, CHE CE NE FACCIAMO?

Resti di alberi lungo la Brana
Resti di alberi lungo la Brana

PISTOIA. Nel mese di marzo scorso Pistoia fu colpita da una violenta tempesta di vento, comportante tanti danni di cui ben sappiamo.

Fu detto che poi la città era stata ripulita da autorità e volontari, cosa sostanzialmente rispondente al vero. In alcuni giardini pubblici troviamo però sempre tronchi di alberi ammassati qua e là, di cui non capiamo il senso. Comprensibilissimo, visto l’accaduto, che le cose possono esser state fatte solo con gradualità, a seconda delle priorità.

A distanza di circa sei mesi dall’accaduto, però, riteniamo che questi pezzi di alberi distrutti e quindi tagliati debbano adesso esser rimossi, non solo per una questione estetica bensì anche per motivi di tutela ambientale quando soprattutto si trovano a ridosso di corsi d’acqua come in piazza Oplà, in prossimità del torrente Brana.

Resti di alberi al Parco della Rana
Resti di alberi al Parco della Rana

Altre radici e parti di albero sono state messe in un angolo del parco della Rana stesso, dove non è il caso di tenerle a tempo indefinito vista la presenza nella struttura pubblica di giochi per bambini e quindi dei ragazzi stessi. Facendo un giro del vicino complesso sportivo noto come Campo-scuola, lungo via dello Stadio, vediamo parte della recinzione danneggiata o mancante, in un punto tappezzata con telo resistente.

Pur premettendo anche qui che non è possibile sistemare tutto in poco tempo, invitiamo l’Amministrazione comunale di Pistoia a programmarne in tempi medio-brevi la sostituzione delle parti danneggiate, dato che l’attuale stato della recinzione non è un buon “biglietto da visita” per gli utenti che utilizzano la struttura né per cittadini o turisti che si trovano a passare lungo l’attigua via dello Stadio.

Recinzione danneggiata al Campo Scuola
Recinzione danneggiata al Campo Scuola. 1

Recinzione danneggiata al Campo Scuola. 2
Recinzione danneggiata al Campo Scuola. 2
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One thought on “RESTI DI ALBERI, CHE CE NE FACCIAMO?

  1. Che ne facciamo? io propongo di portarli al macello attiguo al mercato ortofrutticolo, ove ci sono già state portate centinaia di tonnellate di legna: tronchi, ceppe, rami, perfino montagne di cippato, pronto per marcire, dare ricovero ad animali più o meno domestici e dulcis in fundo rappresentare un carico di incendio pericolosissimo, se qualcuno o qualcosa dovesse innescare un rogo, ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli.
    Intanto che si costituiva questo deposito spropositato di legname il macello lasciato in stato di abbandono e degrado veniva occupato da giovani, complimenti per la gestione della cosa pubblica.

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