revenant. ARRIVANO “I SEMPLICI” E LA “PRO LOCO”

Nicola Risaliti
Nicola Risaliti

AGLIANA. Non potevano sfuggire un paio di nuove associazioni territoriali, una d’indirizzo eminentemente culturale e l’altra necessariamente di taglio politico (occupandosi della promozione del territorio) e che potranno quindi entrare a far parte delle 67 associazioni già riconosciute dal Comune di Agliana con grande soddisfazione dell’amministrazione Mangoni.

Non poteva sfuggire alla nostra considerazione la presenza di alcuni revenant della politica che, come fantasmi nei migliori film, ricompaiono.

Ci ha colpito la presenza dell’ex Assessore provinciale, dirigente e Assessore all’urbanistica del Comune di Abetone, già dipendente del Comune di Agliana, Nicola Risaliti che insieme ad altri autorevoli rappresentanti della comunale intellighenzia è emblematico per garantire l’auspicabile allineamento alle politiche della giunta.

Davanti al notaio Muschio si sono presentati, con il nostro, il Presidente Bruno Gori (anche revisore unico in gruppo Misericordia), Luca Bini (anche nel Gruppo dei Semplici, accolito presso la Parrocchia di San Piero Agliana), Massimo Bruchi (già consigliere della Confraternita Misericordia), Lido Mencuccini (gestore del Lago I Maggio, “neo mangoniano” che avrebbe incardinato un ricorso al Tar contro il Comune sulla vicenda dell’abusivismo edilizio e che impedì la Sagra del Pesce del giugno 2015, già calendarizzata dall’amministrazione nel programma ufficiale), Massimo Panerai (geometra molto vicino al Comune) e altri meno noti, certamente spinti dal più genuino amor patrio.

Sul piano programmatico sarà interessante comprendere quali saranno le iniziative di rilievo per la promozione del territorio del Comune, schiacciato da emergenze socio-sanitarie che farebbero fuggire anche le zanzare-tigre del lago del Parco Pertini. Vedremo.

Il Gruppo dei Semplici associazione culturale per la promozione degli artisti locali
Il Gruppo dei Semplici, associazione culturale per la promozione degli artisti locali

Il Gruppo de’ Semplici è altresì riservato agli appassionati dell’arte e ci trova pienamente d’intesa dal momento che anche noi proviamo una sincera propensione per la promozione della cultura in genere.

Anche qui – e scusateci se siamo sospettosi – troviamo introdotto il capogruppo di maggioranza Matteo Manetti, personaggio fortemente implicato nell’azione politica locale: ma vogliamo credere che sia lì, tra i fondatori, solo spinto da una sincera passione per la cultura, quella con la C maiuscola.

Intrigante il percorso indicato per l’ammissione al sodalizio e chi scrive sarebbe davvero tentato di farlo (avendo certezza di essere conosciuto da ben otto dei fondatori che sicuramente potrebbero fare da garanti sulla sua dimostrata “semplicità”) proprio per vedere il livello di competenza acquisita nella cultura generale e certamente richiesto dal gruppo. Il protocollo prevede infatti un piccolo colloquio per accertare se “…ci sono i margini di interesse affinché diventino dei semplici”. De Filippo: Gli esami non finiscono mai.

Bruno Gori, revisore dei bilanci Unimise srl
Bruno Gori, presidente della Pro Loco Agliana

Nel caso, dobbiamo auspicare che il presidente Luciano Nesti – stimato e conosciuto cittadino di memorabile forgia magnanensiana (ne abbiamo perso le successive tracce, ma l’intuito ci dice che è, oggi, mangoniano di ferro) – eviti di fare domande sul “referendum costituzionale”, sulla politica nazionale e sulle biografie dei personaggetti locali: altrimenti il colloquio, potrebbe diventare scivoloso per il postulante candidato, che potrebbe cadere in imperdonabili risposte uncorrect, per poi essere inesorabilmente escluso dal gruppo.

In tale eventualità il Tar non potrebbe davvero intervenire, come ha fatto per le ragioni del Comandate Goduto, bistrattato da una incredibile pervicacia giudiziaria, appunto, aglianese. Con accanimento? Chissà…

Purtroppo, il protocollo non precisa bene quali sarebbero i “margini di interesse” da riconoscere come sussistenti e cioè se da parte del gruppo o del candidato. Sappiamo però che le spinte all’omologazione e massificazione del pensiero sono tipiche della sinistra e sempre presenti in ogni iniziativa. Insomma, occorre essere sempre cattolici (cioè = universali) dell’altra chiesa

[Alessandro Romiti]

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Intervento di critica e commento ex art. 21 Costituzione (quella del fallimento della Boschi d’Etruria).

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