revenant. MARINACCIO, UNO DI LORO?

 

Marinaccio ha saltato la Bure e corre ad Agliana

AGLIANA — MONTALE. Luca Marinaccio – già consigliere di opposizione due consiliature fa a Montale ove risiede – oggi “salta la Bure” e riappare quale candidato consigliere, nella squadra di Massimo Bartoli e correrà con i pentastellati aglianesi.

Un consigliere trans-comunale esperto sì, ma non certo in costituzione di “liste civiche”, fattore nel quale ebbe a ricevere le più esacerbate contestazioni dei cittadini montalesi e dell’intero Comitato antinceneritorista, con Piero Porciatti incluso (che allora era associato nel Comitato prima dell’espulsione (dovuta a reiterate violazioni dello Statuto e la sua irrefrenabile e nota vessiloquenza).

il comunicato di protesta del Comitato, indignato per il sabotaggio della lista pentastellata

Marinaccio, insieme a Luigi Colangelo (allora capogruppo ad Agliana, della Lista Decidi anche Tu), venne contestato per aver incomprensibilmente “buttato all’aria” la certificazione cinquestelle nel Comune di Montale, aprendo le porte della Smilea al Sindaco Betti (che ancora ringrazia).

Da qui è sorta l’ipoteca politica che è sì dietrologica, di buon senso perchè praticata: fu quello un errore voluto (il lupo perde il pelo, ma non il vizio!) o un increscioso disguido indotto da superficialità e approssimazione nell’istruttoria della richiesta con la casa madre della “Casaleggio associati”?

Marinaccio, ha “perso davvero il vizio” o contaminerà anche il buon Bartoli?

Il pezzo di Massimo Vituliano su Il Tirreno

La cosa non venne mandata giù bene dal “Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore” e anche la determinatissima Presidente Paola Gelli che oggi è anche lei candidata (con lui stesso: la vita è piena di sorprese, nevvero?) nella stessa squadra di Bartoli, ebbe a scrivere una dura nota di disappunto sull’episodio, contestandogli il mancato invio delle firme, faticosamente raccolte dagli altri simpatizzanti e necessarie per la costituzione della lista dei candidati.

Montale, uno dei pochi Comuni con un impianto di incenerimento (anche esemplare nazionale perché condannato), perse l’importante occasione di avere una rappresentanza pentastellata nel Comune più inceneritorista e storicamente Pd: imperdonabile, direte voi, ma è successo davvero.

Era il 2014, la storia ritorna e i revenant appunto, ricompaiono.

Saranno cambiati davvero o siamo alle solite manfrine? Ai posteri, anzi agli elettori, l’ardua sentenza.

[Alessandro Romiti]

alessandroromiti@linealibera.it

Print Friendly, PDF & Email