MONTALE — AGLIANA. Innanzi tutto, ci vorrà perdonare Don Enzo Benesperi se ci permettiamo di tornare a riparlare di alcune considerazioni sulla conduzione della sua Parrocchia, già nota a questi schermi per altre questioni.
Ci ha favorevomente impressionato l’intento di Legambiente di procedere con delle iniziative che sono più populiste che non efficienti ed efficaci sul piano dell’azione amministrativa e dunque di ricaduta politica.
È infatti pacifico – e noto agli addetti ai lavori e all’indefesso Daniele Manetti – che le misurazioni fatte con tale strumentazione ancorchè corrette e scientificamente condivisibili, saranno formalmente inutilizzate e rigettate dagli organi di controllo perchè sprovviste di omologhe di qualità della strumentazione: insomma tutta aria fritta (e Daniele lo sa benissimo!)
Sul punto, Arpat Pistoia ha bene dimostrato nell’ultima sessione di Commissione ambiente del 19/6/2018, che il controllo “lo vuole gestire lei” a niente rileva la certificazione Emas e Ispra (l’Istituto Superiore Protezione Ambiente) non rileva nelle competenze quanto la Regione Toscana.
Tornando a Don Enzo, non ci siamo dimenticati che lo stesso (rectius il suo consiglio diocesano parrocchiale e il Pdfc*) ebbe a espellere l’onorevole Comitato antiinceneritorista di Paola Gelli che, tre anni or sono, si trovò costretto a sloggiare e rifugiarsi nel salotto della famiglia De Lucia — Canelli con il pretesto di una ristrutturazione del locale, rimasto intonso e immobile.
L’immagine è assai eloquente e il sillogismo deducibile è automatico: Legambiente, viene bene accolta nella Parrocchia di Stazione e dunque, vista la preminente azione ecologista del Manetti (certamente inutile, ma che farà consumare tonnellate di byte e di inchiostro ai profeti del Pc**) anche Don Enzo è (stato?) un sicuro “ecologista” e quindi pienamente giustificato e in linea anche con l’enciclica papale sull’Ambiente.
Bene, ma dunque, siamo di fronte a una ri-conversione dell’amato presbitero, già votato alle proteste più rigorose e poi “purgatore” dei primi cittadini schierati in prima linea contro il famigerato impianto?
Quali sono state le vere ragioni dell’espulsione del Comitato dai locali polivalenti della Parrocchia? L’iniziativa con Legambiente di questi giorni è tratta di una captatio benevolentiae, un risveglio o cos’altro?
E che cosa dice il Partito democratico di Montale in questi tempi di turbolenza, dove il bianco sembra divenire nero e il nero bianco: è d’accordo con la molto eco-friendly del presbitero di Stazione?
[*]: nelle parrocchie è spesso presente un gruppetto di Pie Donne Fanatics Club e ci risulta che anche quella di Stazione, non ne sia indenne.
[**]: Politically correct
[Alessandro Romiti]
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