PISTOIA. Con un lavoro durato 5 anni l’associazione Le Limentre, in collaborazione con il Comune di Pistoia e la Provincia di Pistoia, ha riaperto il percorso storico che dall’Abbazia di Nonantola, attraversando l’Appennino e il Montalbano, arriva a Fucecchio dove si congiunge alla Via Francigena, snodandosi per ben 176 km.
È un viaggio da svolgersi in otto tappe ed è disponibile una guida, redatta da Piero Balletti e Silvano Bonaiuti, pubblicata da L’Arcobaleno di Porretta Terme.
A un anno dall’inaugurazione è emersa la necessità di coinvolgere gli enti e le associazioni che operano lungo il percorso per garantire la manutenzione del sentiero ma soprattutto per la sua valorizzazione, come opportunità di conoscenza e di sviluppo del territorio. Da qui l’idea di proporre un protocollo di lavoro per questo impegno collettivo.
Il documento, proposto nelle scorse settimane, ha già visto l’adesione degli enti promotori: Comune di Pistoia, Provincia di Pistoia e Associazione Le Limentre. Hanno inoltre aderito il Comune di Nonantola e il Comune di Spilamberto in provincia di Modena, il Comune di Sambuca Pistoiese in provincia di Pistoia, il Cai dell’Emilia Romagna.
La sottoscrizione formale del protocollo d’intesa è fissata per giugno, così da permettere anche a altre amministrazioni ed enti interessati l’adesione al progetto.
Tra le prime iniziative in programma: un convegno sulla viabilità storica dell’Appennino tosco-emiliano (settembre) e la sesta edizione della manifestazione “Itinerando verso la Via Francigena” (prima settimana di ottobre), evento che coinvolgerà quest’anno tutti i comuni aderenti.