PRATO. È accaduto nei giorni scorsi ad un ciclista di Poggio a Caiano, in provincia di Prato, che il 23 agosto u.s. aveva subito il furto della propria bicicletta, asportata dal portabici della sua autovettura parcheggiata in piazza Vittorio Veneto a Firenze.
Qualche giorno dopo il giovane è stato avvisato da un suo amico che sul social network Facebook aveva notato un’inserzione con la quale un utente proponeva la vendita di una bicicletta simile a quella rubata.
La personalizzazione di finiture ed accessori da parte del proprietario aveva reso il mezzo praticamente un pezzo unico e inconfondibile, che aveva acquistato per € 2700.
Presentata la denuncia presso la Questura di Prato, gli investigatori di questo Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico si sono messi subito a lavoro al fine di individuare il ricettatore e recuperare così la bici.
Un innovativo sistema di investigazione digitale ha permesso di individuare il titolare del profilo sul web, rendendo pertanto possibile comunicare ai colleghi della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Firenze Oltrarno territorialmente competente le generalità e la residenza del trentacinquenne italiano di origini siciliane, già noto alle Forze dell’ordine proprio per reati contro il patrimonio.
Così gli investigatori hanno contattato il venditore su Facebook, simulando interesse all’acquisto, fissando un incontro per la “trattativa”; quindi all’appuntamento con il ricettatore si è presentato un Ispettore in borghese del Commissariato.
Il venditore, non sospettando chi fosse realmente l’acquirente, lo ha accompagnato in un magazzino non molto lontano dove ha tirato fuori la bici dell’annuncio per mostrarla a quello che credeva essere un semplice compratore ma è stato subito fermato ed identificato anche con l’ausilio di altri Agenti che avevano seguito tutta la scena a distanza.
La costosa bicicletta rubata è stata recuperata e restituita al suo legittimo proprietario pratese, mentre per il trentacinquenne è scattata una denuncia in stato di libertà per il reato di ricettazione.
[questura di prato]