richiedenti asilo 1. ASSISTITI O ASSISTENTI? QUALCOSA NON TORNA…

Pistoia. Il Bellavista delle Piastre
Pistoia. Il Bellavista delle Piastre

ROMA-PISTOIA. La recente celebrazione della festa della Lega delle Cooperative sociali, ci ha stimolato a una più accurata comprensione delle attività di queste realtà diffuse in tutta Italia con oltre 80mila addetti e 10 miliardi di fatturato raccolti da impegni diversificati che vanno principalmente dall’assistenza, alla formazione, alla cura alle persone.

Una delle attività emergenti più attuale per le coop sociali (praticamente tutte onlus, per definizione di legge), è certamente quella dell’ospitalità e dell’assistenza ai profughi, ai migranti e ai richiedenti asilo: agenzie numerose in Toscana, ma che però non sembrano particolarmente efficienti ed efficaci (almeno per i profughi ospitati, beninteso), stando alle dichiarazioni degli stranieri.

La visita in una delle strutture, come vengono tecnicamente chiamate (quella di Le Piastre, sulla S.r. 66 modenese, tenuta dalla cooperativa Incontro, con sede in via San Biagio a Pistoia), ci ha permesso un confronto con i profughi, tutti in attesa di una destinazione finale, la così detta “re-location”, stabilita dall’Unione Europea con la Decisione Ue 1.523/2015.

Gli ospiti delle Pastre giocano al calcio
Pistoia. Gli ospiti delle Pastre giocano al calcio

Tale decisione di Bruxelles prevede, in buona sostanza, la facoltà dei rifugiati politici di essere “ricollocati” in nuove destinazioni finali, e molti di loro ci mostrano le lettere di definizione e compiuta “ri-allocazione” di richiedenti asilo di altre città in altre regioni.

Si tratta di una procedura che permette agli stranieri di essere riposizionati in una nazione dell’Ue con la quale sussistono accordi convenzionali di gestione dei flussi di migranti/richiedenti asilo, tutti soggetti alle prerogative di assistenza riconosciute ai perseguitati politici, ma che in Toscana sembra essere ignota agli operatori del settore impegnando i ragazzi – bene informati dal tam-tam dei social – a defatiganti sollecitazioni rivolte ai cooperatori.

Questi giovani hanno espresso in molti uno stato di sofferenza per l’indifferenza a loro assicurata da tutti, mentre notano che altrove le cose vanno – almeno così dicono – in tutt’altra maniera. E allora le cose come stanno realmente?

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Pistoia. La sede della Cooperativa Incontro

L’Agenzia europea Easo (European Asylum Support Office) funge da collegamento tra i profughi – tutti temporaneamente (ma non proprio) ospitati dalle varie organizzazioni onlus – e gli Stati membri di definitiva destinazione previa attivazione e chiamata delle istituzioni del territorio.

La testimonianze di alcuni dei richiedenti asilo ci fanno sapere che l’Agenzia non ha però alcuna copertura della Regione Toscana, con un diretto pregiudizio per la sistemazione delle comunità dei giovani richiedenti asilo, ospitati (o parcheggiati, dicono loro) anche da oltre un anno in attesa di una personale ma incomprensibile mancata risoluzione del loro caso specifico. La poca o punta chiarezza nell’informazione, l’assenza di trasparenza e di strategia di coordinamento sembrano essere un argomento costante e ossessivo tra i giovani profughi che rivendicano l’intervento di Easo.

Easo, da noi contattata via mail, risponde con una lettera chiara alle nostre domande: in Toscana, non ci sono numerose richieste di copertura del servizio di connessione per la procedura di “riallocazione” richiesta dai giovani ospiti, ma che deve essere promossa dalle autorità locali.

Probabilmente esiste un tappo di inefficienza legata al numero di richieste non sufficientemente alto da poter giustificare l’intervento diretto e sollecito di Easo. Ma certo non possiamo “sequestrare” e tenere i profughi in una gabbia per anni, anche se, in ipotesi, fosse d’oro.

La casa di accoglienza Ivana Bardi di agliana
La casa di accoglienza Ivana Bardi di Agliana

In questa congiuntura di inerzia funzionale, dovuta a una sorta di pigrizia delle istituzioni e delle cooperative di servizio, molti profughi si sentono abbandonati e sono pronti a partire per le altre città “coperte” (la più vicina è Bologna) dall’Agenzia di asilo europea Easo: già ad Agliana, quattro giovani eritrei, ospitati presso la casa di accoglienza “Ivana Bardi” e affidati al gruppo pistoiese Incontro Cooperativa sociale hanno lasciato dieci giorni fa la “struttura” stanchi di attese e continui rinvii con promesse vaghe e in séguito disattese.

Con pochi soldi, tanto coraggio e solo mezzi di fortuna (esponendosi a rischi mortali) si sono incamminati verso Milano, ben consapevoli di doversi contentare di ricoveri improvvisati, vittime del freddo e della precarietà, confidando solo nella disponibilità di altri volontari, alcune volte non retribuiti da nessuno.

Ed ecco la risposta pervenutaci dall’Agenzia Easo:

Dear Mr Romiti, thank you for your enquiry.

easoIt is pertinent to note that Easo’s mandate in Italy is limited to supporting the Italian Asylum Service. The procedures are managed by the Italian Asylum Service, and Easo provides support in those areas where it has been requested to do so by the Italian authorities, in line with operating plans agreed by both parties.

Easo has already been assigned to support Italy outside the main hotspots and hubs by means of a ‘roving’ team which travels to various locations indicated by the Italian authorities where ad hoc support in registration is needed in view of a high number of relocation applicants identified.

The team has covered different areas, including Cagliari, Foggia, Bologna, Torino, Venezia, Vicenza, and Sardegna, and is currently deployed in Verona. To date, the Italian authorities have not (yet) requested the deployment of this team in the area of Tuscany, possibly due to a lower number of relocation candidates.

Please note that Easo works in close and continuous cooperation with the Italian authorities to identify the areas where support is needed. Should a request for support in Tuscany be made by the Italian authorities in the future, Easo will certainly send its team there.

We will bring your information to the attention of the Italian authorities in order to ensure that they are aware of the situation you informed us about. However, please be aware that we are not in a capacity to influence the decision they will eventually take in this regard.

Best regards,

Jean-Pierre Schembri, Head of Communications & Stakeholders Unit a.i. European Asylum Support Office MTC Block A, Winemakers Wharf, Grand Harbour Valletta, Mrs 1917, Malta Tel: +356 22487505 Mob: +356 99922328 Email: jean-pierre.schembri@easo.europa.eu – Website: www.easo.europa.eu.

[Alessandro Romiti – Segue]

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