RICONOSCIMENTI PER I GRANDI INVALIDI DEL LAVORO

Una immagine della cerimonia
Un’immagine della cerimonia

QUARRATA. Nei primi otto mesi dell’anno sono 33.290 gli incidenti del lavoro in Toscana (76 mortali); 1.919 a Pistoia (2 mortali), con un leggero calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Nello stesso periodo sono state denunciate 5.039 malattie professionali in regione e 203 a Pistoia. Questo il quadro presentato nel corso della 65ͣ giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro che si è svolto nella mattinata di domenica a Quarrata, nella sala Zampini.

Alla celebrazione hanno partecipato, con la dirigenza dell’Anmil (Associazione nazionale lavoratori Mutilati e Invalidi del lavoro), il Prefetto, amministratori locali, forze dell’ordine, rappresentanti della Regione e del Parlamento, sindacati.

Quello degli infortuni sul lavoro è un tema sempre, purtroppo, di stringente attualità e, come spiega con nettezza il manifesto della giornata, “la fortuna non è un dispositivo di sicurezza” .

Durante la cerimonia sono stati consegnati “brevetti e distinti d’onore” ai grandi invalidi del lavoro e un assegno a cinque grandi invalidi di Quarrata.

Nel corso della mattinata, aperta da Alessandro Grassini, hanno preso la parola il Prefetto Angelo Ciuni, il presidente Anmil regionale Omero Petrucci.

Il prefetto con il presidente Anmil
Il Prefetto con il presidente Anmil

Gli onori di casa sono stati fatti dal sindaco di Quarrata Marco Mazzanti. Si sono poi succeduti negli interventi Alessandra Caponi (presidente Anmil Pistoia), David Maccioni (direttore provinciale dell’Inail), l’onorevole Edoardo Fanucci, il consigliere regionale Marco Niccolai, l’onorevole Caterina Bini, l’assessore regionale Federica Fratoni, che ha chiuso i lavori dell’incontro.

Sono state ricordate le figure di Marco Vettori, storica “bandiera” della lotta contro l’amianto (era presente anche la figlia Valentina) e Antonio Pappalardo, sindaco di Larciano recentemente scomparso, sempre stato sensibile e attivo sulle tematiche del lavoro e della sicurezza.

“Gli infortuni sono in generale leggermente in calo – ha sottolineato Alessandro Grassini – ma questo dato va letto tenendo conto che in calo sono anche gli occupati e le ore di lavoro svolte”. Non va insomma abbassata la guardia ed è bene ricordare che “la fortuna non è un dispositivo di sicurezza”.

[comunicato]

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