«RIDICOLE LE MULTE NEL PARCHEGGIO DELLA SAN GIORGIO»

Multe alla San Giorgio
Multe alla San Giorgio

PISTOIA. A Pistoia le multe non sono più utilizzate come pena pecuniaria che, inevitabilmente, porta entrate nelle casse comunali.

No, nella nostra bella città le multe hanno il primo scopo di portare entrate nelle casse del Comune, con poi l’effetto conseguente di sanzionare un comportamento sbagliato. Il primo scopo delle multe, quindi, è diventato secondario e viceversa.

La foto qui sopra ritrae una macchina multata nel parcheggio della biblioteca San Giorgio.

Come si può notare l’autovettura è effettivamente parcheggiata fuori dalle linee apposite, ma è altrettanto vero che non intralcia il passaggio delle altre auto poiché, altrimenti, sarebbe sicuramente stato chiamando un carroattrezzi per effettuarne la rimozione.

Come tutti i pistoiesi sanno questo piccolo parcheggio è l’unico gratuito tra quelli adiacenti la biblioteca, ma essendo di dimensioni assai ridotte può ospitare poche macchine. Essendo utilizzato dagli avventori della biblioteca, presumibilmente degli studenti, ci pare assurdo multare uno di questi se, senza recar danno alcuno, parcheggia la macchina dove non dovrebbe.

Le norme vanno rispettate sempre, ma il buon senso vuole che le autorità le applichino secondo coscienza decidendo caso per caso. E questo caso in particolare ci sembra ridicolo.

[*] – Lettore

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4 thoughts on “«RIDICOLE LE MULTE NEL PARCHEGGIO DELLA SAN GIORGIO»

  1. Buon giorno Zuppini: non è che io voglia fare il bastian contrario per forza…ma..
    1- è mai possibile che in Italia le regole ce le dobbiamo sempre adattare?…se c’è un parcheggio, oltretutto gratis, ci sono gli appositi spazi…è così difficile capire che non possiamo sempre fare come ci pare? Anche perchè un conto è contestare una cosa reputata ingiusta e cercare di cambiarla…un conto è rispettare che ci pare e quando ci pare.
    2- io ci vado spesso in biblioteca e a volte è davvero difficile manovrare l’auto a causa delle persone che piazzano l’auto come gli pare
    3- a fianco della biblioteca ci sono ben due parcheggi, certo a pagamento, ma con un costo davvero popolare che bastano e avanzano a togliere alibi vari ed eventuali. (e se uno proprio vuole…c’è il parcheggio gratuito del Penny a 200mt)
    Massimo Scalas

  2. Concordo con Massimo Scalas, su tutti i punti. Aggiungo che, nei parcheggi Pertini (praticamente dietro la Biblioteca) e San Giorgio (a poche decine di metri più in là) l’abbonamento mensile costa 22 euro, e 10 per i titolari di abbonamento ferroviario (tra i quali, probabilmente, si colloca la maggior parte degli studenti universitari). Meno di così, sinceramente…

  3. eccomi, allora:

    Bravo Massimo!

    il buon senso degli automobilisti quando è richiesto?

    Se ci sono le strisce per terra, vuol dire che fuori dalle strisce la macchina dà noia. Non può essere il “buon senso” dell’automobilista a decidere se la sua autovettura dà noia oppure no (quando mai la nostra macchina in divieto di sosta ha dato noia a qualcuno).

    Se il tecnico del traffico, Codice alla mano, ha valutato che lì l’auto dà noia, i casi sono due.
    O si confuta, elementi oggettivi alla mano, la valutazione del tecnico, ed allora si chiede al Comune, di fare la striscia anche lì;
    oppure, si accetta la decisione del tecnico, e lì non si parcheggia.

    L’anarchia stradale, almeno per ora, non è consentita e nemmeno accettabile.

    Altrimenti, io sono il solito coglione che per andare in biblioteca, o a Firenze, paga un euro mezza giornata, due euro tutto il giorno, per lasciare la macchina al parcheggio San Giorgio, per non prendere multe.

    Da ultimo, mi chiedo: quale è il criterio oggettivo del “buon senso” che porti a decidere caso per caso, visto che la coscienza di ognuno, compreso i vigili, ha valori “buon sensi” diversi?

    Perchè io non voglio che chi deve multare lo faccia secondo il suo “buon senso” per cui le multe non si fanno ai biondi, alti, magri e con gli occhi azzurri; mentre le si fanno ai bassi, tarchiati, mori con gli occhi scuri (per fortuna rientro nella prima categoria).

    Qui di ridicolo c’è solo chi pensa di fregarsene delle regole, giustifcando sempre comportamenti maleducati, prima che vietati, con un: “era in difetto, ma ….”, “è vero, ma …”., “era soltanto per un minuto”.

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