ridicolezze. LA AVETA SBAGLIA IL CONTEGGIO E IL CASO ZAKY VIENE APPROVATO CON SOLI TRE VOTI

Seduta del Consiglio comunale del 28 Settembre aperta dal Bartoli con un richiamo sulla questione Zaky, lo sfortunato studente che mette in ridicolo l’Amministrazione di centro destra

Torna a galla la vicenda della mozione del Vannuccini per l’approvazione di una azione solidarietà dell’Amministrazione sulla vicenda dello sfortunato studente egizio Patrick Zaky, trattenuto in carcere nel suo paese

AGLIANA. Il Consiglio Comunale di lunedì 28, rischiava di essere noioso, per come trattava di mozioni riguardanti i tributi, ma ci ha pensato il pentastellato Massimo Bartoli ad accenderlo, proponendo delle insolite domande alla presidente Pacini, in apertura di seduta, e che ci hanno incuriosito. 

La questione è relativa a quella dello studente egiziano Patrik Zaky, oggi in carcere in Egitto e che sembra destinata a subentrare a quella più drammatica del nostro connazionale Giulio Regeni, però con il fregio di essere la causa dimostrata di una clamorosa errata interpretazione del Regolamento del Consiglio da parte del Segretario generale Paola Aveta, che l’ha  pacificamente confessato in Commissione dei capogruppo, tenuta alla fine di settembre.

Il pentastellato Bartoli, intransigente prima contesta l’errore in conferenza capigruppo e poi chiederà lumi sull’articolo 52 del regolamento in apertura di consiglio comunale.

È lei infatti, che avrebbe fatto la frittata disponendo nel computo dei voti alla mozione quelli degli astenuti, come fossero nulli, mentre ben diversamente, lo sono come contrari (art. 52 del Regolamento del Consiglio).

Un grave errore: la mozione sarebbe andata respinta e l’Aveta l’ha, altresì, fatta approvare, contro il regolamento vigente.

I consiglieri di maggioranza alzano le mani, ma lo sanno che quando si astengono il voto non è da conteggiarsi?

Il caso risale al consiglio dello scorso Giugno (tre mesi fa!), nel quale Massimo Vannuccini ebbe a proporre una mozione per un atto di impegno dell’Amministrazione in favore della liberazione del giovane studente segregato con accuse di terrorismo contro il suo paese (ma questi demokrats, quando capiranno che in Egitto v’è una dittatura militare travestita?).

Da Lamporecchio ci dicono che l’Aveta dovrebbe smetterla di arrivare in Ufficio con le infradito. Ce le avranno le pietruzze colorate quelle del Segretario Generale?

Ieri 2 Ottobre, non erano stati ancora caricati i file audio della sessione consiliare di Giugno sul sito del Comune, (l’ultimo è quello del 27 Febbraio) e ci ha colpito che la Presidente del Consiglio Milva Pacini abbia semplicemente rassicurato che il caricamento sarà fatto nei prossimi giorni: tre mesi di ritardo sono tanta roba, non potrà essere questo, un banale disguido, ma un evento dimostrativo dell’esistenza di una illegittima e viziata approvazione di una mozione che doveva andare bocciata.

Patrick Zaky, inconsapevole protagonista, impegna il Segretario nell’applicazione del Regolamento comunale.

Il pentastellato Bartoli, ci ha spiegato che la mozione – da lui contestata in conferenza capogruppo – non sarebbe affatto stata approvata, ma respinta, e che la responsabilità del rovesciamento di risultato, cadrebbe proprio sulla testa del Segretario generale Aveta. Questa fu anche avvisata, ma però interpellata sulla verificazione del voto consiliare errò l’applicazione del regolamento, con buona pace di tutti gli assessori, consiglieri di maggioranza e la Presidente Pacini che, sul momento, non si sarebbero accorti di nulla.

I leghisti stessi – senza tanto pudore per il Presidente Pacini – si lamentano e sono particolarmente seccati da questo disguido che evidenzia anche l’impreparazione della Giunta: i voti degli astenuti, sono pari ai dei voti contrari, così dice il regolamento e il fatto grave è che l’errore, lo ha contestato il cripto-com (comunista consolidato inconsapevole) Massimo Bartoli, al quale dobbiamo fare i complimenti per la sua arguzia.

Paola Aveta dice Ok, ma non applicata bene il Regolamento del Consiglio comunale…. annamobbène!

La conclusione è che la mozione approvata è stata dunque rovesciata e non potrà essere resa esecutiva, costituendo un errore grave che sta negli atti ufficiali dell’Amministrazione.

Il Presidente del Consiglio Pacini, dovrà – e così disse la sera del 28 – riproporre l’atto nel prossimo consiglio di Ottobre e finalmente pubblicare, tardivamente, i file audio aggiornati.

Bene, ma come farà a ripulirli della parte sulla errata approvazione della mozione, poi risultata in realtà respinta?

Dovrà chiedere un’approvazione dedicata dell’intero Consiglio comunale per evitare alterazioni a dei documenti ufficiali? E il Segretario Aveta che dice su questa incresciosa vicenda? Conosceva l’articolo 52 del Regolamento? L’avete preparata – l’Aveta – alla funzione di controllore della baracca o dobbiamo preoccuparci?

Se è dalle piccole cose che si hanno i grandi esempi, poerannòiQuesta vicenda è abbastanza ridicola ma diventa seria impegnandoci a chiedere se trattasi di un errore dovuto a incompetenza e superficialità nell’uso del regolamento.

Ps1: per i leghisti: ma a Matteo Salvini queste ridicolezze le fate sapere o le tenete nascoste?

Ps2: dopo aver tolto il manifesto di Amnesty international sul caso Regeni, dal Palazzo comunale si attaccherà quello del caso di Patrick Zaky?

Ps3: per il segretario Aveta: da Lamporecchio, ci riportano che non gradiscono affatto che il segretario generale del Comune si presenti con le infradito in Ufficio (e meno male che arriva il freddo!)

Alessandro Romiti

[alessandroromiti@linealibera.it]

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