QUARRATA. Non si arresta nemmeno per le festività pasquali la caccia alle discariche abusive portata avanti con spirito di abnegazione dai volontari di Legambiente Quarrata. Nel nuovo sopralluogo sono state individuate altre dieci discariche, questa volta caratterizzate dalla presenza di oggetti da arredamento e di numerosi sacchi neri.
“A Quarrata – ha commentato ironicamente Daniele Manetti – abbiamo un nostro salone del Mobile. All’aria aperta. Nelle discariche segnalateci c’è infatti tutto quello che serve per l’arredamento. Siamo stati messi di fronte a veri e propri rifiuti da arredamento”
Evidentemente con l’avvio della bella stagione si stanno anche effettuando lavori nelle abitazioni che prevedono il cambio di arredi: peccato che si sia scelto un modo illegale e incivile per smaltire il materiale che va a deturpare e inquinare il territorio che appartiene a tutta la comunità.
“Crediamo – continua Manetti – che sia un grosso affronto anche per gli arredatori quarratini vedere parte del loro ingegno finisce nelle discariche abusive”.
Lungo l’elenco del materiale individuato in varie zone del territorio: frigoriferi, lavatrici, mobili, sedie, vasche da bagno, poltrone, materassi, cuscini, televisori, pannellature per rivestimenti, ricoperture in pelle per divani, moquettes ma anche prodotti pericolosi chiusi dentro sacchi neri. “Sembra di essere in un grande magazzino dove trovare materiale per arredare diversi appartamenti”. A questo sopralluogo (dovrebbe essere all’incirca il sedicesimo da quando Legambiente ha iniziato a perlustrare e raccogliere segnalazioni da parte dei cittadini) ha preso parte insieme a Daniele Manetti anche Lara Credidio.
“Come volontari – spiega Credidio – siamo estremamente convinti che da questa emergenza ne veniamo fuori se viene fatto un controllo e un monitoraggio dei rifiuti abusivi a lungo raggio. Infatti tanti rifiuti arrivano da fuori Comune per cui bisogna fermare questo traffico illecito e contaminante per l’ambiente.
Torniamo a ribadire la necessità di installare diverse telecamere gestite dalle forze dell’ordine ma alcune di esse dovranno essere installate anche presso il centro di raccolta Eco dove la gente continua a riversare materiale anche al di fuori degli spazi previsti. Bisogna anche che sia applicata l’economia circolare iniziando dal basso e cioè dai Comuni. Se continua l’abbandono indiscriminato di rifiuti si inquinano i terreni e le falde acquifere e poi anche l’aria nel caso di discariche incendiate”.
“Come associazione – aggiunge Daniele Manetti – collaboriamo con il comando della Polizia Municipale, l’ufficio Ambiente e Alia e da tempo facciamo proposte su come uscire da questa problematica oltre a segnalare agli uffici competenti l’abbandono dei rifiuti sul territorio, Il Centro Eco in Via di Bocca di Gora e Tinaia rimane il punto essenziale dove devono essere portati i rifiuti ingombranti e urbani in modo legale.
Tuttavia tantissimi cittadini incivili continuano e gettare rifiuti abusivi in parti bellissime del Montalbano e della Piana inquinando il territorio , Crediamo importante in questo periodo di emergenza aumentare anche il personale presso il Centro Eco e dare indicazioni precise ai cittadini che si presentano con i rifiuti da smaltire.
[Andrea Balli]