PISTOIA. Aldo Fedi e Renzo Berti, fecero uso di una formula attenuata per dire che la Piana era sofferente per la presenza di una città che non faceva ancora la raccolta differenziata: lo dissero alla Fornaci di Pistoia nello scorso novembre.
La città alla quale si riferivano i due medici (ex politici) era, ovviamente, la nostra città “Capitale della Cultura”.
La circostanza non è stata affatto affrontata, nemmeno in termini di progettazione di una soluzione, con la conseguenza che nei Comuni di Agliana, Montale e Quarrata (che hanno pure un bell’impianto di incenerimento) quando devono smaltire materiale a pagamento, alcuni procedono a fare degli abbandoni in prossimità dei cassonetti, con buona pace di Bertinelli.
Ciò che presentiano sono solo due delle tante immagini segnalate e le troviamo nelle località delle Querci e di Badia a Pacciana.
Appena pervenuta la denuncia di alcuni cittadini, abbiamo girato la notizia dell’abbandono di ingenti quantità di rifiuti “industriali, assimilabili agli urbani”, perché non riferibili ad attività domestiche, in prossimità di un paio di cassonetti ancora disponibili ai margini del confine di Agliana, nel territorio del Comune di Pistoia e dunque di competenza della Polizia Municipale di Pistoia.
L’ispettore di Pm che si occupa di questi reati amministrativi risponde al numero 0573-371979 e i cittadini possono contattare il servizio della polizia municipale per la segnalazione di eventuali episodi di abbandono.
Detto questo, non sarebbe male che anche Renzo Berti, quale capo del Dipartimento della prevenzione, e Aldo Fedi, dicessero ad alta voce della vergognosa condizione che vede esposta la capitale della cultura a città della vergogna: per il sistema di raccolta anacronistico e superato a mezzo dei cassonetti filo strada.
[Alessandro Romiti]