I vari vertici di Rifondazione Comunista intervengono a proposito dei Centri Permanenti per i Rimpatri
PISTOIA. Apprendiamo dalla compagna Sabrina Lazzerini, candidata sindaca per la lista “Pescia a sinistra”, per il Comune in provincia di Pistoia, dell’intenzione di utilizzare un carcere, costruito negli anni Ottanta e mai aperto, per farne un Centro Permanente per i Rimpatri, il primo che si vorrebbe realizzare in Toscana.
Sul tema mentre la destra festeggia, il centro sinistra gioca parti diverse in commedia. C’è chi come il sindaco di Firenze plaude, chi come l’omologo di Pescia, dichiara di non poter far nulla, chi come il Presidente della Regione, Giani, afferma che non è di sua competenza.
Ma il CPR oltre che essere centro di detenzione in cui i trattenuti sono chiamati in maniera ipocrita “ospiti” e in cui non vigono neanche le regole di salvaguardia dell’amministrazione penitenziaria, è un business per chi ne gestirà i servizi interni, una sottrazione di agenti delle forze dell’ordine che dovranno garantire vigilanza, un luogo infame parte di un circuito che in 25 anni, cambiando nome e tempi di trattenimento, non ha neanche garantito le espulsioni tanto propagandate.
Grazie alla candidata sindaca e alla sua lista che denunciano l’ennesimo tentativo di costruirsi consenso con una campagna xenofoba in cui centro sinistra e destra sono spesso unicamente in concorrenza.
Impegniamo il Partito a far si che tutti i CPR vengano chiusi e che non se ne realizzino altri né in Toscana né altrove.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea,
Stefano Galieni, responsabile nazionale immigrazione Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea,
Ivano Bechini, segretario Federazione di Pistoia, Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea