rifondazione comunista. IL VOTO A MONTALE: TRA IPOCRISIE E LIBERAZIONE DI ENERGIE

La segreteria provinciale, il circolo Piana Pistoiese e il Nucleo Montale di Rifondazione Comunista analizzano i dati dell’ultima tornata elettorale. “Il risultato ci consegna un Sindaco (ex iscritto PD, al terzo mandato ma con il solito programma di cose non fatte) eletto con il voto della minoranza dei montalesi, visto che il 60,99% degli elettori non lo hanno votato”

MONTALE. Ad alcune settimane dal voto e dopo un esame dei risultati locali e regionali del turno elettorale (Europee ed Amministrative), vogliamo ringraziare i cittadini montalesi che hanno votato per Pace Terra Dignità, l’unica lista presente nella competizione Europea che ha posto il problema della Pace come primo problema da affrontare nel Parlamento Europeo che, invece, sarà dominato da forze che vogliono imporre la logica della guerra per puro servilismo verso chi si arricchirà sulla distruzione del nostro territorio.
Ma vogliamo anche ringraziare chi ha votato la lista civica MONTALE RINASCE con un ottimo Sandro Nincheri (nella foto, ndr) candidato Sindaco e che indubbiamente ha rappresentato un valore aggiunto. Lista nella quale ci siamo riconosciuti e che abbiamo contribuito a far nascere fino ad avere un nostro compagno tra i candidati.
È vero che “Montale Rinasce” arriva terza, ma con il 28,48% e due eletti e non era affatto scontato. Non solo, perché il risultato della consultazione elettorale ci consegna un Sindaco (ex iscritto PD, al terzo mandato ma con il solito programma di cose non fatte) eletto con il voto della minoranza dei montalesi, visto che il 60,99% degli elettori non lo hanno votato. Un Sindaco che è passato dal 56,91% del 2019 al 39,01% del 2024 (-1.127voti) e che potrà amministrare il Comune solo grazie ad una maggioranza consiliare che non rispecchia il voto dei montalesi e sul quale si addensano discrete nubi grigie su vari argomenti.
Certo, anche noi Comunisti dobbiamo riflettere sul rapporto con i cittadini; per esempio, è necessario riflettere sul fatto che anni di mobilitazione su alcuni temi quali l’inceneritore e i beni comuni (acqua su tutti) ci hanno dato l’impressione (riscontrata in alcune iniziative in particolare a Montale Stazione) che i cittadini avessero compreso e condiviso l’attenzione per la salute pubblica e per le questioni ambientali (che qui si intrecciano in modo particolare con la salute umana) e però i dati delle sezioni elettorali ci dicono altro.
Ci dicono anche che la domanda di una sinistra, che indicasse soluzioni di sinistra in modo chiaro, non è stata raccolta. E se c’è bisogno di una sinistra che dica e faccia cose di sinistra, vuol dire che la stessa lista Montale Rinasce, con la sua centralità di lista civica, trasversale a diversi schieramenti, di fatto, è superata.
Da domani, i montalesi si troveranno con l’acqua privatizzata e più cara, con un inceneritore che ogni tanto dovrà chiudere perché perde pezzi ma il gestore non spenderà per garantire la sicurezza della salute, con i servizi pubblici che saranno privatizzati di più.
Da oggi, i montalesi però troveranno Rifondazione Comunista che riprende la propria autonomia politica e organizzativa per costruire una opposizione di sinistra a un governo locale che assomiglia sempre di più a un luogo dove si svende il patrimonio di tutti, quel patrimonio che forma i beni comuni che trasformano un gruppo di case in un paese, una comunità. A difesa dell’identità dei montalesi, a difesa di un’idea di cittadinanza attiva dei montalesi, Rifondazione Comunista riparte.

La Segreteria provinciale di Rifondazione Comunista – S. E. di Pistoia
Il Circolo Piana Pistoiese (Agliana Montale Quarrata) di Rifondazione Comunista – S. E.
Il Nucleo Montale di Rifondazione Comunista – S. E.

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