RIFORMA DELLE PROVINCE, L’AMAREZZA DELLA PRESIDENTE FRATONI

Federica Fratoni, Presidente della Provincia
Federica Fratoni, Presidente della Provincia

PISTOIA. La riforma delle Province adesso è legge. La Camera ieri ha approvato definitivamente, con 260 voti favorevoli, 158 contrari e 7 astenuti, il ddl del Rio, che, di per sè, non abolisce le Province, ma, in attesa della riforma del Titolo v della Costituzione, le trasforma in Enti di secondo livello, guidati da un consiglio, formato da sindaci e consiglieri dei Comuni del territorio, e da un presidente eletto fra gli stessi.

I nuovi organi saranno in carica, senza percepire compenso, se non l’indennità già corrisposta per l’incarico principale, a partire dal 1 gennaio 2015. Fino ad allora, le Province, una volta giunte a naturale scadenza di mandato, saranno guidate dai presidenti e dalle giunte, attualmente in carica, a titolo gratuito.

La legge prevede anche una revisione delle funzioni fondamentali: i nuovi enti avranno funzioni di pianificazione su territorio, tutela e valorizzazione ambiente, trasporto, programmazione rete scolastica, gestione edilizia scolastica, controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità; le altre funzioni saranno trasferite, insieme al patrimonio e alle risorse umane e strumentali, verso i Comuni e le Unioni dei Comuni, Città metropolitane o Regioni.

Federica Fratoni interviene sulla nuova legge e lo fa con un messaggio su facebook:

“Personalmente non nascondo l’amarezza per la mancanza di una riorganizzazione reale, capace di disegnare il futuro degli Enti di area vasta e dell’ intero sistema in un quadro più organico di riforme istituzionali, utili a una sostanziale semplificazione amministrativa, oltre che a un effettivo risparmio.

Detto ciò, non lascio campo a demagogie e qualunquismi: quella che ci aspetta adesso è una fase complessa e delicata di passaggio, nella quale il massimo impegno sarà quello di garantire la funzionalità dell’Ente e tutelare gli interessi del territorio e della comunità. Per quanto mi riguarda, ho sempre inteso la politica come una passione e non un mestiere, ho il mio lavoro a cui tornare, ma non mi sottraggo alle mie responsabilità e, fin tanto che mi sarà richiesto dal ruolo che ricopro, resterò alla guida dell’Ente, per fare in modo che questo periodo di transizione sia meno traumatico possibile per i cittadini e per i lavoratori della Provincia”.

redazione@linealibera.it

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